15
novembre
2024

letture

Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Il senso di Eros

Per Rilke il capriccioso dio dell’amore dal “fiammante viso” che come “il soffio dell’estate alla primavera spegne i canti” non è solo fanciullesco ma «ascolta l’ombra e si fa cupo… ausculta la morte, sente la brevità della nostra vita». Versi tradotti da Giaime Pintor che restano scolpiti nella memoria

Nella traduzione di Giaime Pintor, autore di quel libretto magico, l’esile bianco einaudiano Poesie, uscito quando ero ragazzo, entrato nella mia memoria profonda, questa poesia dedicata a Eros, che il sommo Rilke coglie, come coglie ogni divinità pagana o cristiana (ma nei suoi versi la distinzione tende a dileguare, splende e illumina il divino nell’umano) […]

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Giuseppe Grattacaso
Rileggendo un testo che torna d'attualità

Quel Porto Sepolto narrato da Piccioni

La fascinazione, l'incanto, la storia della prima raccolta poetica di Ungaretti che ha cambiato la poesia in Italia. In un rapido e intenso saggio del grande critico letterario che sarebbe stato utile e necessario far leggere agli studenti maturandi

Nel centenario della pubblicazione de “Il Porto Sepolto”, Leone Piccioni scrisse un breve e intenso saggio che raccontava la genesi di quella prima raccolta poetica di Giuseppe Ungaretti, il suo Maestro. Quel saggio fu pubblicato con il titolo di “Ungaretti e il Porto Sepolto” da noi di Succedeoggi e torna a essere di grande attualità […]

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Flavio Fusi
Cronache infedeli

La favola di Tim

Adelaide Cattaneo e Lina Senserini raccontano "Il mondo di Tim", un'avventura destinata ai più giovani ma che si propone come una metafora perfetta della vita. Dove la fantasia e l'illusione hanno lo stesso peso della realtà

Non c’è cosa più seria – e spesso più crudele – delle favole per bambini. Troppo tempo fa ce lo insegnavano le nonne nelle veglie serali, e più tardi ce l’ha confermato lo spietato raziocinio del professor Bruno Bettelheim. Così anche Il viaggio di Tim, ultimo arrivato di una sterminata letteratura di genere, che è […]

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Alberto Fraccacreta
A proposito di "Esiste Ascoli Piceno?"

Ascoli non esiste

Adelphi ripubblica uno scherzo letterario (tra il metafisico e il filosofico) di Giorgio Manganelli. La vaghezza della città coincide con quella delle parole, della comunicazione, dell'intenzione stessa di entrare in relazione con l''esterno da sé

Secondo la leggenda – riportata, non priva di varianti, da Plinio, Strabone e Paolo Diacono – fu un picchio verde (picus) ad accompagnare lo sparuto drappello di Sabini, durante il ver sacrum, al sicuro riconoscimento del locus e alla fondazione della città. Ma, se le origini sono nebulose, risucchiate dal buco nero di uno stanziamento […]

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Roberto Verrastro
A proposito de “L'affaire Kiessling”

Kiessling, il diverso

Lo storico militare tedesco Heiner Möllers analizza la storia (piena di colpi di scena) di Günter Kiessling, vicecapo della Nato negli anni Ottanta, accusato di omosessualità. Una vicenda di discriminazioni e spionaggio

Un generale omosessuale? Nella Bundeswehr, le forze armate della Repubblica Federale Tedesca, oggi c’è anche un tenente colonnello transgender, Anastasia Biefang, ma nel 1983 di omosessualità si parlava solo nei pettegolezzi su Günter Kiessling, celibe all’età di 58 anni: nessuno immaginava un’altra spiegazione all’enigma di un uomo dalla posizione sociale invidiabile che, a differenza degli […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

La storia di Albinati

Anche “Cuori fanatici", il nuovo romanzo di Edoardo Albinati, come il precedente "La scuola cattolica", prende di petto la Storia. Stavolta, senza la mediazione dell'autobiografismo, lo scrittore affronta la Roma maliziosa degli anni Ottanta

Edoardo Albinati è uno scrittore al quale non difetta il coraggio. È un autore – e non ce sono in giro molti – che cerca attivamente la sfida con se stesso, pronto ad assumersi i rischi che essa comporta pur di spostare i limiti che ritiene di aver raggiunto. Ciò vale evidentemente per La scuola […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Un vento e paesaggi

Nei versi di Giuseppe Grattacaso (anche in quelli del suo nuovo “Il mondo che farà”) c'è, da un lato, la messa in scena del dramma del vuoto, dall'altro il tormento del mutamento tipico della grande poesia del Novecento. Da Eliot a Luzi

Nel 2013, recensendo su Avvenire La vita dei bicchieri e delle stelle di Giuseppe Grattacaso, che sostenevo libro felice, da leggere, scrivevo quanto fosse «difficile definire una poesia che pare di gusto e intonazione oraziana, ma contemporaneamente metafisica come i quadri di Morandi, dei quali però non condivide l’ossessività monotematica. Anzi, se comuni bicchieri animano […]

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Lidia Lombardi
Lo scaffale degli editori

Editori (per) piccoli crescono

Tau Editrice recupera Emma Perodi, Risfoglia chiama Ferdinando Albertazzi, Astoria riscopre Barbara Pym: i piccoli marchi alla conquista di piccoli lettori. Con libri di qualità e storie tra il giallo e il mistero

Piccoli editori crescono, ovvero realtà nate talvolta da una scommessa, incentivare fasce di scrittura poco valorizzate, e premiate da uno stuolo di lettori sempre più fedeli. Oppure, germogliate in un particolarissimo angolo di distribuzione e in seguito allargatesi ad altro target, trovando il successo. È avvenuto, tra le altre, alla Tau Editrice, nata vent’anni fa […]

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Pier Mario Fasanotti
A proposito de “I luoghi del pensiero”

La mela del sapere

Isaac Newton, Spinoza, Albert Einstein, Karl Marx, Thomas Mann: Paolo Pagani va "a passeggio" tra i luoghi e i fondamenti del sapere occidentale. Per calcolare quale reale, terribile distanza ormai ci separa da loro

Il dubbio è così forte che a volte diventa malinconica certezza: oggi siamo mediamente più ignoranti di ieri? L’Europa, che recentemente si è posta delle domande politiche, è da considerare ancora la naturale erede del grande pensiero scientifico-filosofico-letterario? Isaac Newton, e siamo a cavallo tra il 1600 e il 1700, sosteneva che «viviamo in un […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di “Haiku for a Season”

Il gioco di Zanzotto

Negli anni Ottanta Andrea Zanzotto, appena uscito da una terribile depressione, riprese a fidarsi delle parole grazie a degli haiku (un po' irregolari) scritti in inglese. Finalmente, lo Specchio li pubblica nella versione originale e nella traduzione che ne curò lo stesso poeta

Andrea Zanzotto scrisse una serie di brevi poesie in inglese tra la primavera e l’estate del 1984. Sono haiku, o come li definì lo stesso poeta, degli “pseudohaiku”, in quanto per la maggior parte non rispettano la tradizionale suddivisione in tre versi e per complessive diciassette sillabe. Zanzotto conservò questi testi senza renderli pubblici, solo […]

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