19
settembre
2024

letture

Ettore Catalano
A proposito di “Capibranco”

Bari è un’isola

Il nuovo romanzo di Beppe Lopez, che chiude la trilogia dedicata al Quartiere Isola di Bari, è il racconto di un mondo chiuso e autoreferenziale. La deriva finale di una terra perduta che neanche nel dialetto riesce a trovare le ragioni delle sua identità

Per poter recensire il nuovo romanzo di Beppe Lopez (Capibranco, Besa Muci, 2021), occorre precisare che il romanzo è stato inserito dall’autore e dall’editore in un cofanetto intitolato Quartiere Libertà, comprendente il fortunato romanzo Capatosta, uscito nel 2000, e La scordanza, edito nel 2008 e la nuova prova narrativa Capibranco, appunto. Il merito di Capatosta […]

continua »
Rossella Pretto
Anticipazione da “Teatro è una parola”

Le anime e i sogni

Raccolti in un volume edito da Algra, gli scritti dedicati al libro di Roberto Mussapi “I nomi e le voci” apparsi su Succedeoggi. Con qualche inedito, come questo testo che penetra nei personaggi a cui il poeta ha ridato voce, facendola riecheggiare dalla classicità, da Shakespeare, da Bisanzio…

«Non possiamo pensare / a un tempo che è assenza di oceano / o a un oceano non cosparso di rottami / o a un futuro che non possa / come il passato, essere senza destinazione», scriveva T.S. Eliot nei Quattro Quartetti. Oceano e rottami da cui però derivino stupore e rinascita, suggerisce Roberto Mussapi ne I […]

continua »
Roberta Passaghe
A proposito di "Borgo Sud"

Retoriche di Borgo

Le sorelle bambine protagoniste de "L’Arminuta” tornano a raccontare la loro vita adulta nel nuovo, fortunato libro di Donatella Di Pietrantonio. Una storia che spesso, tra cliché e retorica, cade nell'incuria. Al punto che viene da pensare che sia la parodia di romanzo

È impegnativo prendere sul serio un romanzo in cui un lessico che punta a tutti i costi verso un effetto letterario, frequenti e involontari solecismi, spiegoni, cliché e formule retoriche non siano stati concepiti per suscitare un effetto comico. In Borgo Sud (Einaudi, 168 pagine, 18 euro), finalista del Premio Strega 2021, l’impressione di trovarsi […]

continua »
Raoul Precht
Periscopio (globale)

Il primo realista

Omaggio di fine d'anno a Hans Jakob Christoffel von Grimmelshausen, protagonista assoluto del Seicento tedesco che con il suo romanzo “L’avventuroso Simplicissimus” e la sua scelta realista e anti-barocca ha segnato la tradizione successiva del suo Paese

Siamo ormai agli sgoccioli, quasi alla fine dell’anno, e tuttavia mi è rimasto da celebrare un grande scrittore, di cui non conosciamo la data di nascita esatta e che possiamo dunque ricordare anche in extremis, prima di archiviare l’anno e passare al 2022. C’è infatti un nome, da noi poco noto, che percorre sotterraneamente tutta […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Natale nudo

Senza suggestioni natalizie, questi versi di Novalis tratti dai “Canti spirituali”, svelano l’essenza primigenia della divinità. Sono la scoperta della presenza di Dio che si fa uomo in forma di bambino. Ovunque

Nella bellissima traduzione di Giorgio Cusatelli, traduzione che fa vivere e rivivere la voce dell’autore, come deve essere, un passo dai Canti spirituali di Novalis, che in questi libro e negli Inni alla nottescrive due pilastri della poesia di ogni tempo.Questa non è una lirica sul Natale, come ogni anno ho proposto, ma un passo, un passaggio sulla […]

continua »
Alberto Fraccacreta
“Piazzale senza nome” di Luigia Sorrentino

Memorie di naufraghi

Nella nuova raccolta della poetessa napoletana trovano riscatto i tanti giovani morti per droga incontrati nella giovinezza. Attraverso la parola lirica si riempiono i vuoti, si curano le ferite così che «la morte svanisca e avvenga la resurrezione»

Può la poesia rendere giustizia ai dimenticati della storia? Sembra questa la domanda posta in esergo da Luigia Sorrentino in Piazzale senza nome (Samuele Editore, La Gialla Oro, 102 pagine, 13 euro), silloge che reca con sé lo stigma dell’ampio «poema» e l’«incisività del frammento». I versi di Sorrentino sono noti per essere slabbrati e icastici, lacerti […]

continua »
Roberta Passaghe
A proposito di "Carne"

Amnesie della carne

Il nuovo romanzo di Giulio Neri gioca con gli opposti: apparenza/realtà, erudizione/ignoranza e, in particolare, interno/esterno. Si racconta, con grande ironia, la storia di uno psichiatra cocainomane che convince i suoi pazienti a governare le pulsioni sessuali

Ridurre la complessità dei fenomeni sociali a un binarismo bene/male annacquato con una certa filosofia orientaleggiante, è una di quelle involuzioni del pensiero di cui non ci si stancherebbe mai di parlare. Nel suo nuovo romanzo Giulio Neri lavora per restituire al lettore i paradossi di questo binarismo. Carne (Il Maestrale, 352 pagine, 20 Euro) […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Il poeta che guarda

«Oggi dalla finestra… ho visto i bambini che tracciano un filo segreto… verso le loro future rive». Di attesa e di realtà è fatta la poesia di Loretto Rafanelli, e di incontri, di pietas ungarettiana, di devozione luziana. Anche in questa nuova raccolta

Attesa, realtà onnipresente nella poesia di Loretto Rafanelli, attesa fervida che sente e spera già il suo compimento. E l’attesa non è quella beckettiana, congenita e infinita, ma quella dinamica del viaggio, che intercorre tra tappa e tappa, fra treno e treno, visione e visione: «La notte imbruna le vie,/di un ultimo accenno,/ fianco a […]

continua »
Marco Vitale
“Chiari d’aria” di Daniele Benvenuto

L’orizzonte del cuore

Torna a farsi sentire la voce del poeta toscano con una raccolta che si articola e si struttura nella poetica del frammento. Un percorso poetico scandito in 35 “fogli” dove, in modo esperto e con un lessico ricercato, la «brevità fronteggia il bianco della pagina»

Tra la parola e il vuoto si gioca la sorpresa, e certo la trasparenza di questi Chiari d’aria, libro che segna il ritorno alla poesia, dopo un silenzio durato quarant’anni, di Daniele Benvenuto (Book Editore, Riva del Po 2021, 68 pagine, 15 euro). L’esordio, e fino a oggi unica stazione del poeta, risale infatti al 1980 […]

continua »
Pier Mario Fasanotti
A proposito del "Secolo della solitudine"

Solitudine di massa

La sociologa inglese Noreena Hertz analizza uno dei fenomeni più inquietanti tra quelli connessi al covid: la perdita di rapporti sociali. Una menomazione che ha origini economiche e psicologiche (precedenti alla pandemia) ma destinata a influire sui corpi più di quanto si pensi

«Questo è il secolo della solitudine». Affermazione perentoria, alla quale sarebbe arduo, se non impossibile, opporsi. La tesi – sorretta da una nostra personale percezione nonché da una documentazione scientifica molto ampia – è di Noreena Hertz, di Cambridge, che si occupa di sociologia ed è consulente di management. Il suo poderoso saggio (Il secolo […]

continua »