15
novembre
2024

letture

Giuseppe Grattacaso
A proposito di “Debutto nell’oblio”

Poesia dall’oblio

La nuova raccolta poetica di Alessandro Franci propone un percorso a ritroso nel passato come un nuovo "debutto" vitale

Suona solenne e terribile nella sua crudezza il titolo della più recente raccolta di poesie di Alessandro Franci, edita da Interno Libri, Debutto nell’oblio. La fine ha principio, si direbbe: si comincia a dimenticare, a lasciare alle spalle spezzoni di avvenimenti, nomi e persone, lacerti di vita. Ma ciò che raccontano i versi, sempre nitidi […]

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Roberta Passaghe
A proposito de “L’età fragile”

La vita è un cliché?

Anche il nuovo romanzo di Donatella Di Pietrantonio, così come i precedenti, è un concentrato di luoghi comuni. Nella forma come nella struttura della vicenda e dei personaggi

Che il successo commerciale di un’opera non sia necessariamente riflesso della sua qualità dovrebbe essere assodato. I numeri di L’età fragile (Einaudi, 192 pagine, 18 euro) di Donatella Di Pietrantonio – ultimo esempio della serie – evidenziano certo il riscontro di pubblico che l’abruzzese può vantare, ma sullo spessore letterario c’è molto, molto da discutere. […]

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Daniela Matronola
A proposito de "La zia pazza"

Storie dal pantano

Ancora una riflessione sul nuovo libro di racconti di Leopoldo Carlesimo: un ritratto multiplo della "savana" nella quale viviamo

L’arte del racconto ha perso in questi giorni una delle sue voci più rilevanti: Alice Munro, canadese, dolce signora della narrazione breve che dal suo primo libro, Dance of the Happy Shades, apparso nel 1968, in piena epoca di contestazione (in azione nel Nord America, per la verità, fin dalle contestazioni californiane degli anni Cinquanta), […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Felicità sospesa

Né desolazione del gelo né incanto della neve. Per il poeta Hölderin l’inverno – che descrive in questi versi inconsueti nella loro distanza – induce a un letargo protettivo, in cui il senso di benessere più consono ad altre stagioni è tenuto “sotto custodia”

Una visione strana, inconsueta dell’inverno. Inconsueta in particolare in un poeta romantico, quale è il tedesco Hölderlin. Il topos poetico dell’inverno, accentuato dalla sensibilità di quel movimento spirituale, accentua, di questa stagione, o gli aspetti tragici, freddo, gelo, e poi solitudine, natura spenta e a volte morta, o quelli opposti ma ultrainvernali dell’incanto: la neve, […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

La luce ferma di Stefano Bortolussi

Versi “narranti e visionari” dell’autore milanese, tratti dalla sua recente raccolta “Esilienze”. Un’opera di «epica contemporanea, necessaria e nutrente in questi tempi», una voce tra le più significative della generazione dei poeti nati negli anni Sessanta

Una lirica fuori dal comune, oltre che fuori dalla consuetudine lirica. John Donne, fondendola con il sermone, rende la lirica metafisica, Eliot santifica magnificamente questo genere di poesia che si basa sul correlativo oggettivo, immagini e parole concrete che esprimono la realtà segreta e atemporale. E Whitman sconvolge benignamente la lirica riportandola al brivido delle […]

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Fabio Ciriachi
A proposito de “Il borgo dell’accoglienza”

Poesia in viaggio

Nella nuova raccolta di Marco Caporali la narrazione poetica pare immobile e invece tutto si muove, come al ritmo di una musica interna

Quanto mai fedele allo spirito del titolo, la nuova raccolta poetica di Marco Caporali, Il borgo dell’accoglienza (Il Labirinto, 84 pagine, 10 Euro) – per struttura, ritmo, lessico e sostanza – si fa modello e campione dell’antica pratica dell’accogliere. Suddivise in cinque sezioni, le sue cinquantuno poesie, la cui pietrosa solidità è così simile alla […]

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Lina Senserini
A proposito de "La ballata delle frontiere"

Dopo il Novecento

Flavio Fusi racconta il passaggio del Millennio con le sue guerre “a bassa intensità" che stanno distruggendo gli equilibri mondiali. Le piccole storie spiegano la grande storia

Nel titolo di un suo celebre saggio uscito nel 1994, lo storico Eric Hobsbawm definì il Novecento come il “secolo breve”, racchiuso tra il 1914 e il 1991 quando si è dissolta l’Unione sovietica. Diversi decenni prima, alla fine degli anni ’30, il poeta russo Osip Mandel’stam, aveva utilizzato un ben più drammatico appellativo riferito […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Il canto dei marinai

Senso di inutilità della vita. La conoscenza e la bellezza della natura non bastano a lenire. La noia non svanisce e Mallarmé in “Brezza marina” pensa alla fuga, il suo spirito vuole salpare, ma anche il viaggio è prospettiva angosciosa. Finché irrompe una speranza…

La carne è triste, e anche l’aver letto tutti i libri e la conoscenza non servono a vincere il senso di inutilità della vita, la noia. Se il viaggiatore di Baudelaire «parte per partire», spinto da un ignoto e a suo modo meraviglioso desiderio di viaggio senza meta, l’uomo che qui mette in scena Mallarmé […]

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Nadia Terranova
Il Ceppo e le 7 opere di Misericordia corporale

Ulisse e i pellegrini

La tre giorni conclusiva della 68esima edizione del Premio Internazionale Ceppo dedicata al Racconto. Tra gli eventi, la presentazione a Pistoia del volume “Nelle sue mani”, con le 7 lezioni dei vincitori ispirate al fregio robbiano dell’ex Ospedale pistoiese. Anticipiamo il testo di Nadia Terranova

La 68edizione del Premio Letterario Internazionale Ceppo, dedicata quest’anno al Racconto, si conclude con una serie di eventi che si svolgono a Pistoia da oggi, 3 maggio, al 5. In particolare sabato 4 maggio sarà presentato il volume  Nelle sue mani (Interno Poesia, in collaborazione con il Premio Ceppo), curato da Paolo Fabrizio Iacuzzi (presidente […]

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Claudio Pasi
A proposito di "Buongiorno ragazzi"

Omaggio alla gioventù

La più recente raccolta di poesia di Valentino Ronchi è un omaggio al filosofo Vladimir Jankélévitch e al suo modo di rapportarsi ai suoi allievi

Non è raro che uno scrittore, o un poeta, venga indotto quasi in modo naturale ad accostarsi a un illustre predecessore, sospinto non tanto da un desiderio di emulazione né succube di quella che Harold Bloom chiamava «angoscia dell’influenza», ma mosso piuttosto da una sorta di convergenza spirituale, da una comune percezione dell’esistere nel mondo. […]

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