23
dicembre
2024

letture

Leone Piccioni
Un nuovo libro “d’autore” di Succedeoggi

L’inesauribile segreto

“Ungaretti e il Porto Sepolto”: Leone Piccioni ci regala un suo saggio inedito sulla genesi della celebre raccolta poetica a 100 anni dalla prima edizione. Ne anticipiamo alcuni brani sugli anni di Alessandria d’Egitto, decisivi nella formazione di Ungà

Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d’Egitto l’8 febbraio del 1888. Nasceva alla periferia di Alessandria, ai margini del deserto, con la tenda dei beduini a quattro passi da casa, in una comunità che viveva di lavoro. (…) C’è anche l’esperienza del deserto, a due passi da casa sua, che colpisce Ungaretti. Potremmo avanzare un esempio: […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

De Angelis: l’assoluto al binario 22

Un incontro che è un agguato, abbraccio e lacerazione, un paradosso straziante. Roberto Mussapi commenta uno dei maggiori poeti contemporanei: versi tratti dal suo libro più recente dove si realizza la forza cieca e veggente della poesia

Massimamente rappresentativa del titolo del libro, Incontri e agguati, il più recente, di Milo De Angelis, uno dei nostri maggiori poeti contemporanei. È un incontro, quello che avviene, di notte, Stazione Centrale, fioca insegna luminosa Polfer, binario 22 (quello più buio, verso il muro, dove vivono i clochard). Una voce lo chiama, lo riconosce: il […]

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Giuseppe Giglio
A proposito de “La prova del bianco”

Un diario in versi

Tra aforisma, epigramma e micro-racconto Anna Vasta punta la sua nitida lente di ingrandimento sulla vita, sul mondo, sull’uomo: «Scriviamo non per annullare la distanza che ci separa dagli altri, ma per prenderne coscienza»

Di Anna Vasta, di questa graffiante e dilemmatica narratrice in versi (capace di far sentire tutto anche in un frammento, nessun frammento rimanendo isolato) sempre a colloquio con i poeti ed il quotidiano, della sua poesia lontana dalle sirene novecentesche della complicazione e dell’ermetismo e vicina agli uomini ed alle cose, mi è già capitato […]

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Nicola Bottiglieri
A proposito di "Indaffarati"

Dalla parte dei figli

Filippo La Porta cerca di tracciare la frontiera fra i comportamenti inutili e nevrotici con quelli validi e pieni di senso che caratterizzano una generazione perennemente "connessa"

Michel de Montaigne a 36 anni nel 1570 si ritirò nelle sue terre dedicandosi agli studi ed alla meditazione. In questo “buen retiro” nacquero i famosi Saggi, una summa di riflessioni sulla cultura, sulla vita e sul mondo. Io credo che Filippo La Porta abbia fatto, parecchi secoli dopo, qualche cosa del genere, avendo oramai […]

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Pier Mario Fasanotti
A proposito di “Malaparte. Morte come me”

Bonaparte o Malaparte?

Rita Monaldi e Francesco Sorti raccontano il mito furbo di Curzio Malaparte nel paradiso caprese, tra cicisbei, intellettuali e giovani donne ridenti: un romanzo molto italiano

Di nuovo in scena, come avrebbe voluto lui, dandy, narciso, sciupafemmine, arguto giornalista, scrittore originalissimo. Attraversò, con eccezionale disinvoltura, il fascismo e con lo stesso passo spiazzante all’inizio degli anni Cinquanta s’innamorò della Cina di Mao, flirtò con il Pci e con la Chiesa nello stesso tempo. Parliamo di Curzio Malaparte, autore tra l’altro di […]

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Alberto Fraccacreta
Ancora su “La piuma del Simorgh”

Ritorno al principio

Generazione e novità, perpetuazione e metamorfosi. Xanadu, Marco Polo, Bisanzio e il silenzio di Maria. Nella nuova raccolta di Roberto Mussapi, l'immacolata concezione del genere umano trova compimento. E domani a Milano un evento tra i quadri e le installazioni luminose di Marco Nereo Rotelli

La piuma del Simorgh (Mondadori, 101 pagine, 18 euro) è la nuova silloge di Roberto Mussapi. «Simorgh – è scritto nelle note dell’autore – era, secondo la mitologia persiana, l’uccello che viveva sull’albero dei semi, da cui erano generate le sementi di tutte le piante selvatiche, posizionato accanto all’albero dell’immortalità». Il Simorgh è, dunque, un […]

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Vincenzo Nuzzo
Tra società e filosofia

La scienza di pensare

Invece che di «intelletto» si parla ormai solo di «conoscenza»: la riflessione in sé ha perso valore in favore della funzionalità. Non sarà il caso di tornare alla Dottrina medioevale dell'intelletto?

Ciò che oggi ancora c’è da imparare dalla dottrina medievale dell’Intelletto (DMI) è sostanzialmente che l’intera concezione moderna del conoscere (filosofica e scientifica) si basa sull’assunto (erroneo dal punto di vista metafisico) secondo il quale la pura e mera funzionalità costituisca non solo una realtà ma anche una realtà pienamente auto-giustificata. Con la conseguenza poi […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

Passione secondo Eschilo

Quella di Prometeo, dio punito da un dio superiore per aver regalato agli umani il fuoco, è la più grande rappresentazione della compassione che l’Occidente abbia conosciuto prima della nascita di Cristo

Chi parla è un dio. Protagonista di una delle più grandi opere del teatro greco. La tragedia si intitola Prometeo incatenato, fa parte di una trilogia come era rituale e necessario per quel genere poetico. La scena ha luogo tra cielo e mare, dove nulla di esclusivamente umano può giungere: «l’estrema plaga della terra, la […]

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Tina Pane
Un'iniziativa di Nutrimenti

Storie di Procida

Sei scrittori sono stati a Procida per raccoglierne le storie e poi trasferirle in un racconto: nuove schegge di vita dell'isola di Arturo sono diventate letteratura sotto la guida di Chiara Gamberale

Sei scrittori raccontano la vita di sei isolani. Per il secondo anno consecutivo l’esperimento è avvenuto a Procida, la più piccola e la più riservata delle tre isole del Golfo di Napoli, ad opera di un originale festival letterario, intitolato “Procida racconta. Sei autori in cerca di personaggio”. Il format prevede che sei scrittori italiani […]

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Erminia Pellecchia
Si parte domani, 18 giugno

Danza per la poesia

Pier Paolo Pasolini, Alfonso Gatto e Dino Campana; ma anche Shakespeare: quest'anno, Salerno letteratura è dedicata alla poesia. E ai libri di sempre

Un viandante, solo, nella notte. Cammina in uno spazio atemporale, sagoma sperduta tra cielo e terra, senza volto né identità. “Chi le taciturne porte/ guarda che la Notte /ha aperto sull’infinito?”: la silhouette tratteggiata da Stefania Chieffi e Valeriano Forte rimanda ad altre immagini mentali, riaffiorano i versi scritti da un vagabondo del secolo breve, […]

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