Paolo Petroni
Al Teatro dell'Opera di Roma

Video Turandot

Finalmente va in scena l'attesa “Turandot” di Puccini nella versione dell'artista cinese Ai Weiwei che ne ha curato regia, scene e costumi. Uno spettacolo dai risultati contraddittori: tutta la vicenda è annegata in un tappeto costante di immagini di vita contemporanea

È finita senza grande entusiasmo la prima della attesa e spettacolare Turandot all’Opera di Roma con scene, costumi e regia dell’acclamato artista cinese Ai Weiwei che ha costruito uno spettacolo sconcertante. Sconcertare è quasi insito nella natura di un vero artista, ma bisogna poi andare a vedere la sostanza e le ragioni di questo esito, […]

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Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Nostalgia in viaggio

Sellerio (a dieci anni dalla morte) pubblica i diari di viaggio di Antonio Tabucchi: alla ricerca di una patria da riconquistare. Castelvecchi, invece, ripropone quelli di Stefan Zweig: alla ricerca di una patria perduta per sempre

Saudade. Ricorrono i dieci anni della morte dello scrittore pisano Antonio Tabucchi, che riposa nel cimitero di Lisbona, poco distante dalla tomba di Fernando Pessoa, l’artista lusitano che ha influenzato fortemente la vita di uomo e di narratore nato a Vecchiano (Pisa) nel 1943. L’editore Sellerio ha appena pubblicato Di viaggi e di sogni, assieme […]

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Flavio Fusi
Cronache infedeli

Olexandra e Artem

Per capire quali siano gli schieramenti sul campo, si può tornare alla storia di Olexandra e Artem, due giovani ucraini che sognavano una vita libera nel 2004. Chissà oggi dove saranno... ma stare dalla loro parte significa stare dalla parte delle vittime. Sempre

C’era anche chi si sposava in Piazza Maidan, nei giorni arruffati, infreddoliti, sbandierati della rivoluzione arancione. Olexandra e Artem, per esempio. Nell’alba livida e nel fumo dei falò ormai spenti, vennero fuori da una piccola tenda. Diciassette e venti anni: Artem con tozze mani da meccanico, Olexandra con un corto velo bianco rimediato da qualche […]

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Massimo Rocca
Il senso di una crisi

Guerra freddissima

Per Janan Ganesh, commentatore del “Financial Times”, quello tra Russia e Ucraina non è un conflitto tra democrazia e autocrazia ma una ripresa, in grande stile, della vecchia guerra fredda. Qualcosa che salta a pie' pari ogni convinzione sulla globalizzazione

Dopo un mese, arriva il commentatore più “atlantico” e “occidentalista” del Financial Times, Janan Ganesh, per mettere nero su ocra il pensiero che frulla in mente fin dall’ inizio. Non è una guerra tra la democrazia e l’autocrazia, non è nemmeno, non solo, la guerra della Russia all’ Ucraina. È la prima pagina calda della […]

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Mariano Ragusa
Il senso di una crisi

Fantasmi di guerra

Suscitare emozioni è indispensabile nel racconto della guerra. Serve a spingere meglio la comprensione dei fatti laddove da sola la razionalità non riesce ad arrivare. Ma fino a che punto è lecito "spettacolarizzare" il dolore? E che dire delle immagini che indulgono sui bambini con il fucile?

La guerra sul campo e la guerra raccontata. Il dolore, il sangue, la morte. E le immagini, le parole per renderne conto. «La prima vittima della guerra – ammonisce Eschilo – è la verità». Il rischio cresce nel stagione dell’immediatezza e del real time. Racconto veritiero, perché verificato, e falsificazione manipolatoria della stessa realtà si […]

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Leopoldo Carlesimo
Storia di una battaglia

La mosca e il ragno

«Non facevo nulla. Non pensavo a nulla. Me ne stavo lì immobile, seduto su una panchina, fissando una scrostatura d’intonaco sul muro di cinta assediato d’erbacce, quando a un tratto un grosso moscone prese a tormentarmi...»

Conosco anch’io il segreto di certi pomeriggi inoperosi e tetri in cui vi sembra che nulla funzioni. Il lavoro vi disgusta. Le pareti di casa vi opprimono. Uscite in strada e vi sembra che i passanti vi scrutino con ostilità. I negozi, i caffè, persino le chiese vi respingono. In un pomeriggio così mi trovavo […]

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Emilia Santoro
Il senso di una crisi

La guerra a scuola

La guerra in Ucraina raccontata da una scrittrice attraverso le paure, le incomprensioni e la rabbia dei bambini: pensieri "spaiati" su quel che sta succedendo a noi e al nostro immaginario

La voce di Elisa si allunga nel grido di Zombie dall’Italia a Mosca, al resto del mondo. Si riflette negli occhi slargati dei bambini per poi infrangersi nel tremito di un cagnolino e infine esplode tra i corpi dilaniati che tingono la neve di rosso. La neve all’ombra delle bandiere. La neve sciolta, bevuta, mangiata. […]

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Sergio Buttiglieri
Al teatro Metastasio di Prato

Giorni infelici

Il regista Massimiliano Civica riporta in scena (con Monica Demuru) "Giorni Felici" di Samuel Beckett. E, immancabilmente, ne fa un epilogo sulla morte e sulla caducità delle nostre esistenze

In questi giorni poco felici, al teatro Metastasio di Prato, una coppia innestata in un iconico cretto che tanto ricorda quelli di Burri, tenta un vano insignificante dialogo. Lei, sempre issata alla sommità del cretto, immersa sino alla vita e lui nascosto alla base che emette rumori primordiali. Un dialogo fra i due che tanto ci fa […]

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Flavio Fusi
Cronache infedeli

Geologia dell’impero

Da Stalin a Putin, dalla Georgia alla Cecenia, dalla Inguscezia all'Ucraina: scavi dentro la terra e porti alla luce successive stratificazioni che parlano di guerre dimenticate, fughe, occupazioni, pogrom e torti mai perdonati incisi nella memoria

I profughi ceceni stanno in un vecchio scalo ferroviario ai bordi della città. Ruggine e vento, in questa fredda mattina primaverile del ’94: Nazram, Inguscezia, periferia della guerra. L’uomo che ci accompagna nasconde – esibisce – una rivoltella sotto il pesante giaccone di pelle nera. Conosce tutti, saluta i vecchi seduti davanti ai vagoni affondati […]

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Nicola Bottiglieri
Il senso di una crisi

Golia contro Davide

Perché il Davide Ucraina non ha avuto paura di Golia Russia? Perché continua a difendersi con la sua fionda? Forse, come diceva Churchill, «la guerra è una cosa troppo seria per lasciarla soltanto ai militari»

Dall’accampamento dei Filistei uscì un campione, chiamato Golia, di Gat; era alto sei cubiti e un palmo. Aveva in testa un elmo di bronzo ed era rivestito di una corazza a piastre, il cui peso era di cinquemila sicli di bronzo. Portava alle gambe schinieri di bronzo e un giavellotto di bronzo tra le spalle. L’asta della sua […]

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