19
settembre
2024

letture

Maria Rosa Tabellini
A proposito dell’“Album del Venti”

Poesia del tempo

La nuova silloge di Mario Laghi Pasini non si limita a compiere i percorsi “retrogradi” della propria esistenza, ma, come già nelle raccolte precedenti, si inoltra nella riflessione sulla natura, sulla fisica, sul futuro del nostro mondo

«Chi vuole ora concepire il Purgatorio, si metta in quella età della vita che le passioni si scoloriscono e l’esperienza e il disinganno tolgono le illusioni, e, scemata la parte attiva e personale, l’uomo si sente generalizzare, si sente più come genere che come individuo». L’attacco con cui Francesco De Sanctis apre il racconto del […]

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Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Trockij e Simenon

Adelphi ripubblica una serie di reportage di Georges Simenon del 1933, anno cruciale per la storia d'Europa: l'inventore di Maigret lo fa commentare a Trockij in nome del suo comunismo eretico. Mentre Sellerio punta sul giallo deduttivo di Colin Dexter

Trockij. Infaticabile e curioso come era su vari fronti (non solo la scrittura, la promiscuità coniugale e pure il sesso sul quale spesso si è scritto e favoleggiato), non deve stupire che Georges Simenon, uno dei più prolifici scrittori del mondo (forse è al numero uno di questa classifica) abbia deciso nel 1933 a viaggiare. […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

I segreti di Psiche

John Keats a tu per tu con l'Anima. Di lei non ha mai dubitato, ben sapendo che è potenza, sorgività, respiro e non quell’astratta iperrealtà a cui la modernità l’ha condannata. E così, con i versi del grande romantico inglese “Every beat of my heart” sospende per una pausa estiva, ma il battito della Poesia continua a pulsare…

Fanno così, certi poeti: si rivolgono direttamente, dando del tu, all’allodola, come Shelley, e alla nuvola o al vento d’Occidente, alla Luna, come Leopardi, al Sonno, all’Autunno, a tante entità animanti del mondo, come John Keats.Qui a Psiche: il poeta da del tu alla sua ispiratrice prima e al segreto animante del mondo: Psiche, prima […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

Lo scrittore postumo

La casa editrice italiana Sur ristampa tutte le opere di Juan Carlos Onetti. Un'ottima occasione per rileggere (o scoprire direttamente) il grande scrittore uruguaiano e i suoi doppi mondi, dove realtà e sogno si intersecano in continuazione

Non sono poi molti i casi come quello di Juan Carlos Onetti, in cui letteratura e vita sembrano coincidere perfettamente, e la prima ha la tendenza a prevalere sulla seconda, piegandola ai propri misteriosi fini. Nell’immagine dello scrittore che passa gli ultimi vent’anni della propria vita quasi costantemente a letto, ad appuntare storie immaginarie e […]

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Monica Acito
A proposito di “Contro l'impegno"

Contro Walter Siti

Il pamphlet di Walter Siti che punta a "difendere la letteratura" dal chiacchiericcio dei social, dimentica che spesso il “silenzio” equivale al parlare troppo: in entrambi i casi il problema è guardare al di là delle proprie mani che applaudono

Nell’epoca dei social, in cui tutto viene discusso senza alcun filtro e senza essere sottoposto a nessun tipo di vaglio, anche la letteratura è diventata un cadavere su cui banchettare. E, come ogni cadavere, ci sono i più svariati tipi di avventori: come se si potesse ridurre la letteratura a un discorso, a una tendenza […]

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Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

I gialli relativi

Ci sono i morti letterari di Marcel Aymè (che non conquistano lettori); ci sono i morti immigrati di Michele Navarra e quelli alla Truman Capote raccontati da Nicola Lagioia. Tra il vero e il falso, il mondo contemporaneo è un grumo di violenza e dolore

Morte relativa. Surreali ma lucidi, fantastici ma possibili: ecco i racconti di Marcel Aymè (1902-1967), pubblicati dalla casa editrice L’orma col titolo Martin il romanziere (205 pagine., 16 euro).  Cominciamo proprio da Martin, che ha il brutto vizio di far morire tutti i suoi personaggi. Questa circostanza, dettata forse da un’ossessione, non giova alle vendite: […]

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Giacomo Battiato
Una lettura controcorrente

Flaubert e i no-vax

«Siamo immolati agli imbecilli»: rileggere, oggi, Bouvard et Pécuchet di Flaubert è un'esperienza terribile. Nel disperato tentativo del grande narratore francese di ritrarre la stupidità del mondo c'è la nostra condizione di spettatori attoniti dell'ignoranza fatta metodo virtuoso

Ecco, quel signore carnoso, epilettico e incazzato è un genio. Molte notti si dimentica di andare a dormire perché deve perfezionare una frase che ha scritto e riscritto. Le parole non suonano mai abbastanza bene per lui, la costruzione non è mai abbastanza perfetta. Lavora alla luce della lanterna come un minatore con il suo […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

La soglia necessaria

“… a turbarci il sangue / è solo il suo anelito alla tomba”. Questi versi di Yeats indicano un passaggio drammatico che tuttavia non è desiderio di morte ma desiderio di nuovo inizio in cui la vita si rimette in gioco

Non s’inganni il lettore del grande Yeats: la nostra vita non è un desiderio di morte. L’anelito alla tomba, che io traduco nella stessa voce del poeta, non è desiderio di morte ma necessità della soglia. Del punto in cui un’esperienza finisce e ne inizia un’altra. Un passaggio, non sfumato, ma drammatico. L’anelito alla tomba […]

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Paola Benadusi Marzocca
Un libro di Simon Garfield

Amico uomo

Nel pieno della stagione più a rischio per il numero di abbandoni, “Il miglior amico del cane”, divulgando caratteristiche non sempre così note, aiuta a comprendere comportamenti e ad apprezzare meglio le risorse di una relazione preziosa

Non c’è animale domestico più vicino all’uomo del cane e si può aggiungere che esistono cani indimenticabili per i loro padroni. Leggendo il libro del divulgatore inglese Simon Garfield, Il miglior amico del cane – breve storia di un legame indissolubile (Ponte alle Grazie, trad. Alessandro Peroni, 322 pagine, 18 euro) si capisce che il rapporto […]

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Pier Mario Fasanotti
A proposito di “Non ci capisco niente”

Tormentato Pavese

L'Orma pubblica una raccolta di lettere inedite di Cesare Pavese dalle quali emerge un ritratto molto sfaccettato. Legato alla sua vocazione poetica, scontento di sé e del suo rapporto con le donne ma orgoglioso come non mai. È qui il segreto del suo suicidio?

Chi segue le vicende letterarie del Novecento, sa che Cesare Pavese si tolse la vita il 27 agosto del 1950, a poca distanza dalla stazione ferroviaria di Porta Nuova, a Torino. Lasciò un fogliettino con le sue ultime parole: «Non fate pettegolezzi». Qual è il significato? Non è giusto ipotizzare fallimenti letterari. Lavorava alla Einaudi […]

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