16
novembre
2024

letture

Andrea Carraro
Non basta la parola/11

L’educazione letteraria

Ricercare il realismo nella narrativa significa non avere preconcetti "morali" nei confronti dei personaggi. Anche quando sono dei mediocri. Proprio come il grande Frédéric Moreau di Flaubert

Prima di parlarvi della forma-romanzo da un punto di vista storico-teorico vi parlerò di un romanzo che a me ha cambiato la vita facendomi decidere di scrivere. E cioè L’educazione sentimentale di Flaubert. Ho letto L’educazione sentimentale, prima da giovane e poi, nuovamente, soltanto adesso, a distanza di trent’anni, e proverò a raccontarvi  le mie […]

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Nicola Fano
In memoria di un amico perduto

Ricordo di Vincenzo

Addio a Vincenzo Cerami, non solo un grande scrittore, un grande sceneggiatore e un grande poeta, ma l'uomo che più di chiunque altro ha fatto sì che una generazione di "non letterati" scegliesse la letteratura per esprimersi

Povero Vincenzo! Se ne è andato uno degli italiani più tipici perché uno degli italiani migliori, con i suoi difetti e la sua geniale predisposizione al fare cultura. Già perché Vincenzo Cerami non è stato solo l’autore di romanzi come La Lepre o il Borghese piccolo piccolo, non è stato solo lo sceneggiatore di tutti […]

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Andrea Carraro
Esercizi critici da Conrad a La Porta

Scrittori a tu per tu

Tra i migliori critici letterari della sua generazione, Andrea Caterini ha il pregio di entrare in empatia con l’autore che di volta in volta prende in esame, sintonizzandosi con l'opera in tutti i suoi momenti. Come dimostra ancora nel suo nuovo libro “Patna”

Qualcuno potrebbe subito obiettare che parlando di Patna, ultimo libro di Andrea Caterini (Gaffi), chi scrive si trovi in un pericoloso conflitto di interessi, poiché uno dei capitoli del libro riguarda proprio lui. Beh, è così e allora cercheremo di evitare di includere quel saggio nella nostra riflessione. Crediamo che Andrea Caterini sia uno dei […]

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Sandra Petrignani
Camera con vista

La web-Justine

«L’amore che supera i confini non è mai perversione, è solo un punto di vista più suggestivo»: è la tesi di un libro molto particolare: "Justine 2.0" di Elena Bibolotti. Racconta un'educazione sentimentale ai tempi della Rete

Quando una giovane che conosci e che hai cercato inutilmente di far pubblicare presso amici editori, riesce finalmente nell’impresa con le sue sole forze, si prova un entusiasmo tutto particolare. Quasi come quando un figlio arriva alla laurea. Così adesso mi rigiro fra le mani soddisfatta questo Justine 2.0, sottotitolo: Il cuore è soltanto un […]

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Loretto Rafanelli
Poesia: la nuova raccolta di Gemma Bracco

L’incipit e il lampo

“Vivere alla giornata” è una confessione sui diversi momenti dell'esistenza, dove trovano dimora i timori, il senso di pace, le malinconie e le speranze. Un poetare fortemente introspettivo ma aperto al mondo, osservato con sguardo leggero. Versi che convincono e che si distinguono per la maestria degli attacchi

Chi scrive in poesia, sa quanto sia complicata la stesura del primo verso, l’attacco iniziale che tante volte ottenebra il poeta e che non sempre riesce, ma quando invece felicemente sboccia, allora può diventare memorabile. Ricordiamo ad esempio quello di Mario Luzi nella sua bellissima poesia Presso il Bisenzio: «La nebbia ghiacciata affumica la gora […]

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Pier Mario Fasanotti
Scrittura & Suspense

Inediti d’autore

Un'opera praticamente sconosciuta di Alexandre Dumas dove si narra di lupi e di diavoli. E il romanzo postumo di Antonio Manganelli, capo della Polizia recentemente scomparso, che si rivela abile giallista. Arte nella quale eccelle Carlo Lucarelli, specialmente nella sua nuova storia. Poi c'è il libro-non libro di Eugenio Baroncelli: imperdibile

Nessun “incrocio di spade”, nessun grido tipo “tutti per uno, uno per tutti”. Insomma manca completamente il clima del romanzo “cappa e spada”. Eppure l’autore è Alexandre Dumas che stavolta si occupa del patto stregonesco – fu uno dei primi ad affrontare lo spinoso argomento – tra uomo e Satana, sotto forma del lupo nero. […]

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Nicola Fano e Flavia Gasperetti
A proposito del "Costo della vita"/2

Lavorare stanca (talvolta uccide)

Riflessione a due voci sul reportage letterario, sulla scrittura di denuncia e sulla deriva liberista della sinistra italiana a partire da un libro di Angelo Ferracuti dedicato alla tragedia della Mecnavi, ventisei anni fa, a Ravenna

F.G. Devo premettere che quando ho cominciato a leggere Il Costo della Vita (di Angelo Ferracuti, Einaudi 2013, pp. 224, € 19,00) ho avuto delle iniziali difficoltà rispetto alla sua struttura. Si tratta di un reportage narrativo, nel quale si ripercorre la storia dell’incidente avvenuto nel Marzo 1987 nel cantiere Mecnavi del porto di Ravenna, […]

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Leone Piccioni
Némirovsky racconta Cechov

Morire bevendo champagne

L'autore del “Giardino dei ciliegi” si spense in una calda notte di luglio con una coppa in mano... Ce lo descrive la scrittrice ucraina nella biografia dedicata al grande scrittore: un'analisi della letteratura russa dove si riflette anche su Tolstoj

Irène Némirovsky ha scritto una vita di Anton Cechov uscita in Italia qualche mese fa presso l’editore Castelvecchi nella traduzione di Monica Capitani (La vita di Cechov, 192 pagine, 17,50 euro). Cechov era nato ai primi di gennaio del 1860 a Taganrog, città portuale costruita sul Mar d’Azov: polverosa d’estate, fangosa d’inverno. Fu una città […]

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Alberto Fraccacreta
In memoria di Zygmunt Bauman

Bauman, desideri liquidi

In tempi di social, “essere sentimentalmente connessi” è meno costoso che “essere sentimentalmente impegnati”. Una maniera tutta moderna per camuffare la paura ancestrale del legame stabile e un atavico egoismo. Lo spiegava bene il grande sociologo polacco appena scomparso

Con tutto il rispetto, la metafora di Zygmunt Bauman (l’illustre sociologo appena scomparso) sull’Amore liquido è una versione edulcorata del reale stato dei sentimenti moderni. Sarebbe più corretto dire Amore gassoso. Gabriel García Márquez, invece, da buon romanziere distratto, ha semplicemente invertito i termini in questione: al posto de L’amore ai tempi del colera, sarebbe […]

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Andrea Carraro
Non basta la parola/6

L’arte di stroncare

Ci sono libri brutti che inquinano l’ambiente e libri brutti che si presume lascino l’ambiente com’era prima della loro diffusione: i primi vanno stroncati senza pietà, i secondi si possono ignorare

Ancora qualche considerazione sulla stroncatura, sull’atto dello stroncare. La scorsa settimana vi ho brevemente illustrato come si comportano i critici italiani, le loto motivazioni a stroncare oppure a ignorare un brutto libro. Ora vi dico come mi sono comportato io, che critico non sono, ma solo lettore. Chi scrive non essendo critico può forse permettersi […]

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