Benedetta Buccellato
Nuove riflessioni sul caso-Valle/1

Cos’è “bene comune”?

Una lettera dell'attrice Benedetta Buccellato, stimolata dal nostro articolo sull'occupazione del Valle e gli altri "scandali" del teatro, riflette sulla confusione (dolosa) che qualcuno fa tra "bene comune" e "bene pubblico"

Caro Nicola, ho letto con soddisfazione il tuo pezzo sul Teatro Valle. Soddisfazione nel contare quanti punti interrogativi sollevi sul tema. Allora, forse, esistono margini di sano dubbio su come è stata condotta l’occupazione e sugli esiti ultimi? Forse non deve sentirsi solo e diverso (e anche un po’ vetero) chi non riesce a unirsi agli oceanici […]

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Pierre Chiartano
Lettera da Tunisi

Democrazia araba

Intervista con Abdhu Fattah Mourou, uno dei protagonisti della rivoluzione che ha travolto Ben Ali. "Non c'è tradizione democratica in questa parte di mondo; noi ce la stiamo inventando. Ma bisogna che l'Occidente accetti le nostre regole"

Non si sono ancora spente le luci dell’incontro tra il presidente tunisino Moncef Marzouki con Barack Obama, lunedi a New York, che la cronaca politica ci ricorda dello stallo continuo (o apparente) della situazione a Tunisi. Terza gamba del progetto di democrazia araba nel mondo islamico con Turchia ed Egitto, la Rinascita (Ennahda) che nel […]

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Angela Scarparo
Libri dimenticati: "Contro l’interpretazione"

A che serve l’arte

La filosofa americana Susan Sontag in una splendida raccolta di saggi attaccò anche Sartre nel nome della funzione sociale dell'estetica. A che serve la critica? Si può parlare di bene e male quando si analizza un'opera d'arte?

«… viola tutte le norme della decenza stabilite per i critici; la sua è critica per immersione senza linee di guida», dice Susan Sontag rivolta a Jean Paul Sartre nel suo saggio  “Genet di Sartre”, uno dei pezzi appartenenti alla raccolta, Contro l’interpretazione. Pubblicato in Italia la prima volta nel 1967 (e ristampato nel 1998 con […]

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Massimo Monaci
Continua il dibattito sul Valle occupato

Le ragioni dell’Eliseo

Massimo Monaci, il direttore del Teatro Eliseo, risponde con questa lettera al nostro articolo sugli "scandali" che si nascondono dietro al caso-Valle: "Finché si protesta va bene tutto, ma quando la protesta dura oltre due anni, si trasforma in gestione, allora bisogna rispettare le regole"

Massimo Monaci, direttore del Teatro Eliseo e Presidente dell’Agis Lazio, ci ha scritto una lunga, interessante lettera a proposito dell’articolo apparso ieri su Succedeoggi dedicato agli equivoci del dibattito intorno all’occupazione del Teatro Valle. La pubblichiamo molto volentieri. Caro Fano, ho letto con interesse e attenzione il suo pezzo. Ho apprezzato molto di quello che Lei […]

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Marco Scotti
Dopo l'affare Telecom/Telefonica

Supermarket Italia

Parmalat, Bulgari, Pomellato, Loro Piana, Telecom e Inter sono già andati, Finmeccanica e Alitalia stanno partendo. Quali sono i prossimi gioielli da mettere sul mercato? Per esempio: Poste, Ferrovie, Eni, Enel... Ecco chi potrebbe comprarle. E perché.

Parmalat, Bulgari, Pomellato, Loro Piana, Telecom, Alitalia, FC Internazionale, Finmeccanica. Sembra un elenco della spesa? Lo è: sono gli ingredienti del progressivo depauperamento del tessuto industriale nostrano ad opera di investitori (lungimiranti) stranieri che hanno deciso di puntare sulle eccellenze italiane, visto che noi non sapevamo che cosa farcene. L’ultima in ordine di tempo è […]

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Nicola Fano
Il rapporto tra cultura e istituzioni

Il Valle degli scandali

Non è che si parla dell'appropriazione indebita della più bella sala teatrale di Roma solo per nascondere altri problemi? Dal familismo del teatro pubblico ai privati che non pagano le compagnie ai fantasmatici "centri di drammaturgia"...

Da un po’ di tempo, tutti discutono della questione dell’occupazione del Teatro Valle. Dopo gli osanna di Repubblica che cavalca da un po’ l’appropriazione indebita di uno dei teatri più belli d’Italia (ossia del mondo), è ovviamente intervenuto anche il Corriere della Sera con un commento di segno opposto a tutela della legalità. Forse, non […]

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Gianni Cerasuolo
Fa male lo sport

Radioderby

Cronaca dei postumi di una partita di calcio, con l'orecchio attaccato alle radio popolari che trasmettono i commenti dei tifosi. Insomma, la fotografia dei costumi degli italiani. Oggi

Lunedì 23 settembre, il giorno dopo del derby di Roma. Una giornata particolare per le radio romaniste, dopo gli schiaffoni rimediati negli ultimi anni dalla Lazio. Una liberazione dal fresco smacco del 26 maggio, quando la Roma ha perso anche la Coppa Italia proprio contro i biancocelesti. Quello che segue è, in sintesi,  il racconto […]

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Oliviero La Stella
Il trionfo dell'ignoranza italiana

Salvate il Premio Riccione!

Un fiore all'occhiello della cultura romagnola è sotto attacco (con pretesti infondati) da parte di una minoranza di politici locali di destra. Ma nessuno alza la voce per difendere l'"istituzione" che da anni coniuga teatro e ricerca. Insomma, un tipico caso di malcostume culturale

«Con la cultura non si mangia». Non è solo l’infelice battuta con la quale, qualche anno fa, l’allora ministro dell’Economia Giulio Tremonti ritenne di poter giustificare i tagli ai fondi per la cultura: è una convinzione purtroppo assai radicata e diffusa nel nostro Paese. Molti ritengono, sbagliando, che la cultura sia qualcosa di elitario non […]

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Ubaldo Villani-Lubelli
Dopo il voto in Germania

Perché ha vinto lei

I tedeschi si sentono rassicurati da Angela Merkel. E pensano che lei sia il miglior baluardo possibile alla crisi e alla perdita di identità. Ma il successo clamoroso della Cancelliera, insieme ai flop di liberali e anti-europei, è anche un segno (positivo) all'Unione

Le elezioni tedesche si possono interpretare in tanti modi, ma una cosa è certa. Merkel ha ricevuto quel consenso che cercava da otto anni. Nel 2005 Merkel ottenne una mezza sconfitta tanto che fu costretta alla Grande Coalizione, nel 2009 la vittoria fu merito soprattutto dei liberali, la CDU scivolò al suo minimo storico. Oggi […]

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SImona Baldelli
Una rassegna di scritture a Roma

Letteratura a Km0

Con la cultura (forse) non si vive, come diceva un celebre ministro, ma di sicuro si cresce. Come dimostra il Flep!, "Festival delle Letterature popolari" in corso a Roma. Ce lo racconta la scrittrice Simona Baldellli, che domani presenterà al Flep! il suo romanzo "Evelina e le fate"

“Con la cultuva non si mangia” diceva, qualche anno fa, un buffo individuo, gettando nello sconcerto centinaia di migliaia di attori, scrittori, docenti, restauratori, poeti, artisti, operatori e guide turistiche, editori e compagnia cantando. Per non parlare delle decine di milioni di lettori, spettatori, fruitori di mostre, cinema, teatri, studenti e via dicendo. Lo sconcerto […]

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