22
novembre
2024

arti

Marco Ferrari
Al Castello di Lerici

L’ultimo esistenzialista

Una grande mostra rende omaggio ai prodigi e alle fantasticherie di Walter Tacchini. Nelle sue sculture c'è il segno di una lunga stagione della cultura europea che si muoveva tra Sarte, le sorelle De Beauvoir e Jacques Prévert

È l’ultimo degli esistenzialisti, amico di Jean Paul Sartre e Albert Camus, di Simone de Beauvoir e Jacques Prévert ma è italiano: si chiama Walter Tacchini, ha 81 anni e abita a Trebiano, in provincia della Spezia e, se può, parla solo dialetto. Il suo mondo fiabesco sarebbe piaciuto a John Tolkien: maschere, sculture, tavole […]

continua »
Tina Pane
Al Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Canova napoletano

Le “Tre Grazie” troneggiano al centro della straordinaria mostra dedicata a Canova. Così il grande scultore neoclassico "torna" nella città dove scoprì le forme e le luci mediterranee

«Chi conosce la terra, dove il cielo d’indicibile azzurro si colora? Dove tranquillo il mar con l’onda sfiora rovine del passato?» Bastano due righe, a Puškin, grande ammiratore di Canova, per descrivere l’Italia meridionale. D’altra parte, fu proprio qui, nella culla della cultura antica, riportata all’attenzione internazionale dai primi scavi di Pompei, che Antonio Canova […]

continua »
Raoul Precht
Periscopio (globale)

Il debito di Pellizza da Volpedo

Alla scoperta di Cesare Tallone, colui che insegnò l'arte a Pellizza da Volpedo. L'Accademia Carrara di Bergamo ne conserva le memorie gemelle, riabilitando il maestro senza svilire l'allievo (e la sua grandezza)

Non so se capita più o meno a tutti, ma a me visitare un museo spesso procura un doppio piacere: quello di vedere (o rivedere) opere d’arte che m’interessano e mi stimolano, quale che ne sia la ragione – tanto di autori che amo particolarmente, quindi, quanto di autori che non mi dicono troppo, ma […]

continua »
Danilo Maestosi
Al Maxxi di Roma

L’arte in gioco

Omaggio al giovane talento di Paola Pivi, artista concettuale sospesa tra provocazione e installazione. Ma il suo approdo alla celebrità ha un po' affievolito la forza delle sue suggestioni degli esordi: l'artista non sa più giocare?

Di Paola Pivi, 48 anni, star del contemporaneo made in Italy da esportazione, milanese trapiantata in Alaska, conservo il ricordo folgorante di un’opera vista una quindicina di anni fa, che ha poi fatto furore su Youtube. Una foto a colori che inquadrava un asinello dritto sulle zampe in una barchetta che a stento lo conteneva. […]

continua »
Raffaella Resch
Sulla mostra “Song of Myself” /1

Natura, tempo, luce

Si inaugura domani a Milano, all’Acquario Civico, una personale di Teresa Maresca. Nelle sue opere, in cui risuonano Thoreau, Walt Whitman, i dipinti della caverna di Lescaux, i motel americani e le piscine della California, una profonda, lirica e sapiente ricognizione della condizione umana

Vi è una traiettoria prevalente nell’opera di Teresa Maresca, che unisce pittura e poesia e che attinge alla filosofia romantica tedesca di inizio Ottocento fino al trascendentalismo americano, coniungandoli alle espressioni pittoriche del ‘900 più legate all’emergere della soggettività creativa. Sono tre sostanzialmente gli aspetti che vediamo perpetuarsi nel lavoro della pittrice, che si tratti […]

continua »
Teresa Maresca
Sulla mostra “Song of Myself” /2

Canto di me stesso

Anticipiamo dal catalogo della personale di Maresca, la nota dell’artista che ha radunato nel catalogo anche “vecchie parole” a lei dedicate nel tempo da scrittori e poeti, che si sono accordate perfettamente alle nuove opere. Anzi, come per magia ne hanno chiarito ancora meglio il senso…

Song of Myself. Ho pensato che questo semplice quanto intraducibile titolo del poema di Whitman fosse perfetto anche per me, che potesse raccogliere “il canto di me stesso”, o “il mio canto”. Lavorando in studio ai quadri per questa raccolta tematica, i miei “possenti” che si bagnano nel fiume e tra gli alberi, ho ripensato […]

continua »
Danilo Maestosi
A Palazzo Merulana di Roma

Balla antifuturista

Una piccola e interessante mostra rivela una strana stagione di Giacomo Balla: quella in cui, negli anni Trenta, sconfessò il futurismo per anticipare alcuni temi di quella che sarebbe stata la pop art. Tra fotografia e fumetto

Giacomo Balla, punta di diamante del primo futurismo che si trasforma a fine carriera in profeta e antesignano dell’arte pop: è la singolare scoperta alla quale ci guida una piccola mostra appena inaugurata e in cartellone fino a tutto giugno a palazzo Merulana di Roma, il museo privato aperto da un anno per accogliere le […]

continua »
Sergio Buttiglieri
Alla Casa dei Tre Oci di Venezia

Foto senza rete

Una bellissima mostra rende omaggio alla lunga e felice carriera di Letizia Battaglia, fotografa tutta cuore, testa e coraggio che ha raccontato orrori e contraddizioni del nostro Paese

La vasta retrospettiva su Letizia Battaglia (oltre trecento scatti in b/n, molti dei quali inediti )  che la Casa dei Tre Oci di Venezia ha appena inaugurato nella sua prestigiosa sede di fronte a San Marco, riconferma la costante grande qualità delle sue esposizioni fotografiche che ne caratterizzano da anni la sua programmazione. Abbiamo visto […]

continua »
Danilo Maestosi
Al museo di Palazzo Corsini a Roma

Barocco Mapplethorpe

Le immagini provocatorie - anche se un po' lontane, ormai, nel tempo - di Robert Mapplethorpe si confrontano con l'arte classica. Il risultato è ingeneroso: meglio l'originale delle copie inconsapevoli

Un museo, palazzo Corsini alla Lungara, a Roma, congelato in un immagine-scrigno di quadreria settecentesca rimasta per quasi tre secoli immutata: quadri appesi senza gerarchia d’autore e di cronologia, ma accostati per temi. E un maestro della fotografia, Robert Mapplethorpe, morto di Aids nel 1989 a soli quarantatré anni, cristallizzato in un’aura a senso unico […]

continua »
Danilo Maestosi
Alla galleria Lombardi di Roma

L’artista selvaggio

Riflettori su Piero Mascetti, sulla sua atipicità rispetto al mercato dell'arte e sulle svolte della sua nuova produzione. Verso la frontiera dell'informale, liberandosi una volta per tutte da ogni condizionamento esterno

Nella tribù dei pittori romani, tra quei branchi di randagi a vocazione certificata che dividono e si contendono le briciole di un mercato asfittico e si ritrovano alle mostre per annusarsi a vicenda e capire l’aria che tira, Piero Mascetti è guardato come una sorta di sciamano. Ogni mostra come un rito di condivisione che non […]

continua »