15
novembre
2024

letture

Nicola Fano
A proposito di "Un tango per il Duce"

Il Mussolini redivivo

Marco Ferrari immagina che a Piazzale Loreto sia morto un sosia di Mussolini e che quello vero sia fuggito in Argentina. Dove ha continuato a vivere la sua farsa tragica ai danni degli uomini e della storia

Questa sera, domenica 26 agosto, alle 22, nell’ambito della manifestazione “Letture d’estate” nel giardini di Castel Sant’Angelo, a Roma, verrà presentato il romanzo Un tango per il duce (Voland) di Marco Ferrari. —– Quando sta per morire davvero, Mussolini (o il suo sosia?) capisce finalmente di essere triste, solitario y final (come avrebbe detto Osvaldo Soriano), […]

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Francesco Improta
A proposito de "Il gioco”

Il gioco del sesso

Il romanzo di Carlo D'Amicis (finalista allo Strega) è un monumentale lavoro sul primato del desiderio su tutti gli altri sentimenti in quelle vite dove l'immaginazione sembra un fantasma

Il gioco di Carlo D’Amicis, finalista al Premio Strega 2018, (Mondadori, 20 euro) è un romanzo corposo e non solo per il numero delle pagine, 526 per la precisione, ma anche per la quantità dei temi affrontati esplicitamente o soltanto accennati in maniera, però, non meno intrigante e suggestiva. Il titolo offre già una efficace […]

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Angela Salvatore
Un libro di Mario Aldo Toscano

Il prototipo Moliterno

Un viaggiatore inglese arriva in un paese dell'Alta Val d'Agri e lo rende protagonista della sua osservazione su luogo-identità-comunità. Il risultato è un’appassionata e non convenzionale interpretazione dello spirito segreto di molte preziose realtà di cui è disseminata l’Italia. Un patrimonio culturale da rilanciare

È un gioco narrativo molto originale e penetrante quello istituito tra autore, protagonista e contesto nell’ultimo libro di Mario Aldo Toscano, già direttore del Dipartimento di Scienze Sociali all’Università di Pisa e presidente del Comitato Scientifico del Circolo Culturale Silvio Spaventa Filippi. Il testo si intitola Calde lontananze. Brendon a Moliterno (Le lettere, 263 pagine, […]

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Adriano Napoli
Il romanzo di Marco Balzano

Le parole di Trina

Con “Resto qui”, incentrato su una memorabile figura femminile in un paese di confine al centro della Storia, l’autore ci ha consegnato una riflessione profonda e poetica sulla marginalità intesa come radice della condizione umana

Scandita in tre atti, come ogni dramma che si rispetti, la vicenda narrata da Marco Balzano in Resto qui (Einaudi, 192 pagine, 18 euro, secondo classificato al Premio Strega 2018) intreccia la storia di Trina, della sua famiglia e della piccola comunità del paese di Curon in Valvenosta, a pochi passi dal confine austriaco, alla […]

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Luca Zipoli
A proposito di “Nucleo non attinto”

Toccare il Nulla

Già autore di “Lo scorrere e il rifluire” e di altre liriche singole, apprezzate in competizioni letterarie nazionali e apparse in volumi collettanei, Nicola Curzi firma la sua seconda raccolta di poesie: “Nucleo non attinto”. Un po’ filosofo, un po’ poeta, esplora l’impossibilità di attingere al cuore della verità

Spessore concettuale e densità delle immagini sono i segni distintivi del suo timbro poetico: è Nicola Curzi. Classe 1993, marchigiano studioso di filosofia presso la Scuola Normale di Pisa, esordiva con la raccolta Lo scorrere e il rifluire (Sena Nova, 2010), dà alle stampe il suo secondo libro di poesia: Nucleo non attinto (Aletti Editore, […]

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Sabino Caronia
Ristampato “Autunno tedesco”

Storie di ordinaria disumanità

Colpisce l’attualità del resoconto di Stig Dagermann sulla Germania nell'immediato dopoguerra. Le atroci descrizioni delle condizioni di vita della gente accendono interrogativi sulla condotta dei vincitori non poi tanto dissimile da quella dei soldati tedeschi nei territori occupati

La ristampa di Autunno tedesco (Iperborea, 160 pagine, 16 euro) è oltremodo significativa. Al di là delle indiscusse qualità di Stig Dagermann che emergono vivissime da questo che doveva essere una sorta di resoconto della Germania nell’immediato dopoguerra, il libro è particolarmente attuale per le tematiche che affronta. Il giovanissimo scrittore, appena ventitreenne, si reca, […]

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Luca Zipoli
A proposito di “Coppie minime”

Deserto (per modo di dire)

Un viaggio singolare tra un amore difficile, deserti veri e figurati, giochi linguistici: è la voce di Giulia Martini. Classe 1993, pistoiese di origine, fiorentina per formazione universitaria, “Coppie minime” è la sua seconda raccolta di poesie

«La mia carta canta quello che tu/chiami deserto per modo di dire»: suonano come una dichiarazione di intenti i due versi che chiudono una delle poesie della raccolta Coppie minime (Internopoesia, 2018) firmata da Giulia Martini. Classe 1993, pistoiese di origine, fiorentina per formazione universitaria, aveva esordito con la raccolta Manuale d’Istruzioni (Il Filo, 2015). La giovane autrice […]

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Andrea Carraro
Improvvisi

Apologia di Praz

Raffaele Manica rende omaggio a Mario Praz, anglista, critico erudito e lettore dalle sterminate curiosità. Ne è nato un saggio che sembra riflettere (alla perfezione) sulla forma-saggio

Caro Raffaele Manica, sono già alcuni giorni che ho finito di leggere il tuo Praz (Italosvevo) – e ci sto rimuginando su – come mi capita da qualche tempo con le mie letture, – avendone apprezzato il contenuto ma anche la grafica elegante, con le sue pagine ruvide di carta pregiata da segare con il […]

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Valentina Di Cesare
A proposito di “Casamatta"

L’inferno di Fernandez

Ritorno a José Diaz Fernandez, lo scrittore dimenticato dalla Spagna antifranchista che nei suoi romanzi ricostruì l'orrore e l'inutilità delle guerre

Se la fortuna di un autore è quella di essere letto e riconosciuto nel suo valore, che tale approvazione arrivi tardi o presto è, probabilmente, solo un problema umano e non della letteratura. Fino a qualche tempo fa, il nome di José Diaz Fernandez era sprofondato nel dimenticatoio, prima di tutto nel suo paese, la […]

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Delia Morea
A proposito de "La cantina"

Raimondi e lo sconosciuto

Mauro Fabi, attraverso il suo commissario Raimondi, racconta un mondo di misteri e incertezze in cui l'unico obiettivo è quello di farsi inghiottire dalle tenebre

Roma, agosto 1976, un caldo infernale, la città spopolata sembra un fantasma che non trova requie. In questa atmosfera metafisica, sospesa dal resto del mondo, accade un fatto strano. Un uomo scende in cantina per cercare il canotto del figlio di sei anni e trascorrere una giornata al mare con la famiglia, ma non risale […]

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