25
dicembre
2024

commenti

Beppe Navello
La febbre della pestilenza

Il virus di Robinson

Un virus ci sta mettendo in ginocchio: colpa della paura, della disorganizzazione, dell'autosuggestione? Forse si potrebbe tornare a un saggio di Giorgio Barberi Squarotti che mescolava il Decameron con Robinson

Domenica 23 febbraio, verso sera, mentre ero in campagna ad Acqui, nell’Alto Monferrato, a lavorare ad una vecchia casa che non finiremo mai di restaurare, ricevo una telefonata da mia figlia che non avevo più visto da quasi un mese, perché in tournée con Arsenico e vecchi merletti, produzione Gitiesse, regia di Geppy Gleijeses, una […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina dagli Usa

Chi vuole Sanders

Entra nel vivo la campagna per le primarie dei Democratici negli Usa. In attesa del Supermartedì del 3 marzo, l’unico che svetta tra (troppi) candidati (troppo) rissosi è Bernie Sanders, il più estremista. Perché?

Trump, prima della vera e propria campagna elettorale, si assicura, fin da ora, un cordone di protezione attraverso i suoi poco ortodossi metodi che ormai conosciamo, approfittando di una stampa distratta dai dibattiti e delle primarie democratiche. È importante far presente quello che intorno all’evento principale del giorno si sta muovendo, proprio per capire come […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Inevitabile Trump?

I democratici Usa hanno parecchi motivi per temere una sconfitta a novembre: le loro divisioni interne, la capacità di Trump di attribuirsi successi inesistenti e la stretta della Casa Bianca sulle istituzioni indipendenti. Riusciranno a capirlo?

Con una parola inventata da George W. Bush in occasione delle controverse elezioni del 2000 quando competeva con Mc Cain che incoraggiava a non misunderestimate (una sorta di elisione tra underestimate=sottovalutare e misunderstand=fraintendere che viene a significare mal sottovalutare) le sue capacità, si potrebbe consigliare ai democratici di fare lo stesso con Trump, visti gli […]

continua »
Marco Emanuele e Teresa Ferrantino
I nuovi fantasmi globali

Il virus della paura

Il diffondersi del Coronavirus ha scatenato paure ancestrali alimentate (ad arte?) da tutti i mezzi di comunicazione. In questa psicosi di massa si specchia un tempo che idolatra la separazione dall'altro, invece che l'incontro

L’allarme sull’epidemia del Coronavirus ha scatenato una vera e propria psicosi di massa: scene surreali di una città “quasi fantasma”, Wuhuan, cittadini che girano indossando mascherine per proteggersi dall’eventuale contagio, negozi e ristoranti deserti ed episodi di discriminazione e di distanza. Le immagini che i media e i social network quotidianamente diffondono non inducono al […]

continua »
Danilo Maestosi
Il dibattito su arte e conservazione

I musei e Instagram

La ristrutturazione del Macro e le celebrazioni per i dieci anni del Maxxi ripropongono un grande tema: a che cosa serve un museo? A capire e ad entrare nelle ragioni dell'estetica oppure a guardare (come facciamo con i social)?

Su Repubblica Francesco Bonami, un divulgatore e curatore titolato e smagato, tra i pochi capaci sulla piazza di maneggiare un linguaggio per non iniziati, ha pubblicato un articolo che offre molti spunti di riflessione a chi segue le vicende dell’arte e del mondo di oggi e non riesce a raccapezzarsi. Riflessioni che si intrecciano con […]

continua »
Loretto Rafanelli
Una storia emblematica per un lieto fine

L’Italia in una libreria

Aperta a Lucignana in Garfagnana pochi mesi fa, grazie alla dedizione operosa di Alba Donati, poetessa e presidente del Gabinetto Vieusseux, la “Libreria sopra la Penna” è andata a fuoco nei giorni scorsi. Ora una raccolta fondi è attiva per farla rinascere: per molte buone ragioni

Pensavo a quanto la sfortuna sia a volte in agguato, leggendo di quanto accaduto alla piccola “Libreria Sopra la Penna” di Lucignana. Siamo in Toscana, precisamente in Garfagnana, bellissima verde e aspra terra. Lucignana è un meraviglioso borgo medioevale. Poco distante c’è Castelvecchio, situato nel comune di Barga, dove Giovanni Pascoli visse nella settecentesca Villa […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Caucus o caos?

Il voto dei supporter democratici in Iowa è stato un disastro. Nel senso che alcune “inconsistencies” hanno reso arduo lo stesso conteggio dei voti. Un segnale di disorientamento dell'opposizione che Trump ha subito sfruttato

È cominciata ufficialmente la campagna elettorale americana. Primo appuntamento i Caucus democratici in Iowa dove gli elettori di quello Stato si riuniscono per dare le loro preferenze ai candidati che vorrebbero mandare alla Casa Bianca. Ma perché questo momento iniziale è cosi importante? Come funziona esattamente rispetto alle primarie, altro momento di scelta dei candidati? […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina da Chicago

Big Data Trump

Al di là dell'impeachment (che i repubblicani e i legali del presidente sanno gestire alla perfezione), la campagna elettorale Usa segna una grande novità: un nuovo uso delle profilazioni per "motivare" i propri elettori, più che per convincere gli indecisi

Sappiamo già che la procedura di impeachment del Presidente Trump, che si svolge adesso al Senato americano, non andrà da nessuna parte. I repubblicani infatti hanno la maggioranza in quella Camera e negheranno l’autorizzazione a procedere, ostacolando anche la citazione (subpoena) di possibili testimoni quali Bolton, ex consigliere per la sicurezza nazionale nell’amministrazione Trump, allontanato […]

continua »
Lidia Lombardi
Fellini e Sordi nell’anno del centenario

Aridatece Roma di Alberto e Federico

Mostre, eventi, tagli di nastro, pubblicazioni, omaggi, testimonianze per ricordare i due grandi artisti nati cent’anni fa. Ma il miglior modo per celebrarli sarebbe ridare dignità alla città che amavano

Tornano tutti e due – uno con sciarpa, cappello e megafono perfino nelle viscere della metropolitana mentre girava Roma, l’altro con il faccione sorridente, magari sulla pedana dei vigili di Piazza Venezia. Tornano tutti e due, Federico Fellini e Alberto Sordi, nati nello stesso anno, il 1920, uno a gennaio l’altro a giugno. Un doppio […]

continua »
Lidia Lombardi
Modernisti a tutti i costi

Arles o l’archistar?

Davvero la "torre delle arti" di Frank Gehry è diventata il "nuovo simbolo di Arles" come applaude certa stampa? Davvero non bastavano un meraviglioso anfiteatro e un mirabile teatro romano a fare della cittadina provenzale un luogo inimitabile?

Il Corriere della Sera ha celebrato con l’intera prima pagina in sezione Cultura dell’8 gennaio scorso la nuova fatica dell’architetto Frank Gehry, il novantunenne ideatore, tra l’altro, del museo Guggenheim di Bilbao: è la cosiddetta Torre di Arles, cinquantasei metri di acciaio sfaccettato che si innalzano sulla città provenzale dove Van Gogh dipinse in due […]

continua »