13
novembre
2024

letture

Paola Benadusi Marzocca
“L'ultimo dei Comanche” di Nathalie Bernard

Frontiere invisibili

Non una biografia storica, ma un romanzo basato su avvenimenti realmente accaduti ad Adobe Walls tra 1870 e il 1880 e culminati con la sconfitta dei nativi americani. I sopravvissuti della varie tribù furono da allora costretti a vivere nelle riserve

“Dove stai andando?”, questo è il saluto in uso presso i Nokoni, che in lingua comanche significa “gli Erranti”. Da questa formula si può commisurare la distanza che separa gli indiani della cultura euro-americana. La realtà del West è assai diversa da quella “mitica” della retorica tradizionale che conosciamo attraverso le immagini stereotipate di brillanti […]

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Danilo Maestosi
Su “La Battaglia del Leone di Venezia”

Il ‘600 postmoderno

Giulio Castelli entra nei segreti della storia veneziana del Seicento per raccontare il mondo dietro le quinte della guerra per il possesso dell’isola di Creta tra la Repubblica Veneta e l’impero Ottomano. Mescolando Storia e invenzione, Dumas e i pirati di Cromwell

Il vento. Inutile cercare tra i titoli di coda, nell’elenco dei tanti personaggi veri o di fantasia che popolano questo racconto, o nel prezioso glossario che lo precede. Eppure il vento, con i tanti nomi che lo battezzano e le metafore cui si presta, è il vero protagonista del romanzo La Battaglia del Leone di […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my life

Saffo in azione

Parla ad Afrodite con la sua voce da poeta supremo. Parla, come la maggior parte dei lirici greci, con un linguaggio che nasce per essere proferito, in modo diretto: Poesia. La sua è “invocazione diretta”, “lirica assoluta”

Saffo, uno dei poeti supremi, parla ad Afrodite che significa parla a Dio, essendo Afrodite, dea dell’amore, una delle divinità di cui è composto il Pantheon greco, politeista. Anche in età cristiana, monoteista, i poeti spesso parlano a Dio, a volte anche in forme non canonizzate da una religione, come l’allodola o vento occidentale di […]

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L'anno dantesco

Dante a teatro

Un ricco "dossier" della rivista Hystrio analizza il (difficile) rapporto tra la Divina Commedia e la scena. I versi di Dante sono stati fondamentali per la definizione dell'arte dell'attore del Novecento, da Carmelo Bene a Benigni, da Gassman a Albertazzi

L’anno dantesco (il 14 settembre saranno settecento anni dalla sua morte avvenuta a Ravenna) ha prodotto una vasta messe di omaggi, riflessioni, riletture della Divina Commedia. È il portato naturale di un mondo culturale (il nostro, ossia italiano di questo inizio di Terzo millennio) sempre più portato all’usa e getta, ossia al consumo rapido e, […]

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Ettore Catalano
Viaggio nella Commedia/7

Oltre Dante

Nel XXXIII Canto del Paradiso, Dante affronta la questione cruciale della fede: come si può "vedere" Dio? L'unica possibilità è eccedere ogni umana misura. Ed è proprio questo ciò che alla fine il mistico Bernardo di Chiaravalle chiede alla Madonna per il poeta/personaggio

Dante sceglie Bernardo di Chiaravalle, cistercense, come guida del pellegrino per la Candida Rosa e per la visione dell’Empireo, in quanto espressione più alta nel campo della teologia mistica, non per l’influenza della sua teologia mariale che lo rendeva il santo più di tutti pronto a elevare alla Vergine la sua preghiera. La teologia mistica […]

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Giuliana Bonanni
Finestra sul mondo

Keats e il covid

La Gran Bretagna celebra i duecento anni dalla morte di John Keats e chiede a cinque poeti di ispirarsi ai suoi versi migliori. Ne è venuto fuori un insospettabile parallelismo tra l'amore e la malattia del poeta romantico e le passioni negate durante il lockdown

La londinese Poetry Society ha chiesto a cinque poeti – quasi tutti poco più che trentenni – di trarre ispirazione da uno dei componimenti di John Keats per celebrarne l’anniversario della morte, avvenuta a Roma, il 23 febbraio 1821 (https://www.theguardian.com/books/2021/feb/23/john-keats-five-poets-on-his-best-poems-200-years-since-his-death). Per settimane la stampa inglese, dalla BBC al compassato Financial Times, è stata inondata dai […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito de "La fragilità dei pesi"

Poesia sull’abisso

I versi di Alessandro Franci si muovono con passo lento e in qualche modo divagante, quello tipico del flâneur o dell’osservatore disincantato. Salvo fermarsi, all'improvviso, di fronte al crepaccio dell'umanità ferita

Il protagonista delle poesie di Alessandro Franci, che fanno parte della bella raccolta di versi La fragilità dei pesi, recentemente pubblicata da Società Editrice Fiorentina, avanza con passo lento e in qualche modo divagante, quello tipico del flâneur o dell’osservatore disincantato. Sia che i suoi passi si muovano all’esterno, a confronto con un paesaggio di […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

Yates e il diavolo

Minimum Fax ripropone i "capolavori" di Richard Yates, uno scrittore americano che - forse - non è stato apprezzato ancora quanto meritava. Nei suoi romanzi il ritratto di una società addolorata e insoddisfatta, come rosa da un demone di autodistruzione

Qualche mese fa Minimum Fax ha riproposto in un unico cofanetto di oltre milleduecento pagine, con il titolo complessivo di Capolavori, quattro dei libri di Richard Yates che la stessa casa editrice ha dato alle stampe in questi ultimi anni: i romanzi Revolutionary Road e Easter Parade e le raccolte di racconti Undici solitudini e […]

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Daniela Matronola
A proposito di "Dopo la pioggia"

Storie della pioggia

Chiara Mezzalama, autrice fuori dal margine e dal coro, nel suo nuovo romanzo ipotizza un disastro ambientale che costringe i personaggi a ripensare se stessi trovando nuove ragioni di vita (e di sopravvivenza)

Nei libri di Chiara Mezzalama è rilevante il rapporto con i luoghi, ed è significativo quanto questi acquistino importanza nel corso delle sue narrazioni. I luoghi sono confini da conoscere, aree dentro cui muoversi, limiti da superare, dunque soglie da cui ripartire. In effetti la potenza che i luoghi mettono nel provare a restringere e […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Il tempo d’oro

«…della stessa stoffa del sogno la lingua di Keats» afferma Mussapi. Che rintraccia in Francesco Dalessandro e nella maestria della sua traduzione, «colui che finora più si è avvicinato, nella lingua italiana, alla magia della lingua» del poeta inglese

I lettori conoscono da tempo John Keats, di cui da poco è trascorso il bicentenario della morte. È uno dei miei poeti anima, quindi magistrale e inafferrabile.Conscio della brevissima durata della propria vita, come accade a qualche genio, in pochi anni fu autore di un’opera vastissima, che esprime tutte le gamme della poesia: dall’Ode, (leggendarie […]

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