17
novembre
2024

letture

Andrea Carraro
Dialoghetto sull'amicizia

La poetessa rumena

«Ciao! Anche io scrivo poesie. Non sono in Italia, vivo a Bucarest. Mi piacerebbe incontrarti. Se mi aiuti a venire in Italia...»

“Ciao e grazie dell’amicizia” “Ciao, grazie a te.” “Come stai?” “Bene”. “Questo non è il mio profilo” “Ah” “Io mi chiamo Pincopallina.” “Piacere Pincopallina.” “Non sono italiana.” “E come mai hai due profili?” “Chissà…” “Beh, se non lo sai tu…” “Forse per fare conoscenze… Tutte per me…” “E non ne basta uno?” “Vedo che non […]

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Cesare Milanese
Un libro di Pippo Di Marca

Teatro alla Duchamp

Da storico e critico della cultura, oltre che da protagonista del meta-teatro, Di Marca racconta un'avventura lunga cinquant'anni, quella dell'avanguardia. Con le vicende, le piccole odissee, gli incroci di tutti i personaggi, maggiori e minori. A cominciare da lui...

Sotto la tenda dell’avanguardia significa che l’avanguardia ha cessato di procedere in avanzata e che, pertanto, si è accampata? L’avanguardia al bivacco? Non proprio, ma certamente è diventata in qualche modo stanziale, forse perché sta pensando se stessa come “istituzione” da permanenza, pur mantenendosi in contesto da contestazione continua. Magari ancora sullo slogan: ce n’est […]

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Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Cibi & Libri

Verga si considerava un esperto dello stufato, D'Annunzio si nutriva come un naturalista, in “Gita al faro” primeggia il “boeuf en daube”... È quanto si apprende dal volume di Maria Grazia Accorsi su letteratura e cucina. Poi c'è il racconto di un grossolano errore di Lombroso e le poesie di Osip Mandel’stam

Ossa criminali – Polemiche tra savoiardi e filo-borbonici. Ancora per un cranio studiato da Cesare Lombroso, fautore della vanesia teoria dell’antropologia criminale. L’oggetto in questione è il cranio di tale Giuseppe Vilella, brigante meridionale che i suoi conterranei reclamano volendolo erigere a simbolo della resistenza contro le truppe piemontesi. Un martire, insomma. Di recente si […]

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Paolo Petroni
Un libro sui segreti della Capitale

Viaggio a Roma

Giuliano Capecelatro ha scritto un ritratto di Roma molto particolare: ha cercato nei luoghi della città le memorie dei grandi visitatori, da Stendhal ai Beatles

L’estate fa caldo per passeggiare per Roma, eppure è proprio quando la città è più deserta che acquista maggior fascino e spesso un’aria metafisica. In tal caso può risultare utile il consiglio di Stendhal ai turisti di fermarsi a riposare, tra una camminata  e l’altra, al fresco delle belle chiese. E Stendhal, autore di quelle […]

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Loretto Rafanelli
Poesia: ancora su “Il sangue amaro”

Il fiume e la fonte

Nei libri di Valerio Magrelli si ricava sempre l’idea di un percorso originale, unico, frutto di dubbi, sorprese, sconcertanti scenari, sguardi beffardi. Ma anche una grande condivisione per la fragilità umana, tanto più acuta nel poeta...

Valerio Magrelli, dopo otto anni, pubblica un nuovo libro di poesia, e lo fa partendo da un titolo che già in qualche modo indirizza il lettore: Il sangue amaro (Einaudi, 150 pagine, 13 euro). Un titolo che porta a chiedersi da dove giunga per il poeta questo stato inoltrato nel disagio, se è vero, come […]

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Andrea Carraro
Dialoghetto sul lavoro editoriale

L’editing robusto

«Guardi, il suo romanzo non c'è... serve un po' di editing, va riscritto, asciugato, reso meno banale...»: quando l'editore vuole salvare l'autore

“Dunque secondo lei il libro può andare…” “Dicevo che ci si può lavorare…” “Ah, come sono contenta… E il titolo, il titolo, «Vivere e morire a Kabul» le sembra buono?” “Il titolo è l’ultimo dei problemi… Il testo ha bisogno di un editing, come le accennavo… un editing robusto che migliori la lingua, elimini alcuni […]

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Paolo Bonari
Riflessioni su un grande autore

Il Calvino in fuga

«Quando cominciai a scrivere storie in cui non entravo io, tutto prese a funzionare»: l'evoluzione del "Sentiero dei nidi di ragno" segna la svolta dello scrittore

Quella che è passata di mano in mano e che è stata letta, di solito negli anni che più contano, quelli in cui il nostro immaginario letterario è ancora vergine, è l’edizione del giugno di cinquant’anni fa, e pochi lo sanno, convinti di avere a che fare con il vero primo libro di Italo Calvino, […]

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Giuseppe Grattacaso
La raccolta pubblicata da Ponte alle Grazie

Archeologia in versi

La poesia di Mussapi, anche quando si sviluppa a partire da un dato legato all'esperienza, trasforma presto l'evento in una conoscenza che trascende la sfera individuale

Gli esordi di Roberto Mussapi risalgono alla metà degli anni Settanta con la partecipazione alla rivista Niebo e, successivamente, con la pubblicazione nel 1979 delle poesie de I dodici mesi nei Quaderni della Fenice di Guanda, poi confluite in La gravità del cielo del 1984. A distanza di trent’anni da quel primo libro di versi, […]

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Paolo Bonari
Un grande narratore da recuperare

Stile Scerbanenco

Quarant'anni dopo, può essere utile rileggere uno qualunque dei suoi romanzi (per esempio «Né sempre né mai», del 1974) per scoprire che inventare uccide

Imbattersi in un romanzo di Giorgio Scerbanenco è una sciagura, perché conferma il carattere casuale e, per di più, dissipatorio dell’esistenza: al posto di quel suo libriccino, avremmo potuto impugnarne un altro, molti altri, tutti suoi – decine o un centinaio? – e qualcosa sarebbe cambiato, chissà, o ci saremmo evitati tanti guai, letterari o […]

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Angela Scarparo
Libri dimenticati

Dopo la dolce vita

Ne «I sensi truccati» Paola Chiesa, usando una lingua modernissima, aveva già messo a fuoco il dolore e l'horror vacui che avrebbero trionfato dopo la sbornia del boom

È l’italiano di Moravia, quello di cui parla Contini – «una grigia e neutra koinè di capitale, una lingua di ‘grado zero’(…)» – la lingua che Paola Chiesa adopera nel suo I sensi truccati (Sugar 1962).Il libro, bellissimo, a mio parere, uscito nel 1962, prende a prestito per raccontare una storia breve e drammatica, uno di quegli […]

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