25
dicembre
2024

letture

Alberto Fraccacreta
L’elzeviro secco

Gli occhiali di Dylan

Riflessioni sul Nobel al “vate di Duluth” che ha creato uno stile inseparabile dalla sua persona (come i Ray-Ban sul suo naso). Senza mai cercare una sovrapposizione di generi piuttosto realizzando un’addizione di fattori estetici...

C’è da scommettere che, se Dylan ritirerà il Nobel, lo farà con i Ray-Ban sul naso. Il vate di Duluth, ormai l’uomo più premiato al mondo (non si vedrà mai più un autore che è contemporaneamente Premio Nobel, Pulitzer e Oscar), ha creato uno stile inseparabile dalla sua persona. Il fraseggio nervoso, e a tratti […]

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Pasquale Di Palmo
La voce del poeta: Milo De Angelis

L’abisso a fianco

«L’esperienza poetica è qualcosa che scende a picco nel cuore dell’uomo e s’inabissa nella sua necessità profonda e nella sua quotidiana salvezza». Questa è la cifra del poeta milanese, una certezza che trasmette da anni come insegnante nel carcere di Opera e che i suoi versi ci raccontano…

«Non andartene, abisso, dal mio fianco» è un verso che potrebbe benissimo rappresentare l’excursus poetico di Milo De Angelis, considerato uno dei più importanti – se non il più importante – poeta italiano contemporaneo. De Angelis ha pubblicato le raccolte Somiglianze (1976), Millimetri (1983), Terra del viso (1985), Distante un padre (1989), Biografia sommaria (1999), […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

Mito America

Ancora una volta il paese di Whitman, Hemingway, Fitzgerald e tanti altri giganti genera una costola di cultura. Ora è il turno di Patrizia Villani che nei suoi versi ritorna, più consapevolmente, allo spirito di fondazione di quella terra

Luccichio di cristallo, aria asciutta, il rosso intenso della sera che si fa notte, il gioco dei rumori e dei suoni rilanciati: il cosmo dell’America nei suoi momenti paesaggistici, in questa poesia che presenta una natura assoluta, asciutta, deserto e canyon: un volto dell’America, quasi il contenitore di uomini e anime accorrenti, un paese minerale […]

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Nando Vitali
A proposito di “Orfanzia”

Pinocchio all’inferno

Athos Zontini racconta una storia di infanzia negata, di conflitto insanabile tra la libertà di un bambino e le regole del mondo dei grandi. Ma, dietro la favola, c'è un apologo sulla fantasia negata

La cronaca, principalmente televisiva, di tutti i giorni, propone spesso casi di sparizione di bambini. Un fenomento purtroppo che tocca corde talmente sensibili sul punto di spezzarsi. Nel suo romanzo di esordio (Orfanzia, Bompiani editore, pp. 222, Euro 17,00), Athos Zontini, affronta questo tema da un punto di vista specialissimo, dove chi desidera scomparire per […]

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Pierluigi Pietricola
Dopo l'elezione di Trump

Politici senza parole

Non si argomenta più, le frasi sono ridotte al minimo, si procede per slogan che attecchiscano nell’immediato colpendo e discreditando l’avversario: un saggio di Mark Thompson spiega il nuovo populismo. Non solo negli Usa

Si vive in un‘epoca fortemente dominata dall’immagine. Non solo la TV ne veicola quantità inverosimili, ma perfino le ultime frontiere della tecnologia digitale privilegiano l’aspetto visivo piuttosto che quello scritto o orale. Per di più, questo modo di comunicare di forte, quasi violento, impatto sulle persone, costringe ad una ricezione delle informazioni o estremamente dinamica […]

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Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Donna coraggio

La bella biografia di Charlotte Brontë, femminista vittoriana, l’indagine su Re Davide, il romanzo di Floris e quello di Balzano. E aspettando il vicequestore Rocco Schiavone in tv non perdetevi l’ultima avventura (al passato) raccontanta da Antonio Manzini

Il duello – Ai posti alti della classifica dei libri più venduti continua la gara tra due autori della Sellerio. E dal prossimo novembre il duello sarà anche televisivo. Gli sfidanti sono Andrea Camilleri (ho già segnalato il suo recente poliziesco con il commissario Montalbano) e Antonio Manzini, giallista romano il cui ultimo libro, 7-7-2007 […]

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Valeria Campana
A proposito de "I miei piccoli dispiaceri”

Cronache dal dolore

Miriam Toews, raccontando la storia di due sorelle entra nei segreti delle passioni e degli affetti. Per mostrare che non sempre la norma è quella che vince nella vita

I miei piccoli dispiaceri (Marcos Y Marcos, 263 pagine, 18 Euro) è una biografia coraggiosa e dolcissima di Miriam Toews, scrittrice canadese che con questo libro ha vinto in Italia il Premio Sinbad degli editori indipendenti. Il New York Times lo definisce «un romanzo irresistibile», potentissimo e complicato. Per il lettore, I miei piccoli dispiaceri è […]

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Leone Piccioni
“Vita da cani e da preti” del ‘95

Don Fuschini ritrovato

Una “penna cicalona” quella del sacerdote romagnolo le cui opere suscitarono una certa attenzione al tempo della loro pubblicazione. Ora allegra ora impegnata in temi ardui come quello della morte, si offre ancora oggi piacevolmente alla lettura. O rilettura

Cito da un libro: «La padrona chiama l’anima del marito: “Tu dove sei?”. “Sono qua in eterno”. “Stai bene?”. “Ma certamente meglio che con te”. “Sei dunque in Paradiso?”. “No, sono all’inferno”». Il libro è quello di Don Francesco Fuschini, Vita da cani e da preti, nel quale insieme al parroco protagonista recita una gran […]

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Pasquale Di Palmo
La voce del poeta: Roberto Deidier

L’inquietudine addomesticata

Un dettato pacato quello del poeta romano (che spazia tra traduzioni, saggi e curatele), misurato ma non premeditato, che si riallaccia alla lingua e alle forme del passato e le utilizza per mettere ordine in un presente carico di tensione

La figura di Roberto Deidier è quella di un autore quanto mai versatile che spazia indifferentemente da una disciplina all’altra (traduzioni, saggi, curatele), ma sempre con un occhio di riguardo per la poesia. L’autore romano ha pubblicato le sillogi Il passo del giorno (1995), Libro naturale (1999), poi confluite in Una stagione continua (2002), e […]

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Domenico Calcaterra
Una conferenza del 1982

Caproni singolare plurale

La Italo Svevo ripubblica un lontano "discorso sulla poesia" di Giorgio Caproni dal quale risalta la sua ambizione di scoprire verità personali che aspirano a diventare condivise

Non mi stupirei se Edgardo Franzosini, maestro nel raccontare storie vere di personaggi poco noti, dopo le vicende del cardinal Ripamonti, dell’attore Bela Lugosi o dello scultore Rembrandt Bugatti, decidesse di dedicare il suo prossimo romanzo alla biografia di Pietro Tordi, uomo di teatro (anche nella vita). E magari scegliendo questo strampalato titolo: L’uomo che […]

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