Lorena Piras
Tra cronaca e memoria

Storia di Tomasiello

Dalle carte processuali (e dalle ultime testimonianze dirette), è possibile ricostruire una storia esemplare: quella di Giuseppe Tomasiello, un "normale" agente carcerario che venne ucciso dalla furia distruttiva di un recluso nel 1960

1958, Cairo Montenotte. Classe 1933, beneventano, nella scuola agenti di Cairo Montenotte Giuseppe Tomasiello aveva imparato a conoscere i fantasmi dei detenuti: la noia, le domandine per tagliare i capelli o per una coperta in più, i giudici, le sentenze. Ma nonostante questo, nonostante sapesse che l’agente diventava bersaglio naturale dell’insoddisfazione e della frustrazione di […]

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Marina Gilardi
A proposito de "Le cattive"

La speranza di Camila

La scrittrice argentina Camila Sosa Villada racconta la storia di una comunità trans. Ma non è un romanzo sulla violenza e la degradazione. Piuttosto una vicenda che apre uno squarcio di vitalità in una comunità di persone che sono quel che vogliono essere

Camila, nome della protagonista de Le cattive di Camila Sosa Villada (Sur, 223 pagine, 16,5 Euro), è una donna che si prostituisce nel Parco Sarmiento a Còrdoba. Lo fa con le sue compagne, un gruppo di donne trans che come lei sfugge alla povertà, alla violenza, alla cattiveria della società, al proprio stesso corpo, il […]

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Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Il caffè di Manzini

Il nuovo romanzo di Antonio Manzini racconta di un bambino/fantasma ma ricama in modo un po' troppo ossessivo sulla figura anticonvenzionale del commissario Schiavone. Il tedesco Miron Zownir, invece, costruisce un giallo molto... fotografico

Web.Un caso criminale che ti prende la gola, ma col rischio di soffocarti per l’abnorme quantità di elementi, per la minuzia ossessionante delle ricerche. Antonio Manzini, ottimo scrittore di gialli, di solito con prosa scattante, stavolta non riesce a concentrarsi sui fatti. La sua nuova impresa s’intitola Le ossa parlano (Sellerio, 395 pg., 15 euro) […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Il giornalismo malato

Il giornalismo è uno dei malati cronici delle democrazie occidentali. Nella maggior parte dei casi, in tv si cerca solo di aumentare gli ascolti. Litigando e non ascoltando. Mentre occorrerebbe raccontare la complessità. Come consiglia un bel libro di Amanda Ripley

Brian Stelter, giovane promessa del giornalismo americano (nella foto qui accanto), in una recente puntata del suo programma su CNN, Reliable Sources, che fa il punto sulla salute (poco buona) dei media oggigiorno, ha posto un problema davvero essenziale per i nostri tempi cosi divisivi: l’esasperazione del conflitto. Il conflitto, si sa, in ogni democrazia, […]

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Giuseppe Grattacaso
Quelli che pensano (anche) con i piedi

Tra calcio e tempesta

Ritratto di Walter Sabatini, un uomo che vive di calcio alla sua maniera. «Emily Brontë scrisse che solo gli inquieti sanno quanto sia difficile sopravvivere alla tempesta e sanno però anche quanto sia impossibile farne a meno. In queste parole c’è tutta la mia vita». Ora ci riprova con la Salernitana

Il calcio vero, quello d’altri tempi, è ormai solo un ricordo sbiadito, soffocato come la voce di Ciotti, sibillino come le fughe verbali di Niccolò Carosio. Altri tempi, altra magia, le radioline attaccate all’orecchio, le ali destre con il pallone incollato al piede, tanta tecnica e poca strategia, i corpi smilzi dei centrocampisti, i sogni […]

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Alessandro Boschi
Visioni contromano

Il finto Diabolik

Qualche considerazione in margine a “Diabolik”, il nuovo film dei fratelli Manetti che molti hanno criticato come poco riuscito, ma che in realtà rispetta uno degli elementi cardine del mondo dei fumetti: la "finzione" assoluta

La fortuna di poter vedere solo ora un film uscito da alcune settimane ci dà la possibilità di parlarne senza risentire, casomai ce ne fosse stato il rischio, di quanto letto in proposito. Il film in questione è Diabolik, dei fratelli Antonio e Marco Manetti. Mi ero reso conto, leggendo distrattamente alcune critiche (!?) in […]

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Giuliano Compagno
In memoria di una grande donna (e attrice)

Per Monica Vitti

Monica Vitti è ancora sul palcoscenico di generazioni di spettatori, che la si ritrovi a teatro, su un set, in un varietà televisivo, durante un dibattito o un documentario. È fonte di emozioni, è nello specchio del Femminile

Finalmente alle spalle quelle commemorazioni che, minimo da un decennio, stavano in un cassetto. Si sa, dinanzi a una celebrità che cede il proprio soffio, vi è il giornalista di mestiere che assume una posa contrita e si porta avanti col dolore dei lettori. Il nulla che egli esprime è pari a un sentimento a […]

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Giuliano Capecelatro
Viaggio in una città-mondo

Irripetibile Napoli

Napoli sta vivendo un momento di grande successo; soprattutto in chiave turistica. Eppure è un coacervo di contraddizioni: culturali, urbanistiche, sociali. Una raccolta di interventi sulla città (intitolata semplicemente "Napoli") prova a chiarire l'arcano

Da qualche tempo, dopo averlo sempre disdegnato, provo l’impulso di parlare, e qualche volta (peggio!) scrivere, in napoletano. Un napoletano sgarrupato: lessico approssimativo, grammatica scorretta, sintassi irricevibile. Tuttavia persevero, nell’illusione di riannodare un legame reciso diversi decenni fa. Parthenope, sirena dall’aspetto di fanciulla, scioglie il suo canto insidioso. Ascolto e tento di risponderle a tono. […]

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Nando Vitali
Su “Se solo il mio cuore fosse pietra”

Bambini all’inferno

La giornalista e scrittrice Titti Marrone racconte le storie terribili di quei bambini che, conosciuto l'inferno di Auschwitz e altri lager nazisti, furono lentamente recuperati alla vita grazie a un progetto voluto (e gestito dietro le quinte) da Anna Freud

Certi romanzi mettono in cammino la nostra realtà immaginativa. Ma ci pongono anche di fronte alla necessità di guardarci dentro. Osservare con coraggio il mondo oscuro nel quale la Grande Storia sommerge le piccole storie alle quali invece è fortemente connessa. Nel romanzo di Titti Marrone, Se solo il mio cuore fosse pietra (Feltrinelli, pagine […]

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Attilio Del Giudice
Una storia inedita

La sorpresa

«In un silenzio reso sacrale dalla presenza della morte, ebbe l’idea che la cosa migliore fosse di liberarsi del cadavere, di portarlo fuori casa, di sbarazzarsene. Quell’uomo era smilzo, di media statura, col volto emaciato, come di chi abbia avuto una vita sofferta...»

Il 5 novembre del 2018, alle 16 e 30, il noto scrittore Ettore Maria Ferruzzi consegnò al dottor Manacorda, simpatico capo ufficio stampa dell’editrice Orizzonti Narrativi, il plico contenente le sue storie; di queste storie s’era concordata con la redazione la pubblicazione in una collana editoriale, prima delle feste di Natale. Non vogliamo esprimere giudizi […]

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