Due romanzi di Georges Simenon
“La fattoria del Coup de Vague” e “La mano“, due opere forse non completamente riuscite, ci aiutano a entrare nei meccanismi della scrittura del narratore belga. Nella sua capacità di rovesciare i destini a partire da un particolare apparentemente insignificante
Nessuno sa con precisione assoluta quanti libri abbia scritto George Simenon. Tutti lo conoscono bene come l’inventore del commissario Maigret, con la pipa, la birra, la moglie accomodante, infaticabile negli interrogatori, che possono durare anche un giorno e una notte, con il via vai dei camerieri muniti di panini e birra. Ne ha scritti 75, […]
continua »
Every beat of my heart
Essere Nessuno, come Ulisse con Polifemo, sapere di esserlo di fronte a realtà che sgomentano, esserlo «per iniziarsi alla poesia» che si consegue in piena vita, affrontando le prove. Così Salvatore Quasimodo in questi versi…
Assume il nome falso, ma profondamente vero, con cui Ulisse si salva da Polifemo, non solo si salva, lo farà fuori, accecandolo e rendendolo ridicolo. Inventando per se stesso un nome falso, Nessuno, non quello autentico, Ulisse. Ma dicendo il vero: di fronte alla sgomentante realtà dell’ominide Polifemo, del preumano, come agli incanti delle sirene […]
continua »
La “Saga della vipera” di Daniela Pizzagalli
Con «la puntigliosità tutta femminile di chi osserva il dettaglio dentro la campitura della storia» l’autrice ricostruisce in tre volumi le battaglie, il potere, i soprusi e gli intrighi dei signori che vollero grande Milano segnandone la fisionomia oltreché il destino
La storia vista dalla parte dei potenti, osservata con una lente di ingrandimento che, direbbe Foscolo misinterpretando Machiavelli, «alle genti svela di che lacrime grondi e di che sangue»: mi sembra che in questa chiave si possa leggere il complesso lavoro di Daniela Pizzagalli dedicato ai Visconti, una trilogia che si raccoglie sotto la definizione […]
continua »
A proposito di "Ahi, Sudamerica!"
Marco Ferrari racconta le storie (tra realtà e leggenda) di un pugno di oriundi: italiani d'Argentina che furono sognatori dei Due Mondi. Nelle pieghe del calcio c'è la storia di due città, Genova e Buenos Aires, legate a doppio filo dall'immigrazione
Esce oggi il nuovo libro del nostro Marco Ferrari: Ahi, Sudamerica!, “Oriundi, tango e futbol” (Laterza, 264 pagine, 18 Euro) che racconta storie e leggende tra l’Italia e l’Argentina, tra Genova e Buenos Aires sempre legate dal sogno del calcio. Sono storie, esilaranti, malinconiche e struggenti, a cavallo tra le due sponde dell’oceano, con in […]
continua »
A proposito de "Le romantiche"
Curati da Francesca Sensini escono per Succedeoggi Libri i ritratti di dodici scrittrici ottocentesche (da George Sand a Emily Brontë) firmati da Marise Ferro tra la scrittura biografica e quella narrativa. Quasi una guida per diventare più "illuminista"
Recentemente Francesca Sensini, professoressa associata di italianistica presso l’Université Côte d’Azur, ha aggiunto un nuovo tassello al vasto progetto di studio e di riscoperta dell’opera di una grande narratrice italiana, Marise Ferro (Ventimiglia 1905 – Sestri Levante 1991), curando una nuova edizione delle Romantiche per Succedeoggi libri (pagine 173, Euro 18). Si tratta di una […]
continua »
“L’ultimo sorriso di Beatrice”
I “viaggi” letterari di Sabino Caronia nei territori della poesia e della prosa (da D'Annunzio ai contemporanei) non solo riservano illuminanti sorprese sugli autori indagati nella loro essenza e narrati con pacata eleganza, ma ci rivelano qualcosa di prezioso di noi stessi
Secondo alcuni maestri del Chassidismo, quando qualcuno sente il desiderio di viaggiare in un luogo, anche lontanissimo, vuol dire che una parte della sua anima si trova in quel punto del mondo. Il viaggio è dunque una sorta di tentativo di ricomporre almeno in parte il proprio io frammentato. La critica è, a suo modo, […]
continua »
“Eppure osarono” di Maria Rosaria Valentini
Con sorvegliata eleganza, piena di invenzioni e metafore, l’autrice mette a punto un racconto in cui si mischiano favola e dramma, storia, etnologia e pittura. Immaginando la vita di due donne ciociare dell’800 uscite da un dipinto di Ernest Hébert
Due ragazze nelle vesti tradizionali di una valle della Ciociaria, a metà dell’Ottocento dipinte dal pittore romantico Ernest Hébert, cugino di Stendhal, Prix de Rome e futuro direttore, sempre a Roma, dell’Académie de France, sono all’origine di questa nuova prova narrativa di Maria Rosaria Valentini. Scrittrice e poetessa che in quella stessa Valle Comino è […]
continua »
Consigli per gli acquisti
Per la cura di Filippo La Porta, Gremese pubblica una serie di ricordi francesi degli scrittori italiani. Matteo Marchesini riscrive la storia del grandi miti classici e Sellerio punta su Napoleone, con una biografia e una raccolta di frasi celebri
Francia. Per molti scrittori e intellettuali italiani la Francia è una sorta di calamita: emotiva, ambientale e culturale. Vale anche per la piccola editrice Gremese di Roma, specializzata in testi d’Oltralpe che stavolta riunisce i pareri degli “ecrivans” della nostra Penisola. Il libro s’intitola Douce France (206 pagine, 18 Euro, a cura di Filippo La […]
continua »
Every beat of my life
Il poeta, «la più impoetica di tutte le Creature di Dio» secondo John Keats, per il suo continuo non-essere, per il suo cancellarsi perenne nella visione e nell’opera. Così il grande romantico inglese vorrebbe essere «astro fisso… sempre immutabile»
«Il Poeta è la più impoetica delle cose che esistono, perché non ha identità, è continuamente occupato a riempire qualche altro Corpo, il Sole, la Luna, il Mare e gli uomini e le Donne… tutte creature poetiche, ma il poeta no, non ha identità, è certamente la più impoetica di tutte le Creature di Dio».Il […]
continua »
Periscopio (globale)
A vent'anni dalla morte, la fama di Mordecai Richler non accenna a diminuire. Eppure la sua compattezza di scrittore è pari alla sua totale libertà di ironia. Tanto se ne potrebbe fare un campione della letteratura "politicamente scorretta"
Mordecai Richler è uno scrittore rinfrescante. Non perché sia facile – anche se sicuramente non si perde dietro ad astruse disquisizioni pseudofilosofiche –, ma perché i suoi romanzi si leggono con un diletto che oggi confina con il senso di colpevolezza, costretti come siamo o ci sentiamo a valutare tutto secondo il metro di una […]
continua »