A proposito di “Negli occhi di chi guarda”
Anche il nuovo romanzo di Marco Malvaldi è popolato di un'umanità variopinta e intrigante: una vera fotografia del mondo. Intrighi, misteri e "giallo" compresi
Tra i tanti romanzi “gialli”, pseudo gialli, belli, meno belli o assolutamente illeggibili – i cui protagonisti sono quasi sempre commissari fascinosi, con un ampio ventaglio di pregi, difetti e manie – che hanno invaso in maniera massiccia il mercato letterario di quest’ultimo millennio, una voce si leva fuori dal coro polifonico di scrittori del […]
continua »
A proposito di "Promemoria"
Andrea Bajani gioca con i versi appuntati sulla "lavagnetta" delle incombenze quotidiane: una combinazione poetica tra le azioni di tutti i giorni e la loro immagine capovolta
Che cosa si scrive sulla lavagnetta, solitamente posta in un angolo un po’ nascosto della cucina, usata come promemoria? Naturalmente “le cose da non dimenticare”, i piccoli gesti quotidiani, come andare in lavanderia a ritirare un capo o recarsi a scuola per un colloquio con il professore di un figlio: gli atti di tutti i […]
continua »
La voce del poeta: Franca Grisoni
Il dentro e il fuori, salute e malattia, giovinezza e vecchiaia, oblio e memoria, l’io e l’altro. È popolata di voci l’ultima raccolta dell’autrice di Sirmione, impegnata nel “dire” l’Alzheimer e sedotta dalla Bibbia. Uomini e donne che si raccontano in versi, nel dialetto della sua terra che è essenziale ma si completa nella poesia
Franca Grisoni ha pubblicato varie raccolte poetiche scritte nel dialetto di Sirmione. L’ultima, uscita per le Edizioni L’Obliquo nel 2013, si intitola L’ös / L’uscio (128 pagine, 13 euro) e presenta una nota introduttiva di Marco Trabucchi in cui si legge: «Anche nelle descrizioni più dure, quelle che apparentemente sfigurano la dignità della persona, la […]
continua »
Every beat of my heart
Ascendere implica il superamento del valico, dell’ostacolo. Per Tagore, tra i massimi del Novecento, è invece un’esperienza essenzialmente beatificante, perché è dall’alto che lo spirito scende su di noi e ci pervade. Così il divino si palesa e accende interrogativi…
Dopo Ransmayr, ancora la montagna, come entità sacra. Nei versi di uno dei maggiori poeti del Novecento, l’indiano Tagore, Premio Nobel per la letteratura. Il mare crea, più ancora che un genere, un archetipo della letteratura. L’impresa dell’uomo in mare è originaria, assoluta: la terra emersa dalle acque, la vita che dall’acqua prende forma, prima […]
continua »
Un riflessione tra Poesia e Pensiero
«Essere-al-mondo» e «essere-nel-mondo»: entro questi due termini si agita il pensiero lirico e filosofico di Leopardi. Che non poteva chiudere altro che a Napoli il cerchio della sua aspirazione al "sublime"
Cosa mai ci faceva Leopardi a Napoli, e proprio a Napoli? Non vi può essere luogo che più radicalmente di Napoli diverga dalla «sostanza» intellettuale e spirituale di un Leopardi. E questo è poi quanto sostenne anche Croce stesso (nel suo famosissimo Un paradiso abitato da diavoli), affermando che il pessimismo leopardiano non poteva avere […]
continua »
A proposito di "La Raf e la Stasi"
Una raccolta di documenti della ex DDR sugli Anni di piombo testimonia l'ostilità della Stasi nei confronti del terrorismo occidentale e della “organizzazione neofascista Brigate Rosse”
Due scene del crimine e due Paesi accomunati da un passato che non passa. È il 1977, anno segnato in Germania Ovest dal sequestro a opera del commando «Siegfried Hausner» della RAF (Rote Armee Fraktion), il più noto gruppo terroristico tedesco occidentale di estrema sinistra, del presidente della Confindustria tedesca, il cristiano-democratico della Cdu ed […]
continua »
Every beat of my heart
Christoph Ransmayr, il massimo scrittore di lingua tedesca di oggi, conducendo al massimo il mistero e la metafisica della montagna dà inizio a una narrazione finora inesistente. E, in tempi bui come i nostri, la sua è una scalata che ci fa sperare
L’avventura della montagna è individuale e in quanto tale non può generare un’epica, quale quella navale che dalla Tempesta di Shakespeare porta a Melville, Stevenson, Conrad, o come quella che genera la città, la grande Roma di Catullo e Properzio, la Londra degli elisabettiani, la Parigi di Hugo, Baudelaire, Dumas. L’alpinista va da solo e […]
continua »
Periscopio (globale)
La scrittrice ungherese, che lavorava sulla memoria per legare passato e futuro, è ancora tutta da rileggere per capire quale sia stato il potere della rivalità e dell’odio nel Novecento
Non capita a tutti di ottenere un premio importante e di vederselo revocare il giorno stesso dalle autorità, prima ancora di aver potuto ritirarlo. Proprio questo è successo alla più importante e nota scrittrice ungherese del Novecento, Magda Szabó, con il premio Baumgarten assegnatole nel 1949, quando l’Ungheria sembrava voler tornare a una sorta d’incerta […]
continua »
A proposito del "Moto delle cose"
Nella sua nuova raccolta poetica, Giancarlo Pontiggia quasi dialoga con se stesso alla ricerca di un introvabile senso delle cose. Che poi è il senso della vita stessa
Procedendo nella sua maniera pacata e estremamente controllata, disegnando in maniera netta e senza sbavature ogni singolo verso, come ci ha abituati nelle precedenti raccolte, Giancarlo Pontiggia in Il moto delle cose, pubblicato nella collana mondadoriana dello Specchio, si muove nell’ostinata, a tratti commossa, ricerca di un senso che possa spiegare l’esistenza e il suo […]
continua »
I pensieri deboli
La Filosofia si è chiusa in una Torre d’Avorio dalla quale guarda altezzosamente il mondo dopo aver negato la propria possibilità di capirlo. Basta leggere Merleau-Ponty per capire per quale strada si sia arrivati a questo punto
Come da sempre accade, la Filosofia sconcerta l’uomo comune. E, inoltre, tanto l’intellettuale pratico quanto anche lo stesso letterato. Questo è però ancora più valido oggi. La disciplina infatti si è rifugiata ormai in un gergo che, per chi non è avvezzo ad esso, è non solo impartecipabile ma anche spesso francamente insopportabile. E ciò […]
continua »