23
dicembre
2024

commenti

Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Bannon, il bullo

Ritratto di Steven Bannon, consigliere numero uno di Donald Trump. L'uomo che vuole ridare l'«America agli americani» nascondendosi il fatto che gli States sono e sono stati fatti da «non americani»

Nome: Steven Kevin Bannon; classe: 1953; stato civile: divorziato tre volte; titoli di studio: Bachelor of Arts all’università di Virginia Tech, Master of Arts all’università di Georgetown e un Master in Business Administration all’università di Harvard; professioni: ufficiale di marina, investment banker alla Goldman Sachs, executive producer nell’industria hollywoodiana dei film e dei media, executive […]

continua »
Danilo Maestosi
Il razzismo (non solo) del linguaggio

Contro la parola degrado

Degrado: ecco un termine ipocrita da mettere al bando: battezziamo in questo modo quella che dovremo riconoscere come povertà, così scacciamo il pensiero. Come è successo oggi tra le colonne del Bernini a San Pietro

Degrado. Ecco una parola – irritante e dannosa – che vorrei far finire in archivio. Cancellarla no. Nello stupidario nazionale un suo posto d’onore se l’è conquistato. Penso piuttosto a una sospensione a termine, come si fa a pallanuoto con i giocatori scorretti, spediti fuori vasca per una punizione a tempo. Accantonata in attesa di […]

continua »
Pier Mario Fasanotti
Un mese davanti alla tv

Malati di reclame

Mestruazioni, perdite urinarie, alitosi: le donne delle reclame sono piene di guai. Ma con un sorriso (e con il prodotto giusto) superano ogni problema. Ecco la vita fasulla degli spot

Qui non si scherza. Le donne italiane sono terrorizzate. In ordine sparso: dalle mestruazioni, dalle perdite urinarie, dall’alitosi, e da ben altro. Questo, almeno, secondo la pubblicità, sparata a raffica dalle tv; soprattutto quelle commerciali. Riflessione laterale: negli anni Cinquanta, in base a seri sondaggi, gli italiani consideravano “istruttivo” quel che vedevano e sentivano nel […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina da Chicago

L’altro Sud d’America

Il razzismo è un tema - purtroppo - sempre attuale negli Usa (come dimostra anche il successo del nuovo film di Kathryn Bigelow). Ma nessuno coglie il paradosso di un paese che ha un Sud politico e uno geografico

Da poche settimane è uscito in alcune sale Detroit, il nuovo film di Kathryn Bigelow che marca il cinquantesimo anniversario della rivolta che nell’estate del 1967 scosse violentemente la metropoli del Michigan, famosa per essere la capitale dell’automobile. Il film, lungo più di due ore, è molto difficile da guardare non solo per sua handheld […]

continua »
Giuseppe Grattacaso
Razzismo e comunicazione

Tweet & Moschetto

La vicenda di don Massimo Biancalani, prete “pro-immigrati” di Pistoia attaccato da leghisti e fascisti, rappresenta l'ennesimo corto circuito del nostro modo di comunicare. Il segno di come l'intolleranza sia diventata norma

La vicenda di don Massimo Biancalani, parroco in Pistoia, reo di aver portato in piscina un gruppo di immigrati che lo avevano aiutato in un lavoro a vantaggio di una Onlus, irrompe nel sonnolento agosto della sonnolenta cittadina toscana, nemmeno finora tanto risvegliata, sostengono in molti, dall’essere Capitale italiana della Cultura per l’anno in corso […]

continua »
Pierre Chiartano
Le ipocrisie della lotta allo jihadismo

Il seme dell’odio

Il conflitto tra wahhabiti e sciiti, il ruolo del Qatar, il razzismo economico dell'Occidente... troppi elementi del risiko islamico sfuggono ai commentatori europei. Perciò accoltellatori e “autisti della morte” continueranno a proliferare

Avremmo dovuto attaccare questo pezzo con… «dopo l’ennesima strage a Barcellona sulle storiche Ramblas, siamo qui a farci le stesse domande, ad ascoltare gli stessi commenti, ad assistere alle stesse liturgie…» ma lo abbiamo giá scritto tante volte, dopo Parigi, Bruxelles, Nizza e ancora e ancora. Leggo commenti di colleghi, stimati, competenti, gente che il […]

continua »
Raoul Precht
Periscopio (globale)

Traduttori traditori?

Decodificare e ri-codificare: fin dal Cinquecento l'atto di tradurre è stato attraversato da una contraddizione tra i termini traductio e translatio. Vediamo dove nasce questa "abitudine creativa"

Sembra che il primo a tracciare la famosa o famigerata equivalenza fra traduttori e traditori sia stato, nel 1549, Joachim du Bellay (nella foto sotto), poeta francese celebre da noi soprattutto per la sua rielaborazione del topos di Roma quale caput mundi ma anche città in rovina e ricettacolo di tutte le infamie. Nella sua […]

continua »
Pier Mario Fasanotti
Una “bugia” con le gambe corte

Editori senza fiuto

Secondo John Grisham «i romanzi rifiutati dagli editori sono brutti». E che dire, allora, di Beckett e Orwell? Di Le Carré e Agatha Christie. Per non parlare del libro "rifiutato" dello stesso scrittore americano...

È più che un sospetto: John Grisham, autore di milioni di libri venduti in tutto il mondo, è uno sciocco? Non mi permetterei mai di insultarlo in questo modo. O usare giudizi più pesanti. Il problema è un altro: ignora l’esperienza di molti narratori, compreso se stesso. Nell’inserto culturale di un quotidiano a forte tiratura […]

continua »
Giuseppe Grattacaso
A proposito di web e violenza verbale

Libertà senza filtri

Nell’era della democrazia 2.0, la massima gaberiana “libertà è partecipazione” viene interpretata come diritto alla rissa, all’espressione della propria rabbia individualista per un piatto di “like”. Così sull’altare dell’effimero successo di un’idea (qualunque essa sia) viene sacrificato il senso di comunità

Una brutale prepotenza verbale dilaga sul web. È sotto gli occhi di tutti coloro che hanno qualche dimestichezza con le discussioni sui social. È rivolta innanzitutto contro gli immigrati e contro gli avversari politici, ma non risparmia nessuno. Ne parla su Repubblica Paolo Di Paolo (venerdì 21 luglio, ndr), con la solita acuta lucidità e […]

continua »
Lina Senserini
La scomparsa del grande storico

Denis Mack Smith, l’angloitaliano

Da Garibaldi a Mazzini alla mafia, Denis Mack Smith ha raccontato con passione e rigore l'incompiutezza degli italiani, della loro storia e della loro identità. Litigando con gli storici accademici

Chi ne apprezzava la lucida analisi della nostra storia lo ha definito «l’inglese che ci ha spiegato l’Italia, perché non italiano». I detrattori che, invece, non ne amavano lo stile a volte mordace, lo chiamavano «il fustigatore dei costumi italiani». Sia come sia, Denis Mack Smith, appena scomparso all’età di 97 anni, resta uno dei […]

continua »