26
dicembre
2024

letture

Nicola Fano e Flavia Gasperetti
A proposito del "Costo della vita"/2

Lavorare stanca (talvolta uccide)

Riflessione a due voci sul reportage letterario, sulla scrittura di denuncia e sulla deriva liberista della sinistra italiana a partire da un libro di Angelo Ferracuti dedicato alla tragedia della Mecnavi, ventisei anni fa, a Ravenna

F.G. Devo premettere che quando ho cominciato a leggere Il Costo della Vita (di Angelo Ferracuti, Einaudi 2013, pp. 224, € 19,00) ho avuto delle iniziali difficoltà rispetto alla sua struttura. Si tratta di un reportage narrativo, nel quale si ripercorre la storia dell’incidente avvenuto nel Marzo 1987 nel cantiere Mecnavi del porto di Ravenna, […]

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Leone Piccioni
Némirovsky racconta Cechov

Morire bevendo champagne

L'autore del “Giardino dei ciliegi” si spense in una calda notte di luglio con una coppa in mano... Ce lo descrive la scrittrice ucraina nella biografia dedicata al grande scrittore: un'analisi della letteratura russa dove si riflette anche su Tolstoj

Irène Némirovsky ha scritto una vita di Anton Cechov uscita in Italia qualche mese fa presso l’editore Castelvecchi nella traduzione di Monica Capitani (La vita di Cechov, 192 pagine, 17,50 euro). Cechov era nato ai primi di gennaio del 1860 a Taganrog, città portuale costruita sul Mar d’Azov: polverosa d’estate, fangosa d’inverno. Fu una città […]

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Alberto Fraccacreta
In memoria di Zygmunt Bauman

Bauman, desideri liquidi

In tempi di social, “essere sentimentalmente connessi” è meno costoso che “essere sentimentalmente impegnati”. Una maniera tutta moderna per camuffare la paura ancestrale del legame stabile e un atavico egoismo. Lo spiegava bene il grande sociologo polacco appena scomparso

Con tutto il rispetto, la metafora di Zygmunt Bauman (l’illustre sociologo appena scomparso) sull’Amore liquido è una versione edulcorata del reale stato dei sentimenti moderni. Sarebbe più corretto dire Amore gassoso. Gabriel García Márquez, invece, da buon romanziere distratto, ha semplicemente invertito i termini in questione: al posto de L’amore ai tempi del colera, sarebbe […]

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Andrea Carraro
Non basta la parola/6

L’arte di stroncare

Ci sono libri brutti che inquinano l’ambiente e libri brutti che si presume lascino l’ambiente com’era prima della loro diffusione: i primi vanno stroncati senza pietà, i secondi si possono ignorare

Ancora qualche considerazione sulla stroncatura, sull’atto dello stroncare. La scorsa settimana vi ho brevemente illustrato come si comportano i critici italiani, le loto motivazioni a stroncare oppure a ignorare un brutto libro. Ora vi dico come mi sono comportato io, che critico non sono, ma solo lettore. Chi scrive non essendo critico può forse permettersi […]

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Loretto Rafanelli
Sergio Zavoli poeta

Sull’orlo dell’enigma

Nella nuova raccolta “L'infinito istante”, il maestro di giornalismo riafferma, una volta per tutte, la sua statura poetica fatta di “materiale puro”

È opinione diffusa che alcuni poeti (per esempio, Montale e Ungaretti) abbiano sofferto una certa “aridità” senile, aggiungendo versi non sempre all’altezza della grande fama acquisita, per altri invece non si è verificato alcun declino. Ne è un esempio Sergio Zavoli che con il libro L’infinito istante (Mondadori, 130 pagine, 15 euro), ha uno scatto […]

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Domenico Calcaterra
Il nuovo libro di Antonio Moresco

Il ritorno di Palomar

Ne "La lucina", lo scrittore racconta il peso insostenibile della solitudine prima della morte. Così, come all'eroe di Calvino, al protagonista di questo racconto non resta che assistere alla violenza cieca della natura

Non si fa fatica a comprendere perché Antonio Moresco consideri La lucina (Mondadori, 2013), come scrive nella Lettera all’editore, non il suo libro più significativo, ma senza dubbio quello dal sapore più inequivocabilmente testamentario, come si trattasse della «scatola nera» di tutta la sua esistenza che, nel suo caso, equivale a dire della sua letteratura; […]

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Andrea Carraro
Non basta la parola/5

Dello scrivere di libri

Se un libro è brutto è meglio ignorarlo? Come si comportano i critici di professione? Il nostro mini-corso di scrittura analizza un genere letterario destinato al grande pubblico: la recensione. E il suo diretto derivato, oggi piuttosto in disuso: la stroncatura...

Allora, eccoci alla quinta lezione. Stavolta vorrei parlarvi di un genere letterario, la recensione, che possiamo far rientrare per approssimazione nella branca della saggistica, anche se si tratta di una saggistica breve e di solito concepita per un vasto pubblico. Di solito le recensioni sono difatti destinate ai giornali e possono trattare di arte, narrativa, […]

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Nicola Fano
"Atti mancati", un romanzo da non perdere

Gioventù perduta

Matteo Marchesini ha raccontato la storia di una generazione cresciuta immaginando (e studiando) un mondo fatto di cultura, solidarietà e sogni che, all'atto pratico, non esisteva più. E ne è venuta fuori una denuncia molto amara

Silvio Berlusconi non è il male assoluto. Ma negli ultimi vent’anni ha importato in Italia tutto quanto di peggio è stato prodotto nel mondo in politica, nel commercio e nell’industria dell’immaginario; se non lo avesse fatto lui, lo avrebbe fatto qualcun altro, magari anche peggio di lui. Solo che oggi ci troviamo in questo Paese […]

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Marco Scotti
Il Mulino pubblica "Morire di austerità"

Bini Smaghi pensiero

L'economista che, fino all'arrivo di Draghi, ha seduto nel board della Bce, analizza la crisi europea e tutti gli errori fatti, dal rigore eccessivo all'assenza di regole bancarie (e finanziarie). E, come se negli anni non avesse condiviso certe scelte, si scopre quasi "grillino"...

Una critica a tutto campo, senza esclusione di colpi, alle politiche economiche e monetarie attuate fin qui dall’Unione Europea. A farle, in un libro intitolato Morire di austerità (Il Mulino), non un grillino dell’ultima ora o un pericoloso sovversivo, ma un uomo che l’Europa la conosce a menadito, essendo stato membro del board della Bce […]

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Gioacchino De Chirico
Dai tagli agli insulti. FIno all'indifferenza

La cultura sprecata

Tomaso Montanari con "Le pietre del popolo" ci spiega perché, nella gestione dei beni culturali, siamo provinciali e ignoranti. Ma quasi sempre anche in cattiva fede...

Le pietre del popolo (minimum fax, pp 164 , 12 euro), il libro appena uscito di Tomaso Montanari, storico dell’arte e collaboratore di diversi quotidiani, fa luce in modo chiarissimo sullo stato attuale delle idee prevalenti dell’uso che facciamo dei nostri beni culturali. E ci lascia di stucco. Come uno specchio che si assumesse la briga […]

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