23
dicembre
2024

letture

Raoul Precht
Periscopio (globale)

Il caso Harpman

A dieci anni dalla morte, è arrivato il momento di rileggere (o per meglio dire "leggere", poiché da noi è colpevolmente ancora poco nota) la scrittrice belga Jacqueline Harpman. Una vita tra psicoanalisi e letteratura

Un tempo, se si diceva letteratura belga di espressione francese, si pensava subito, e direi esclusivamente, a Simenon. Poi è stato il momento, durato forse troppo poco, della meritata fama di Marguerite Yourcenar. Oggi, certo, continuiamo a pensare a Simenon, fenomeno mediatico e letterario di lunga durata anche per le dimensioni della produzione letteraria, e […]

continua »
Daniela Matronola
Su “Leggere possedere vendere pubblicare”

La commedia editoriale

Il nuovo libro di Antonio Franchini (uno degli editor più apprezzati della nostra editoria) è un a riflessione semiseria e solo apparentemente narrativa sulla differenza tra fare libri e fare letteratura. Perché, senza libri, la letteratura non esiste...

Il vero cuore di Leggere possedere vendere pubblicare di Antonio Franchini (Marsilio, 121 pagine, 15 Euro) è il libro. Non questo medesimo in particolare ma i libri, oggetti fuori serie, “merce strana irriducibile alla materia di cui è fatta”, un’intuizione shakespeariana che dopotutto coincide o collide con la stessa materia dei sogni di cui gli […]

continua »
Antonio Pane
A proposito di "Si resta sempre altrove"

Poesia dell’incertezza

La nuova raccolta poetica di Stefano Vitale parte della lontana traccia di "Ossi di seppia" di Eugenio Montale per arrivare a raccontare l'inquietudine del presente

Si resta sempre altrove, nuova raccolta poetica di Stefano Vitale (Pasturana, Puntoacapo, 2022, 122 pagine, 15 Euro), prende abbrivio dal «Noi non sappiamo» che ne inaugura il Prologo, rileggendo a suo modo un proverbiale incipit di Ossi di seppia e idealmente legandosi al «Siamo i soldati d’una fiaba oscura» di La traversata della notte (Edizioni […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my life

L’altro, una dimora

L'ncontro con l’anima gemella. Ce lo descrive Shelley, il poeta romantico abituato a trovare se stesso fuori di se stesso: nel vento, nel mare, nelle nuvole. Ma pensare nei pensieri, avvertire lo stesso moto del sangue, essere nel respiro, è cosa diversa…

Anime gemelle, ben più rare delle coppie di gemelli naturali. Qui il poeta scopre come la sua anima, e quindi la sua poesia, i suoi sogni, le sue visioni, non siano un patrimonio soltanto suo: trova la stessa anima in un’altra. Non è la donna angelicata degli stilnovisti, non quella ineffabile e inafferrabile come Elena, […]

continua »
Nino Petreni
La Pira letto da Silvano Nistri

Con il fuoco di Dio

Testimonianze sulla Chiesa fiorentina a partire dallo straordinario carisma di Giorgio La Pira, interprete singolare del messaggio evangelico. In un prezioso volumetto del pievano emerito di Sesto Fiorentino che riflette sulle origini della conversione del celebre sindaco di Firenze

Come scrive Piero Pananti, gallerista e raffinato editore, nell’introduzione a Giorgio La Pira e le Conferenze Vincenziane di Silvano Nistri, da lui stampato nella collana delle preziose “panantine”, il volume nasce grazie alla fraterna amicizia con Don Silvano Nistri, allo scopo di pubblicare alcune delle sue suggestive testimonianze sulla Chiesa fiorentina, (anzi, dice Pananti, vorrei dire, sulla […]

continua »
Roberto Verrastro
A proposito di “Käfigland”

Fantapolitica svizzera

Intrighi di potere, finanziamento illecito dei movimenti neonazisti, dati economici falsati: è la Svizzera di Danielle Baumgartner. Una storia inquietante che fa luce su un mondo dove le libertà sembrano a rischio ogni giorno di più

Il Novecento e i suoi conflitti si riaffacciano pericolosamente ai nostri giorni anche nel romanzo d’esordio di Danielle Baumgartner: Käfigland – Un thriller politico svizzero (Knapp Verlag, 343 pagine, 27,21 Euro). Il Paese in gabbia, a cui alludono il titolo e la copertina dell’opera, è quello dell’autrice, una Svizzera senza vie d’uscita in prossimità del trentennale della morte […]

continua »
Paola Benadusi Marzocca
Un graphic novel sulla guerra

La vita nelle nuvole

Mario Brassard e Gérard Dubois restituiscono in forma di fumetto l’orrore di uno scenario di fuga dai luoghi delle guerre. Sono gli occhi di una bambina a osservarlo e a descrivercelo, aprendo così un po’ di più anche i nostri occhi, troppo abituati a guardare distrattamente gli eventi descritti

È un affascinate graphic novel con immagini in bianco e nero che accentuano l’icastica immediatezza dell’orrore della guerra A chi appartengono le nuvole? di Mario Brassard e Gérard Dubois (Orecchio Acerbo, 18 euro). Spiega come non si possa dare mai per scontata sia la libertà che la pace, tanto meno la rassicurante certezza di vivere serenamente nel […]

continua »
Marco Vitale
“Per eco interposta” di Marica Larocchi

Viaggio in poesia tra sillabe illecite

La produzione (1974-2021) dell’autrice di origine triestina-slovena ricomposta e selezionata in una raccolta che restituisce una visione d’insieme del suo percorso per molti aspetti nuova e “intima”. E si avverte la vicinanza all’amatissimo Rimbaud e al “nume tutelare” Zanzotto

Il grande poeta polacco Adam Zagajewski racconta in una bellissima pagina autobiografica di quando all’età di quattro mesi, nell’ottobre del 1945, abbandonò insieme alla famiglia la natia Leopoli che veniva incorporata nell’Unione Sovietica («tre attempati signori che si erano incontrati a Jalta» avevano deciso così) per andare a vivere nella malinconica Gliwice. «La vita dei […]

continua »
Every beat of my life

Nel santuario di Melanconia

Nel suo «fare anima» con i versi, John Keats dedica un’ode a una condizione dello spirito «presente in molti poeti che ne fanno clima e agone». Il suo è un invito: sì, è vero che la malinconia è un pericoloso nemico insinuante, ma fa parte di noi ed è solo accettandola che si può disarmare

Quella di Jonn Keats è una delle voci più presenti nei nostri incontri settimanali. Il poeta il cui nome è scritto sull’acqua, come si autodefinì, è uno dei grandi che davvero, con i loro versi riuscirono a realizzare quello che Keats chiedeva a se stesso e a tutti gli autori di versi: «fare anima».Il mio […]

continua »
Nicola Bottiglieri
Su “Stefan Zweig. L’anno in cui tutto cambiò”

L’anno di Zweig

Raoul Precht ha scritto un (bel) romanzo biografico dedicato al 1935 di Stefan Zweig: l'anno in cui la vita dello scrittore e quella d'Europa cambiarono radicalmente. Una sorta di cupio dissolvi che da individuale diventa collettiva

«Perché aveva scelto proprio lei, una donna sposata, con due figlie, anziché una delle tante vergini (o almeno giovani) che il suo status di scrittore in ascesa gli avrebbe dato tutte le opportunità di conoscere e corteggiare? A pensarci ora, il motivo era probabilmente proprio quello: Friderike era una donna con un passato e un […]

continua »