Pier Mario Fasanotti
A proposito de "L'orco di Mussolini"

Il primo “mostro”

Marco Di Tillio ha dedicato un libro (che sembra un romanzo) alla storia di Gino Girolimoni, il mostro “inventato” dal Duce. La violenza e la morte di alcune bambine a Roma indussero il regime a trovare un colpevole. Ma il vero responsabile era un reverendo inglese...

Lunedì 31 marzo 1924, ore 18: “I giovani avvocati, uscendo dal tribunale con i vestiti scuri un po’ sgualciti e la borsa di pelle gonfia di documenti“ si avviarono verso casa dopo aver individuato l’autobus giusto. In quegli stessi momenti dell’imbrunire “quattro robusti fascisti, divisa nera e bustina in orbace, arrivarono ai piedi del Lungotevere […]

continua »
Gianni Marsilli
La corsa all'Eliseo

Sinistra, adieu!

Domenica prossima si vota in Francia: probabilmente, al secondo turno Macron sarà riconfermato, ma la vera notizia è un'altra... i vecchi partiti della sinistra sono scomparsi. Al loro posto s'è insediato un tribuno sterile, inutile e populista, Jean-Luc Melenchon

Chissà, forse il ricordo personale rende meglio l’idea di una dotta ma incolore analisi politica, che oramai dura il tempo di un mattino e poi via al macero, ché i parametri son già cambiati. E allora vai con l’abusato ma efficace “je me souviens” alla maniera di George Perec, se mi è umilmente concesso. Mi […]

continua »
Danilo Maestosi
Alla Galleria Nazionale di Roma

Per Vasco Bendini

Piccolo ma significativo omaggio a Vasco Bendini, un maestro isolato e schivo del nostro Novecento. Dalla scuola di Giorgio Morandi alla pittura dell'infinto passando per l'Arte Povera. Storia di un artista atipico che non strizzava l'occhio al mercato

Le retrospettive alla memoria mi riportano su quasi sempre un sapore amaro di tristezza. Lo stesso che mi assale visitando il siparietto omaggio che, per i cento anni della nascita, la Galleria nazionale di Valle Giulia riserva per una ventina di giorni a Vasco Bendini (1922-2015), artista bolognese cresciuto alla scuola di Morandi per poi […]

continua »
Nicola Fano
Il senso di una crisi

Putin e Čechov

La Russia europea e la Russia asiatica, il primato della tradizione e quello del mercato: rileggere Čechov in tempi di guerra può essere utile a capire se in Putin prevalga l’«anima Ljuba» (l'attaccamento al passato) o l’anima «Lopachin» (il ghigno che accompagna le bombe)

«Spetta a chi ha legato il sonaglio al collo della tigre il compito di toglierlo»: quando ho letto, nei resoconti della videoconferenza tra Xi Jinping e Joe Biden in margine all’invasione russa dell’Ucraina, questa limpida metafora usata dal presidente cinese, ho pensato a Čechov. In un suo racconto abbastanza celebre, Tre anni, Čechov immagina – […]

continua »
Pier Mario Fasanotti
A proposito di "Baci a occhi aperti"

Enigma Sicilia

Il nuovo libro di Matteo Collura è una via di mezzo tra il racconto, il saggio e l'inchiesta giornalistica. Obiettivo (centrato): raccontare la Sicilia attraverso i suoi scrittori, le sue abitudini, i suoi segreti e le sue atmosfere

Cominciamo dall’ultimo capitolo che, pur avendo al suo centro la una sorpresa geologica, riassume fantasmagoricamente quello che è la Sicilia. Ossia un grande enigma. Altre parole non sarebbero più adatte. Il 12 luglio 1831 al largo di Sciacca emerse un’isoletta impeciata e fumigante. Dopo un gran ribollio di mare quel grumo roccioso parve assestarsi. Nella […]

continua »
Raoul Precht
Periscopio (globale)

Tabucchi indiano

Da "Notturno indiano" ai racconti de “I volatili del Beato Angelico”, al di là delle evidenti ascendenze portoghesi, Antonio Tabucchi ha spesso esplorato le atmosfere del mistero racchiuse nelle ambientazioni indiane

Con l’encomiabile intento di celebrare il decennale della morte di Antonio Tabucchi, avvenuta a Lisbona il 25 marzo 2012, esce in questi giorni per i tipi di Sellerio, curato da António Mega Ferreira e Tim Parks, un volume dall’emblematico titolo Di viaggi e di sogni, che riunisce due libri pubblicati da Tabucchi in tempi ormai […]

continua »
Domenico Calcaterra
Su “Giorni di collera e annientamento”

Grottesco quotidiano

Il nuovo romanzo di Francesco Permunian è, come tutti i suoi, un tuffo nella follia quotidiana letta in chiave grottesca. Un’affollata galleria di stralunate figure d’una provincia assurta a riserva di caccia di uno scrittore

Scrittori come Francesco Permunian pongono il lettore di fronte a un’evidenza: la fissità, quasi ossessiva, delle sue scritture. Dinnanzi a una qualità di dettato e a un’indiscussa maestria che lo ha reso il maggior esponente del grottesco italiano, l’impressione che se ne ricava è di un monomaniacale scavo, sempre e comunque nella medesima direzione. Non […]

continua »
Daniela Matronola
A proposito di "Tuamore"

Romanzo della madre

Crocifisso Dentello ha appena pubblicato un romanzo nel quale si rivolge in prima persona alla madre, e ne racconta la malattia straziante. Un libro nel quale si insegue il senso di un rapporto che dà vita anche nella morte

Fioccano in questo anno, purtroppo fustigato da una guerra che rischia di allargarsi al pianeta, molti centenari: sono nati nel 1922 Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Margherita Hack, Raimondo Vianello, Jack Kerouac, Beppe Fenoglio, Kurt Vonnegut, Pier Paolo Pasolini e molti altri. E poi il 1922 fu anche l’Annus Mirabilis della letteratura modernista: uscirono The Waste […]

continua »
Silvia Zoppi Garampi
A proposito di "Petraio"

Le pietre parlano

Il nuovo libro di Silvio Perrella è quasi un dialogo dell'autore con la materia, con le pietre della terra che danno concretezza alle emozioni. Una personalissima guida al recupero di un rapporto concreto con le radici e con il presente al tempo stesso

Se il viaggio è la metafora della vita terrestre, poi riflessa nella letteratura, con Petraio di Silvio Perrella (La nave di Teseo, pp. 396, 25,00 €) ci si trova dentro un percorso: dimensione più circoscritta, intima e definita. Si usa parlare di “percorsi di recupero da dipendenze”, giusto per fare un esempio, o di “percorsi […]

continua »
Alberto Fraccacreta
Tre occasioni di riflessione

Tre libri sul mistero

Sibylle Lewitscharoff, Leonardo Guzzo e Lucianna Argentino propongono tre libri sul mistero (diversissimi tra di loro). Dalla poesia di Dante all'epica di Ayrton Senna al senso della silenzio: la verità oltre le apparenze

Un grande convegno dantesco sull’Aventino, nell’antica sala dei Cavalieri di Malta, e un certo Gottlieb Elsheimer che è letteralmente prigioniero del suo scetticismo materialista ma è costretto a vivere un avvicendarsi di eventi mistici: è questo il tema del romanzo di Sibylle Lewitscharoff, Il miracolo di Pentecoste (traduzione di Paola Del Zoppo e Cristina Vezzaro, […]

continua »