19
settembre
2024

letture

Raoul Precht
Periscopio (globale)

Irregolare Bianciardi

A cinquant'anni dalla morte, l'avventura solitaria e problematica di Luciano Bianciardi resta una testimonianza essenziale dell'identità italiana, piena di spinte al rinnovamento costantemente bloccate dalla morale borghese. Un muro che il suo "lavoro culturale" non riuscì a scalfire

C’è un prima e un dopo, nella vita di Luciano Bianciardi, ovvero c’è quello che si potrebbe definire uno spartiacque netto: è il momento dell’arrivo di questo provinciale combattivo a Milano, la città del progresso, della crescita, del boom, e al contempo di una difficilissima integrazione. Siamo nel giugno del 1954, e Bianciardi non è […]

continua »
Silvia D'Oria
A proposito di “Crossroads“

Il vangelo di Franzen

Il senso di colpa e la possibilità di riscatto (ovvero di resurrezione) sono al centro del nuovo romanzo di Jonathan Franzen. Una vicenda di debolezze e opportunità, ambientata in una strana setta nel Midwest

Con il suo nuovo libro, Crossroads (Einaudi, traduzione di Silvia Pareschi, pagine 600, 22 Euro, il primo della trilogia A Key to all Mythologies) Jonathan Franzen torna a raccontare il suo Midwest in un momento cruciale per la storia americana ovvero gli inizi degli anni ’70. Al centro della vicenda un’organizzazione religiosa giovanile chiamata «Crossroads», […]

continua »
Marta Morazzoni
«La Contessa» di Benedetta Craveri

L’ultima seduzione

La biografia dedicata a Virginia Verasis di Castiglione, rigorosa e avvincente, ci svela la “bella in assoluto”, protagonista della storia del Risorgimento. Colta dall’autrice in tutti i ruoli che ha interpretato, seppe mettere in scena la sua esistenza con fiero spirito libero

Virginia Oldoini contessa di Castiglione: credevo davvero, sbagliando, che la rue Castiglione a Parigi, vicinissima a place Vendôme, prendesse il nome da lei che lì aveva abitato, lei che nella mia infanzia aveva il volto perfetto di Virna Lisi. Avevo nove anni, quando la Rai mandò in onda lo sceneggiato Ottocento dall’omonimo romanzo di Salvator Gotta, con un […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart

La vita oltre la vita

«… questo vasto globo e tutto quanto contiene, / tutto si dissolverà come un sogno» si dice Prospero nella “Tempesta”. Ma, commenta Mussapi, lettore e traduttore di Shakespeare, proprio come il sogno, la “nostra stoffa” permane perenne, impalpabile…

«Noi siamo fatti della stessa stoffa di cui sono fatti i sogni». È una frase leggendaria, la pronuncia il mago Prospero in un momento culminante del dram. La tempesta, capolavoro dei capolavori, con Amleto, è una commedia romanzesca, una fiaba teatrale in cui assistiamo a una divisione del mondo tra due gruppi di uomini, che culmina con una […]

continua »
Giuseppe Grattacaso
La ristampa del "Discorso sopra i costumi”

Leopardi, adesso!

Il critico Vincenzo Guarracino ha curato una nuova edizione del celebre saggio sulla morale degli italiani di Giacomo Leopardi: un testo di straziante attualità, dedicato a un popolo che «ride della vita e passa il proprio tempo a deridersi scambievolmente, a pungersi fino al sangue»

Tra le condanne che possono colpire un grande scrittore, c’è sicuramente la circostanza, che diviene poi una condizione stabile, di essere ridotto nello spazio ristretto di qualche formula statica e inalterabile. Nel codice rituale, che diventa una sorta di ricetta prescrittiva, anche un’opera ampia e complessa finisce per ritrovarsi in un’impalcatura costretta e limitata, dove […]

continua »
Paola Benadusi Marzocca
Un romanzo di Sabina Colleredo

Quando le irregolari erano streghe

Metafora delle contraddizioni e degli incubi dell'esistenza, le donne perseguitate fino al ‘700 sono per l’autrice delle anarchiche che si ribellano alla condizione a cui sono destinate. E le sue giovani protagoniste sanno costruirsi il loro “lieto fine”

C’è un’assurdità fiabesca nel romanzo di Sabina Colleredo Quando diventammo streghe (Gallucci, disegni di Fabio Visintin) ed è quella di raccontare una singolare storia di donne di ogni età, dall’adolescenza alla vecchiaia. Il ritmo narrativo è ampio, sostenuto da vivacità di spirito e da una forza evocativa applicata a ambienti e atmosfere proprie di un secolo sanguigno […]

continua »
Marco Vitale
La nuova raccolta di Davide Puccini

Il cielo a rovescio

Un atlante della Natura osservato e catalogato con «francescana umiltà», il mare amato, di fronte al quale l’autore toscano si «spoglia il cuore» sperando che «ne nasca poesia». Di rara ricchezza compositiva e sperimentale nel solco della grande tradizione “Animali diversi ed altri versi”

Uno sguardo di non comune profilo ed estensione presiede all’architettura del nuovo libro di poesia di Davide Puccini e alla sua rara ricchezza compositiva. La raccolta (Animali diversi ed altri versi, Ladolfi 2021, 156 pagine, 12 euro) organizzata in undici stazioni del pensiero, undici loci autonomamente ideati per omogeneità tematica ma sottilmente in relazione tra loro, sembra […]

continua »
Nicola Fano
A proposito de "L'anno del bradipo"

Leggere e camminare

Domenico Calcaterra accompagna il lettore in un anno di riflessioni, ritratti, considerazioni in margine a scrittori, pittori e musicisti. Un modo, affascinante, di interrogarsi sul senso del lavoro culturale, oggi, quando conoscenza e capacità critica vengono considerate dei disvalori

Helsinki 1938, infuria il nazismo in Europa con il suo lascito bavoso di razzismo: Abraham Tokazier, 29 anni, velocista, promessa dell’atletica finnica, vuole conquistare un posto alle Olimpiadi del 1940. Partecipa ai campionati nazionali e vince. Vince inequivocabilmente: lo hanno visto tutti i presenti, tutti i giornalisti, tutti gli avversari. Eppure quando viene stilata la […]

continua »
Daniela Matronola
A proposito de "Le Anime Gemelle”

Il simile e l’uguale

Il nuovo romanzo di Emiliano Gucci si apre con l'immagine di un capriolo in fuga da un incendio: è la metafora di un mondo di umani bruciati dalle passioni che hanno bisogno di immergersi in un universo d'acqua per "spegnersi" e - così - riuscire a sopravvivere

Diciamocela tutta: l’inquadratura in assoluto più suggestiva, denotazione e connotazione insieme, di The Queen è l’apparizione dal nulla del cervo con la sua aria struggente, lo scintillio del tartufo, lo sguardo tutto nei globi neri attraversati dal lampo quando incrocia lo stupore di Elisabetta II, i palchi maestosi – è una presenza reale, nei boschi […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Tra vita e morte

Si interroga sull’amore Jean De Sponde, l’autore francese vissuto nel XVI secolo. Non sull’amore per una donna, ma su quello che conduce a Dio e che rende il poeta capace di difendere le ragioni del vivere pur nella consapevolezza di dover morire. Ragioni per cui «la vita chiama la poesia»...

Jean De Sponde, vissuto nel XVI secolo, è uno dei grandi della poesia francese. La fede cristiana e la disposizione alla teologia e al sermone lo possono in qualche modo imparentare all’inglese John Donne, per Eliot fondatore della poesia metafisica. Nei due poeti è comune una base d’ispirazione non petrarchesca, lontana dal canone dominante: parlare […]

continua »