25
dicembre
2024

commenti

Giuliano Capecelatro
Gli opinionisti da social

Heidegger e le chiacchiere

Parole contro parole, nulla contro nulla: l’una vale l’altra. Martin Heidegger, senza nemmeno poter chiamare in causa facebook e twitter, aveva già capito i confini della tirannide delle banalità in cui noi oggi viviamo

Bisogna dargliene atto. Il vecchio Martin Heidegger aveva colto nel segno. Insomma, aveva visto giusto. Con largo anticipo sui tempi. Un profeta, via. Anche se, è giusto dirlo, ci era arrivato forse un po’ casualmente; non era davvero quello l’obiettivo cui mirava; non gliene poteva importare di meno. Lui era tutto preso dalla faticosa ricerca […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Michael Jordan, l’eroe

Un docufilm in dieci puntate rinnova il mito di Michael Jordan, uno dei più grandi campioni di basket di tutti i tempi. Un eroe generoso e carismatico che sapeva vincere da solo e al tempo stesso sapeva caricare i suoi compagni

Quando alla fine degli anni ’80 sono sbarcata a Chicago, il basket mi interessava, certo, ma essendo per storia familiare legata al calcio non gli badavo più di tanto. Poi una sera per caso ho guardato una partita dei Chicago Bulls e l’ho visto: elegante nei movimenti, alato e bello come un dio greco, nero […]

continua »
Flavio Fusi
Cronache infedeli

Canzonette italiane

Che cosa pensano "gli altri" dell'Italia? E perché nel mondo c'è così tanta diffidenza nei confronti della nostra capacità di affrontare e risolvere le crisi? Forse, il problema, è nella nostra storia recente. E nella continua rimozione dei nostri errori

«Le poste non funzionano. Non ha letto che l’Italia è in sfacelo?», scrive così, proprio così, Saul Bellow nel suo romanzo Il dono di Humboldt, pubblicato nel lontano 1975. Nulla di nuovo: anche negli ambienti intellettuali americani già allora il nostro Paese era dato per spacciato. E in qualche modo, al pari delle splendide rovine […]

continua »
Dora Liguori
L'Italia dopo il coronavirus

Fondazioni stonate

In attesa della riapertura dei teatri (in 15 giugno, se tutto va bene...) sorgono spontanee alcune domande sulla gestione delle Fondazioni Liriche italiane e sugli errori della politica del ministro Franceschini in materia

In questi giorni di coronavirus, fra le tante serie disgrazie provocate dal virus, dobbiamo anche assommare le sventure delle Fondazioni lirico-sinfoniche, i cui sovrintendenti, su input del MIBACT (Ministero per i beni e le attività culturali e ambientali) hanno ritenuto, per la prima volta nella storia, di mettere il personale in cassa integrazione; da ciò […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Il virus di Trump

Perché gli americani continuano a "fidarsi" di Trump? La sua strategia di uomo (apparentemente) contro le istituzioni rende credibili anche le sue peggiori panzane, dalla militanza anti-lockdown alle iniezioni di candeggina contro il Covid

Se almeno in parte abbiamo compreso la ragione del perché gli americani hanno votato Trump la prima volta, adesso, in vista del secondo mandato, le cose si complicano. C’è infatti da notare che l’America di quando Trump ha cominciato la sua nuova campagna elettorale per la rielezione la scorsa estate, è diversa da quella di […]

continua »
Massimo Morasca *
Le nuove frontiere della conoscenza medica

La base dell’arcobaleno

Occorre familiarizzare col concetto di Medicina Integrata, che guarda l’essere umano come un intero e che agisce utilizzando un insieme di saperi e di reti di collaborazione per afferrare la complessità dell’esperienza di malattia e delle possibilità di cura. Tanto più in tempi di pandemia

«I problemi importanti sono sempre complessi e vanno affrontati globalmente. Se voglio comprendere la personalità di un individuo, non posso ridurla a pochi tratti schematici. Devo necessariamente tenere conto di molte sfumature, spesso contraddittorie […] la realtà è complessa e piena di contraddizioni che sono una sfida alla conoscenza. Per affrontare tale complessità, non basta […]

continua »
Flavio Fusi
Regolari e irregolari

La conta degli invisibili

Si diceva che saremmo stati migliori, e invece ci troviamo come sempre a difendere solo i nostri privilegi. Per esempio, mercanteggiando sul numero degli "schiavi" da regolarizzare. Un suk funzionale solo alla propaganda

Una fitta nebbia si addensa lungo i confini dello Stato, il traffico si blocca, ogni attività è sospesa, ogni essere umano si trova sigillato in un bozzolo cieco.  È un attimo: quando il sole torna a splendere nel cielo acceso della California, tutti i messicani sono spariti, scomparsi, dissolti nel nulla. All’improvviso, i campi sono […]

continua »
Ilaria Garampi *
9 maggio, una memoria per il presente

Tutti figli d’Europa

Nel giorno che celebra le vittime del terrorismo, vale ricordare la vocazione unitaria di Aldo Moro, l’impegno di Peppino Impastato e di tanti giovani intenti a costruire un futuro comune. Una lezione, la loro, più che mai necessaria

Oggi, 9 maggio 2020, in Italia si celebra il giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice. Il 9 maggio del 1978 veniva ritrovato il corpo di Aldo Moro «acciambellato in quella sconcia stiva», evocato da Mario Luzi in una dolente poesia. Moro, illustre statista, docente […]

continua »
Flavio Fusi
Gli schiavi da "regolarizzare"

Fantasmi & Pomodori

Sembrava che il coronavirus ci avesse fatti tutti più buoni, e invece appena qualcuno parla di regolarizzare i migranti (che ci servono per fare lavori che noi non vogliamo fare), ecco che torna il "prima gli italiani". Cercavamo braccia, abbiamo trovato uomini, come diceva Max Frisch

«Un pomodoro, che sarà mai un pomodoro!». La signora davanti al banco della verdura è arrabbiata arrabbiatissima.  Una santa indignazione trasuda come il fumo di una vaporiera dai lacci e laccetti della mascherina. Costa troppo, questa confezione, eppure va comprata, e «chissà quanto ci guadagnano…». Lo vorrebbe gratis, questa mia sconosciuta coetanea, il pomodoro per […]

continua »
Lucia Dell’Aia
Società e covid-19: le polemiche su Agamben

Il decimo passo

Le reazioni anche violente alla tesi espressa in un articolo dal filosofo denunciano strumentalizzazioni, sprezzo dello studio, intolleranza verso chi non è allineato col pensiero dominante. Ma le idee profonde sono destinate a essere comprese nel tempo

Pensando allo studio in tempi di quarantena, mi torna alla mente la voce del poeta Caproni, riascoltata in un filmato di Gabriella Sica: il poeta è come un minatore, il quale dalla superficie, cioè dall’autobiografia, scava finché trova un fondo nel proprio io che è comune a tutti gli uomini e così scopre gli altri […]

continua »