15
novembre
2024

letture

Giuseppe Grattacaso
A proposito di “Camera sul vuoto"

Versi sul vuoto

La nuova raccolta di poesie di Bruno Galluccio disegna un percorso alla ricerca dell'origine della vita: una ricerca senza fine perché ha la consapevolezza di non avere senso. Ma proprio in questa ricerca c'è il valore dell'esistenza

La “camera sul vuoto” che dà il titolo alla più recente, preziosa raccolta di poesie di Bruno Galluccio, è quella dalla quale il genere umano guarda verso il mondo. A chi si affaccia “sul vuoto”, il mondo si manifesta con le sue rappresentazioni più vicine e familiari, delle quali comunque spesso sfugge il senso, e […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Lucrezio e la poesia di Milo De Angelis

“De rerum natura”, capolavoro universale amato dai maggiori lungo i secoli, tradotto da uno dei nostri maggiori di oggi. Che ricrea il poema, «tragico, con lampeggiamenti di vita felice», con lo stile «duro e alto» che gli si addice

Versi sulla materia, sulla natura, versi di meraviglia. Nel 1417 avviene una scoperta che cambierà la nostra visione del mondo. L’umanista toscano Poggio Bracciolini trova nell’abbazia di San Gallo, vicina al lago di Costanza, il manoscritto del De rerum natura, in italiano Della natura, o La natura delle cose, che sembrava perduto per sempre. Lucrezio, uno dei massimi poeti […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

Il tempo di Bauchau

Alla riscoperta di Henry Bauchau, patriarca della letteratura belga che ha indagato i rapporti tra tempi e generazioni. Sempre cercando di ricucire della vita, una breve, fortunata parentesi fra due stati di non-essere

Mesi fa, parlando della scrittrice belga Jacqueline Harpman, (https://www.succedeoggi.it/wordpress2022/06/caso-jacqueline-harpman/) ho menzionato, per talune similitudini e coincidenze, un altro scrittore, anch’egli belga, anch’egli di espressione francese e soprattutto anch’egli psicanalista. Si tratta di Henry Bauchau, che in ragione anche della sua lunga vita (quasi cent’anni, pienissimi) possiamo considerare – accanto al fiammingo Hugo Claus, autore del […]

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Roberto Cavallini
A proposito di “Ballata per la sirena”

La zattera delle sirene

Il nuovo romanzo di Arturo Belluardo è un viaggio a ritroso nelle proprie radici. Un'odissea che mescola mito e vita quotidiana, sesso e illusioni, Medea e Monteverde vecchio; e finisce in mare, accanto ai migranti

«Sua madre era lì con lui ogni giorno, e lui le parlava, e lei comunicava con lui. Mamma, quanto sei esattamente presente? Sei soltanto qui o sei dappertutto?”…La sua mamma morta era con lui, lo osservava, lo circondava. Gliel’avevano sguinzagliata dietro. Era tornata per accompagnarlo a morire». (Philip Roth) Nell’esergo di Philip Roth, che Arturo […]

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Danilo Bonora
A proposito di "Niente di vero"

Famiglie ristrette

Il (pluripremiato) romanzo di Veronica Raimo è il ritratto finto-autobiografico di una generazione di figli in cerca di se stessi. E di ragioni per essere diversi dai padri. Una storia sospesa tra Roma e Berlino

Il sottogenere dei libri autobiografici dei personaggi “televisivi” appare caratterizzato da una certa vanagloria e operazioni cosmetiche agli autori, danarosamente ravvoltolati nell’infotainment e quindi ansiosi di moralizzare la propria immagine. Tra i contenuti improbabili, come è stato osservato: lodare la specchiata virtù dei familiari, raccomandare la frugalità degli avi, somministrare mestoli di scialbi sentimentalismi da […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my life

Il Leone nero e il Principe dei dubbi

Amleto secondo Wole Soyinka, grande drammaturgo e «scrittore in toto». Il suo teatro segna «il ritorno di un genere poetico delle origini greche» e riporta «la poesia al suo originario connubio con il teatro»

Quando vinse il premio Nobel per la letteratura nel 1986, il primo conquistato da un africano, il cinquantaduenne Wole Soyinka era rappresentato come una rivelazione sulle scene londinesi. Grande drammaturgo, Soyinka è scrittore in toto: poesie sui miti universali, come Ulisse, romanzi che fondano un’epopea. Da Gli interpreti, ad Aké,romanzo di formazione, a L’uomo è morto, scritto durante la prigionia e la […]

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Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Il passato non passa

La nuova raccolta di racconti di Georges Simenon e un romanzo dell'algerino Yasmina Khadra hanno qualcosa in comune: raccontano storie di un passato sempre drammaticamente presente

Incubo. Con quella vasta produzione di romanzi, Georges Simenon trovava tempo anche per i racconti. Nella nuova raccolta pubblicata da Adelphi, intitolata Pena la morte (155 pagine, 12 Euro), spicca per qualità e costruzione geometrica il testo che dà il titolo al libro. Il signor Labro, di Porquerolles, uomo tranquillo, ex sindaco, comincia a ricevere […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di "Insonnia"

La logica della notte

Andrea Manzi esplora, tra poesia e prosa, le insidie dell’insonnia. Fino a concludere che, forse, il prolungarsi della veglia oltre il suo tempo è un’occasione di conoscenza. Tutto sta a riempire quel nuovo spazio

L’insonnia è condanna, ma in qualche modo anche strumento di conoscenza, scandaglio per indagare la realtà da un punto di osservazione diverso, in parte diametralmente opposto, rispetto a quello abituale. Può darsi, anzi, che la condanna consista proprio nell’essere costretti a penetrare e a permanere nella zona buia delle ore notturne, animata da presenze invisibili […]

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Roberto Verrastro
Su “Understanding Russian Strategic Behavior”

La strategia di Putin

«Se la Russia non può rafforzarsi, può indebolire i suoi avversari». Un saggio di Graeme P. Herd, studioso di politiche internazionali, uscito subito prima della guerra in Ucraina, spiega la strategia europea di Putin

“Non capisci, George, che l’Ucraina non è nemmeno uno Stato. Cos’è l’Ucraina? Una parte del suo territorio è Europa dell’est, ma la maggior parte è un nostro regalo”. Risale al vertice della Nato a Bucarest nell’aprile del 2008 questa affermazione di Putin di fronte al presidente americano George W. Bush, e la rievoca un volume […]

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Loretto Rafanelli
“Prima di nascere” di Claudio Damiani

Verso l’inconoscibile

È un’interrogazione continua quella del poeta romano nella sua nuova raccolta di versi. Domande cruciali sull’esistenza, tra speranze e inquietudini per il vuoto che ci accompagna. Misurando il battito della vita e “arrivando al tempo che ci ha preceduto”

Il nuovo libro di poesia di Claudio Damiani, Prima di nascere (Fazi), propone temi che ampliano il dettato del poeta, arricchendone la ‘visuale‘ conoscitiva, umana ed emozionale, e spostando l’orizzonte più oltre, pur rimanendo intatto il tono lieve, incisivo e mai debordante, risultando perfetta quell’annotazione di Filippo La Porta allorché sottolinea che «La semplicità dei suoi versi […]

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