14
novembre
2024

letture

Leonardo Tondo
Reportage dalla memoria

Esotico Afghanistan

Da Mykonos a Istanbul, poi in treno a Teheran e in autobus fino a Taybad per attraversare a piedi la frontiera e dirigersi verso Herat, Kandahar e finalmente Kabul. Quando la terra di Zarathustra era la meta preferita della “meglio gioventù” assetata delle libertà oggi negate dagli studenti coranici

Il confine con l’Afghanistan lo attraversai esattamente cinquant’anni fa. Per vicende complicate da raccontare i miei zii si erano stabiliti a Teheran e pensai di andare a trovarli ma con mezzi lenti. Tutto inizia con i biglietti al Centro Turistico Studentesco alla ricerca di un volo per Istanbul tanto per avvicinarmi alla meta. Nell’attesa trovo […]

continua »
Giuseppe Grattacaso
A proposito di “Monte Stella”

Poesia per ripensare

Nella nuova raccolta poetica di Luigi Fontanella il tempo della vita è tutto presente, un cerchio nel quale le figure sono sempre fantasmi e sempre reali, che vivano ora o che siano vissute nel passato. E le parole diventano uno strumento di scavo dentro di sé

Accade alla maggior parte delle donne e degli uomini che hanno attraversato un segmento consistente della propria esistenza, di provare il desiderio di guardare dietro, in una sorta di malinconico tentativo di riportare in vita, almeno nel ricordo, gli affetti infantili, gli anni della formazione e delle prime esperienze, solitamente sbiaditi nella memoria, per ognuno […]

continua »
Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Incubi d’amore

Un amore di provincia travolgente (e quasi virtuale) per Pierre Michon; un amore di famiglia (tradita) per Ann Patchett; un amore surreale per i polli (e altri volatili) per Rubem Alves. Tre modi diversi di raccontare le passioni

La preda. Pensieri di corteggiamento, a volte cortesi a volte brutali, per la tabaccaia Yvonne. Un’ossessione fatta di carne, sorrisi, timidi svelamenti, sogni destinati a rimanere tali, ma enfiati dalla nebbia della Valacchia, dove piove molto. Senza dubbio pagine di forte intensità amorosa, che s’abbattono sul lettore come rami che s’inarcano, che sfiorano chi cammina […]

continua »
Paolo Petroni
A cinquant'anni dalla morte

Vita da editor

Ricordo di Niccolò Gallo, raffinatissimo studioso di letteratura, per tanti anni editor presso Mondadori e amico e sodale (e spesso "correttore") di tanti grandi del Novecento, da Vittorio Sereni a Mario Soldati, da Cesare Garboli a Piero Citati

Quattro settembre, muoreoggi un mio caro e con lui cortesiauna volta di più e questa forse per sempre. Ero con altri un’ultima volta in marestupefatto che su tanti spettri chiari non posassea pieno cielo una nuvola immensa. Con questi versi Vittorio Sereni ricordò la morte improvvisa dell’amico Niccolò Gallo nel 1971, di cui sono caduti i […]

continua »
Maria Rosa Tabellini
A proposito di “Canzoniere per Fabio”

Bellezza è speranza

Due volumi curati da Alessandro Fo, Daniela Gentile e Claudio Vela ripropongono tutta la produzione di Enzo Mazza, uno dei grandi (e meno celebrati) poeti del Novecento. Nei suoi versi, l'attenzione costante al dialogo: con la natura dei vivi e con quella di chi non c'è più

«Vari dolori possono vestire di nero una vita, qualche volta uno solo, di proporzioni immani, e questo è un campo in cui credo di avere appreso il possibile e l’impossibile, sempre rifiutando di chiudermi in una corazza protettiva, dentro cui sicuramente la viltà avrebbe ucciso la poesia e troncato i miei stessi giorni»: così scriveva […]

continua »
Raoul Precht
Periscopio (globale)

Polidori e il vampiro

Ritratto di John William Polidori, figlio di un italiano, scrittore gotico di modesta fama, segretario e amante di Byron. Al punto che un suo buffa racconto di vampiri, in un primo momento fu attribuito al grande poeta. Insomma, una storia che sembra un romanzo

E proviamo a immaginarcela, questa benedetta serata di giugno del 1816, buia e tempestosa, in una casa di campagna ginevrina chiamata Villa Diodati e presa in affitto da un losco figuro britannico, il barone George Gordon Noel Byron, un dandy bello o almeno fascinoso che come uno spettro si aggirava da un paio di mesi […]

continua »
Andrea Carraro
Su “La bambina dagli occhi d’oliva”

Roma piccola piccola

Davide Grittani racconta l'orrore morale di una Roma che ormai galleggia sul vuoto. Un uomo, quasi un nuovo "borghese piccolo piccolo" alla Cerami, scava nel suo passato per trovare le ragioni di un decadimento consumato nella violenza

La bambina dagli occhi d’oliva (Arkadia, 186 pagine, 15 Euro), nuovo romanzo di Davide Grittani, mi ha fatto pensare a Un borghese piccolo piccolo di Vincenzo Cerami per il tipo di realismo allegorico che condividono: Sandro Tanzi, come il Giovanni Vivaldi del romanzo di Cerami, è un uomo qualunque che reagisce individualmente all’ingiustizia, al male, […]

continua »
Marco Vitale
La poesia angloitaliana di Barbara Carle

Enigmi e rammendi

L’autrice e celebre traduttrice, grazie al suo essere “tra le lingue” usa un lessico libero ed esatto. Attraverso il quale, in questa raccolta che torna 11 anni dopo, ci invita a “toccare” la vita degli oggetti

Torna dopo undici anni, in un’edizione largamente riveduta e riscritta, un libro che aveva colpito al momento della sua pubblicazione per nettezza di misura ed elusiva originalità (Touching What Remains = Toccare quello che resta, Ghenomena, Formia 2021, 139 pagine, 15 euro). Barbara Carle, italianista dell’Università di Sacramento e autrice dalla doppia origine, per parte […]

continua »
Domenico Calcaterra
A proposito di “Irene”

Cognizione e pena

Con una nuova raccolta poetica, Paolo Del Colle continua il suo personalissimo percorso di ricerca sospeso tra le parole e le emozioni. Per lui la scrittura è un modo per entrare in contatto con la realtà più profonda: quasi un modo per scoprire radici e senso

Se c’è uno scrittore italiano che, con la sua opera, offre, ad oggi, la netta impressione di perseverare nello scrivere un indiviso libro, un’opera continua, questi è il romano Paolo Del Colle. Ponendo come punto di partenza un privato da sempre innalzato a paradigmatico destino, Del Colle ci ha da tempo abituati a uno scrivere […]

continua »
Giuseppe Grattacaso
A proposito de “L’isola dei topi”

Poesia della memoria

La nuova raccolta poetica di Alberto Bertoni, come in passato, verte sulla memoria. Non solo quella intesa come spazio di sé, ma anche quella materiale: un luogo fisico che assume i connotati di oggetti familiari, dei volti delle persone care o solamente incrociate per caso

Fin dalle prime prove poetiche, la memoria è al centro della scrittura di Alberto Bertoni, argomento dominante, forse tema ossessivo. Non succede diversamente nella raccolta L’isola dei topi, recentemente edita nella collana bianca di Einaudi, dove il contenuto si lega fortemente alla condizione, disperatamente umana, che si determina quando si fa più pressante l’avvertimento della […]

continua »