Nicola Fano
Vent'anni fa, l'assedio al Raphael

Le monetine di Craxi

È passato molto tempo da allora, ma che cosa è cambiato? La manifestazione del 1993 portò all'ascesa al potere del delfino di Craxi, Berlusconi. E oggi, le "monetine" lanciate sotto forma di voti a Grillo (così mal spese dall'idiozia politica del comico) hanno confermato il primato del Cavaliere

Sono passati vent’anni dalle monetine a Craxi: 30 aprile 1993 davanti all’Hotel Raphael. Una pioggia di soldi e rabbia piombò sull’uomo che con la sua sfrontatezza aveva incarnato una stagione piena solo di contraddizioni. “Lanciatori di rubli”, chiamò Craxi quei cittadini che con il loro gesto estremo lo condannarono all’esilio morale definitivo. Al di là […]

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Gabriella Mecucci
La sinistra dei franchi tiratori

La scarica dei 101

Non è questione di dalmata né di Walt Disney: quel numero è ricorrente - e sfortunato - nella storia della sinistra. Per esempio, a parti rovesciate, nel 1956, quando si trattò di condannare l'invasione dell'Ungheria, furono sempre 101 i "dissidenti"...

Da giorni e giorni balla davanti agli occhi un numero demoniaco: 101. Sono questi i grandi elettori di sinistra che hanno affossato Prodi. Li hanno chiamati in tutti i modi possibile. Si è andati da un aggettivo tutto sommato blando come franchi traditori al veemente e surriscaldato traditori. Presi dal vortice della polemica, nessuno ha […]

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Furio Terra Abrami
Chi ha "votato" davvero il nuovo esecutivo

Il grilloberlusconismo

Il governo Letta nasce solo perché Grillo (e suoi portavoce-portaborsa) hanno detto di no a qualunque altra soluzione di cambiamento. Non bisogna dimenticarlo. Soprattutto quando il comico urla all'inciucio: lui poteva evitarlo e non l'ha fatto!

Uno dei grandi misteri della Storia come si sa, è come mai Annibale, giunto quasi alle porte di Roma, si sia fermato senza invaderla e suggellare così il suo trionfo. Ora, lungi da noi anche il solo sospetto di voler paragonare Beppe Grillo al grande condottiero cartaginese, però una cosa francamente risulta difficile da capire: […]

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Nicola Fano
25 aprile: libertà e Liberazione

Facciamo festa?

Il senso della storia è lontano, perduto, affogato nel caos sregolato del fondamentalismo liberista, del dominio del profitto individuale. Eppure il senso della Festa di oggi è - al contrario - inclusione e partecipazione sociale. Bisognerebbe guardare indietro per andare avanti

Il venticinque aprile del 1945 mio padre sfilò a Roma con i partigiani: aveva ventuno anni ed era stato portaordini partigiano tra Roma e i comandi nascosti sul litorale a Nord della città. Suo padre, fino alla Liberazione di Roma, giugno dell’anno prima, era stato tra i dirigenti del Cnl romano: nel suo studio di […]

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Vincenzo Faccioli Pintozzi
La denuncia della dissidenza cinese

Il gulag di Pechino

La moglie del Nobel per la Pace Liu Xiaobo è ai domiciliari da due anni e mezzo, senza processo e senza accuse formali a carico. Nella sua prima uscita pubblica grida ai giornalisti che la seguono: “Dite al mondo che non siamo liberi, nessuno di noi!”

“Nessuno di noi è libero, neanche io. Quando vi diranno che sono libera dite che non è vero!”. Lo ha gridato Liu Xia, scrittrice e moglie del premio Nobel per la pace 2010 Liu Xiaobo, nella sua prima apparizione in pubblico dopo due anni e mezzo di arresti domiciliari di fatto. La donna, che ha […]

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Ubaldo Villani-Lubelli
La lezione del Napoltano bis /1

La webdemocrazia

Il "vecchio" presidente ieri ha dato una lezione ai partiti ma la frattura tra cittadini e istituzioni s'è fatta ancora più profonda. E non basta anche ancora la Rete a colmare le distanze. Tanto meno la Rete strumentalizzata da Grillo

Ieri Giorgio Napolitano è sembrato un gigante in confronto al resto dei parlamentari italiani. Il suo discorso è stato una lezione magistrale ad una classe politica incapace di dare risposte credibili ai problemi del Paese. Il Presidente ha cercato di farsi interprete del comune sentire dei cittadini italiani ormai stanchi di sentire solo proclami e […]

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Andrea Porcheddu
Appello al sindaco che verrà

Roma fuori scena

Nei programmi elettorali di Alemanno, Marino e De Vito non si parla di spettacolo (né di cultura, spesso). Eppure la situazione è disastrosa: sperimentazione e nuova drammaturgia non hanno casa, nella Capitale. Bisogna che qualcosa cambi davvero. Con questo articolo, il critico Andrea Porcheddu inizia a collaborare con Succedeoggi.it

Tra un mese a Roma si vota per il sindaco. Ovvio, i problemi non mancano: sarebbero molti i temi all’ordine del giorno. Ma al nuovo primo cittadino – sempre che cambi l’inquilino del Campidoglio, visto che Alemanno si ricandida – toccherà anche occuparsi di teatri. Siamo quasi certi che sarà l’ultimo dei suoi pensieri: i […]

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Nicola Fano
Rieletto Napolitano: una vittoria per chi?

Pd, il lungo addio

La cosiddetta sinistra italiana ha fallito definitivamente. Non ha saputo dare un corso dalla voglia di trasformazione chiesta dalla maggioranza degli italiani con il loro voto. Quella parte di noi che crede ancora nella responsabilità individuale e nella solidarietà sociale non ha più rappresentanza politica

Prima o poi, Bersani dovrà spiegare ai suoi elettori perché non ha fatto votare Stefano Rodotà. E allora sarà interessante saperlo… Per ora si può dire che l’operazione politica (democratica, altro che golpe!) che ha trattenuto l’ex leader migliorista al Quirinale è fallimentare. Perché? Vediamo. Giorgio Napolitano è l’uomo che ha sconfitto Berlusconi con la […]

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Ubaldo Villani-Lubelli
Lettera da Berlino

Chi spacca l’Europa

La crisi dell'Euro? Tutta colpa del debito e del regime di spesa dei Paesi del Mediterraneo (Italia compresa, ovviamente). Ma uno studioso molto seguito in Germania, Claus Leggewie, adesso rovescia la prospettiva: il futuro dell'Unione è a Sud. Bisogna solo crederci.

La crisi dell’Euro sta dividendo l’Europa e mettendo in risalto le enormi differenze sociali e culturali tra i Paesi europei. Se un tempo il Sud d’Europa era il lungo dell’ispirazione intellettuale e simbolo della cultura europea, ammirato da Goethe fino a Robert Gernhardt e Dieter Richter, oggi il Sud è diventato un luogo di divisione […]

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Romeo Bassoli
L’esperimento Atlas guidato dall’italiana Fabiola Gianotti

Dopo la depressione di Higgs

La "scoperta" del bosone apre molte prospettive sulla materia e sull'antimateria. Quasi troppe! L'importante è non farsi vincere dall'enormità della sfida e continuare ad andare avanti con la ricerca. Superando anche la crisi economica internazionale

“Siamo in piena post-discovery depression, la depressione dopo la scoperta. È quello che succede quando cerchi per tanto tempo una cosa e poi la trovi ed è esattamente come te l’aspettavi”. Eilam Gross è uno dei tanti fisici del CERN (il laboratorio europeo di Ginevra) che ha lavorato alla scoperta del bosone di Higgs. Lui […]

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