A proposito di “4 3 2 1”
Il nuovo, interminabile romanzo di Paul Auster è quasi un teorema sulla Storia e sulla Memoria. E sull'impossibilità di rinchiuderle in una vita sola, quella del protagonista Archie Ferguson
Un romanzo ambizioso, impegnativo ma affascinante per chi ama non solo storie che coinvolgano, ma anche come sono raccontate, la scrittura e la costruzione, questo nuovo di Paul Auster, 4 3 2 1 (Einaudi, pp. 940, 25,00 euro. Traduzione di Cristiana Mennella). Oltre 900 pagine che vedono alternarsi, come indica il titolo, quattro diverse vite […]
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Su "Dieci anni, un secolo"
Il Ventunesimo secolo ha già consumato tutte le sue contraddizioni: dalla crisi alla folle accelerazione del web, dalla morte della cultura critica a quella del welfare. Il numero speciale dell'Annuario del lavoro è dedicato proprio a "Dieci anni, un secolo"
Quanto vale oggi un anno, col tempo che corre sempre più in fretta e il mondo che gli va dietro, senza sapere perché tanta fretta? Abituato alla sua cadenza di pubblicazione annuale l’Annuario del lavoro, nel festeggiare i suoi dieci anni di attività, ha deciso di tirare le somme con uno sguardo all’indietro più lungo […]
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Periscopio (globale)
Ricordo di Aharon Appelfeld, un grande scrittore segnato dalla Storia che ha usato la memoria personale per costruire una letteratura più vicina alla metafisica che alla sociologia
Quanto vale la memoria per uno scrittore? E vale più la memoria o l’invenzione? Sono due domande che Aharon Appelfeld, recentemente scomparso a ottantacinque anni, si è posto per tutta la vita. Il suo, del resto, è stato un percorso singolare, che in qualche modo giustifica la persistenza della riflessione sui due quesiti iniziali, peraltro […]
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A proposito di "Mancanza"
I versi di Ilaria Palomba descrivono un panorama di macerie dove la solitudine campeggia sovrana e finisce col nutrirsi di se stessa e dell’inquietudine che reca con sé
Mai come oggi, in ambito letterario, i confini tra prosa e poesia sono sempre più labili e spesso assistiamo a scambi di strutture, ritmi ed immagini tra questi due macro generi; ciò non toglie che in un’epoca in cui il profitto e la volgarità soffocano sensibilità e senso estetico, nell’accezione più ampia e comprensiva del […]
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Su "L’eleganza muscolo-scheletrica”
Davide Marangi prende di petto l'esistenza cercando, con i suoi aforismi, di svelare, tramite paradosso e ironia, il midollo di vacuità e insensatezza della vita, nascosto dentro lo scheletro di apparente razionalismo
Innanzitutto un’avvertenza: se avete acquistato L’eleganza muscolo-scheletrica di Davide Marangi (Raffelli Editore, Rimini 2017, postfazione di Alberto Fraccacreta, pp. 127, euro 12) perché cercavate un rapido compendio di anatomia in vista dell’esame, avete preso un granchio. Non troverete al suo interno alcuna barbosa definizione da glossario. L’autore, nato a Nardò nel 1990, ha raccolto, infatti, […]
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Every beat of my heart
Nella voce del poeta pistoiese, filosofia occidentale e pensiero orientale si ricongiungono. Così il dolore di vivere si nutre della sete di amore. Un amore assoluto dove il bene prevale sul male
Roberto Carifi è uno dei poeti forti e inconfondibili della mia generazione. La sua cifra tragica, presente sin dalle origini, ha potenza poetica a volte raggelante, come da abisso bergmaniano. Ma nel corso del tempo la pur nobilissima radice tragica si irradia di altri nutrimenti, che portano i suoi versi a una stoica esemplarità. Forse […]
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Il romanzo di Frank Westerman
Le nuove frontiere del terrorismo raccontate da un mediatore esperto di sequestri. Dagli episodi legati ai rapporti tra Olanda e Molucche negli anni 70 a quelli della Cecenia, il problema è la ricerca di una forma di dialogo possibile. Che oggi sembra affidato ai proiettili
«Dopo l’11 settembre, l’omicidio di Theo van Gogh, e ancor più dopo i video on line sulle decapitazioni dell’Isis, mi chiedo se come società possiamo davvero disporre di una difesa verbale contro il terrore». Così osserva Frank Westerman nel suo recente romanzo I soldati delle parole (Iperborea, Milano, 2017) e subito dopo ci racconta la […]
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La voce del poeta: Tomaso Pieragnolo
Nell’opera inquieta dell’autore padovano, un dialogo aperto con sé stessi e con gli altri dal ritmo ipnotico e rituale. Nella certezza che l’eternità del tempo e la finitudine dell’uomo segnano il nostro passaggio nel mondo, dove fine e inizio coincidono
La poesia del padovano Tomaso Pieragnolo si caratterizza per un respiro lungo, di taglio poematico che nulla concede sul versante virtuosistico, innervandosi in una sorta di continua interrogazione intorno ai temi salienti dell’esistenza. Poesia inquieta, spesso oscura, risolta in esiti che costeggiano la cacofonia, con accensioni visionarie e surrealistiche che sembrano rigenerarsi dal loro stesso […]
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Every beat of my heart
Il nome del poeta salernitano non compare nel gotha dei poeti della sua generazione, come Luzi, Caproni, Bertolucci, Sereni. Eppure è uno dei massimi del Novecento. Nei suoi versi ermetismo magico, chiarezza cantata, dolore e incanto...
Nato nel 1909, Alfonso Gatto è più giovane dei Montale e Ungaretti, appartiene alla generazione dei Luzi e Caproni: questa minima considerazione anagrafica per domandarmi come nel gotha della grandissima poesia italiana di quelle generazioni, accanto a i nomi citati, a quelli di Caproni e Bertolucci, di Sereni, il nome di Alfonso Gatto non compaia. […]
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Un libro di Pasquale Di Palmo
L’autore descrive la sua città natale nelle sue più segrete stratificazioni, legate alle memorie di altri libri, di altri passi tra sottoporteghi e campielli, di altre suggestioni. Che rimandano alla sua poesia, a quella di Brodskij e di altri irregolari. Per lui, fondamentale, è l'esperienza della luce
Ognuno di noi ha serbato un ricordo, una fascinazione di Venezia, piccola e immensa città-palcoscenico, immergendola nelle torbide acque della curiosità o dell’attesa; situandovi nel lontanare o sfumare di quel ricordo la radice di una fatuità o malinconia che continua ad albergare in noi. Per un’ora o l’istante di un incontro, abbiamo tutti creduto di […]
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