23
dicembre
2024

commenti

Nicola Bottiglieri
Dopo il no ai giochi del 2024

Elegia olimpica

È stato detto che ancora paghiamo i debiti delle Olimpiadi di Roma del 1960. A parte il fatto che i dati storici contraddicono questa affermazione, perché non si ricorda che quell'evento ha fatto da volano morale, culturale, politico ed economico alla rinascita della nostra etica?

I grandi sogni non restano impressi nella memoria se non vengono accompagnati da una canzone. Quando poi la canzone li anticipa, come una profezia illuminata, allora pure le pietre sono capaci di ricordare. È quella che successe con le Olimpiadi di Roma del 1960. La canzone che profetizzò l’evento fu Volare, cantata da Domenico Modugno […]

continua »
Alberto Fraccacreta
L'elzeviro secco

Il fiato del mondo

Magritte e il bosone di Higgs, Democrito e Pascal: lo scienziato Guido Tonelli, che è stato ospite del Festival della Mente di Sarzana, riflette sull'asimmetria del tutto: «Siamo un vuoto che si è montato la testa»

Dalì dipingeva orologi gocciolanti a simboleggiare il tempo “materico”, Magritte corpi di luce che riflettono ciò che è alle loro spalle. Aristotele considerava l’universo come tutto pieno (secondo Montale, invece, «il pieno è il vuoto»), a Pascal piaceva il juste milieu, il giusto mezzo, l’equilibrio simmetrico. Simone Weil riteneva che «due forze» regnassero nell’universo: «Luce […]

continua »
Paolo Bonari
Spirito critico e formazione del consenso

Bourdieu e gli Oasis

Come nascono le identità (culturali) condivise? Inseguendo le mode complesse (stile Bourdieu) e temendo il pop. Tranne poi scoprire che Kubrick, per esempio, preferiva John Huston alle avanguardie

Succede spesso che un artista osannato sorprenda o deluda il pubblico degli affezionati: coloro, cioè, che tendono ad affidarsi alle preferenze del proprio idolo, quando si tratti di orientarsi nella giungla dei consumi culturali. Càpita, allora, che il profeta indie del rock alternativo affermi di apprezzare qualche bella canzone degli Oasis e che, per un […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

La polmonite di Hillary

Fino a ora, la corsa alla Casa Bianca è stata brutale, faticosa, piena di offese da ambedue le parti. E soprattutto ha dimostrato che la politica non ha più presa sull’opinione pubblica

La polmonite di Hillary non semplifica le cose. Dopo che a Hillary Clinton è stata diagnosticata una polmonite, si è cominciato a dare spago a tutte le congetture possibili e immaginabili: sarà solo una polmonite o Hillary nasconde invece qualche malattia più grave, una malattia che sarà di impedimento al suo essere presidente degli Stati […]

continua »
Vincenzo Nuzzo
Dopo il "sabato del villaggio"

Vacanze di guerra

Spiagge, sole, città d'arte: l'Occidente cerca una tregua con se stesso e i propri fantasmi (terrorismo, migrazioni). Ma ormai non basta più solo una vacanza...

Cosa mai cerchiamo mai d’estate noi uomini moderni, migrando in massa dalle nostre case e dai nostri luoghi di residenza? Le risposte sono le più disparate: divertimento, riposo, cultura. Ma cosa c’è mai di vero in tali risposte? Assolutamente nulla! Questa credo che sia la verità. La sollecitazione in tal senso mi viene dall’esperienza personale […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Dopo l'elezione di Trump

Bruto e Trump

Mark Thompson, illustre politologo del New York Times, ha analizzato il linguaggio di Trump paragonando il suo populismo a quello con cui Marc'Antonio sconfisse Bruto. E ha scoperto che quelle banalità possono conquistare anche i liberal

In un libro che è di prossima uscita, Enough Said: What’s Gone Wrong with theLanguage of Politics, Mark Thompson, chief executive del New York Times, scrive che il livello del discorso politico nei paesi occidentali si è notevolmente abbassato. Anzi le sue parole sono ancora più dure, perché in un articolo del 28 agosto sul […]

continua »
Nicola Bottiglieri
Dopo il terremoto

Le parole della terra

La terra che trama contro la vita è un mistero che scandisce le paure e le speranze. Non basta la scienza a capire quale sia linguaggio attraverso il quale la natura comunica

Il terremoto, sia esso di grande o di piccola intensità, è il fenomeno naturale che più spaventa per la sua imprevedibilità, e forse proprio per questo si può vedere come una terribile metafora della vita. In un attimo, senza alcuna ragione  apparente, si sprigiona un vento sotterraneo così devastante da distruggere tutto, edifici, muri, strade, […]

continua »
Lidia Lombardi
Storia di una giornata particolare

Gita di ferragosto

Da Roma a Siena alle Alpi, oggi tutta l'Italia si riposa, mangia, qualcuno va in processione e prega. È il rito consueto, secolare, del ferragosto fatto di devozione e cocomeri

Un segno italianissimo del Ferragosto, la festa dell’ubriacatura estiva prima del ripiegamento autunnale (ahimé fatto di scadenze, tasse, imposte, spese per l’istruzione dei figli, città intasate di immondizia, buche e macchine)? Beh, il più paradigmatico di un Bel Paese tra sacro e profano, campanilistico eppur osannato dal turismo internazionale, furbo, rissoso e pacioccone è in […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Why Trump is unfit

Donald Trump, è vero, non si è sporcato le mani con certi ingranaggi della politica ma se le è sporcate altrove, e in maniera molto pesante. E soprattutto non esita a usare metodi autoritari e sbrigativi: per questo è inadatto a gestire la complessità del presente

Quella che per alcuni può sembrare una caricatura di cui Maurizio Crozza farebbe un’imitazione perfetta – così come fa di un suo clone, anche se in tono molto minore, Flavio Briatore, che ha copiato il suo show  (The Apprentice) dove ci si vanta di dire “you are fired”(sei fuori) – qui in America, purtroppo, è […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Il sogno di Hillary

È la prima candidata donna alla Casa Bianca: come ha detto Obama, ci sono cose che solo lei, una donna potrà fare. Per esempio, trasformare la paura in fiducia in se stessi. E, dunque, in ottimismo

Mi ero ripromessa di non scrivere sulle Convention che si sono tenute negli Stati Uniti rispettivamente la settimana scorsa quella repubblicana e questa quella democratica. E c’ero riuscita quasi, fino a quando alla Convention democratica non  è arrivata Michelle Obama. Un discorso di 15 minuti che ha commosso tutti al punto che un commentatore politico, […]

continua »