Nicola Bottiglieri
Sulle tracce di De Agostini/6

Tutti i nomi del vento

Si conclude il nostro viaggio nelle zone estreme dell'America Latina sulle orme del missionario geografo Alberto De Agostini. Perché tanti nomi nella Patagonia e nella Terra del Fuoco? Perché i nomi da queste parti sono una conquista dello spazio e del tempo

El Calafate, El Chaltén, Walichu, Puerto Natales, Cueva del milodón, Punta Arenas, Porvenir, Bahía Inútil. Primera Angostura, Rio Grande, Lago Fagnano, Estancia Maria Behety, Viamonte, Ushuaia, Buenos Aires, queste le tappe di un lungo viaggio alla ricerca dei luoghi dei quali parla Don Alberto De Agostini, nei suoi libri sulla Patagonia meridionale e della Terra […]

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Giuseppe Grattacaso
Su “La verità arriva all'improvviso”

Le ombre di Roma

Il nuovo libro di Paolo Vanacore è una raccolta di dieci racconti: dieci ritratti di donne continuamente sospese tra amore e solitudine con Roma coprotagonista. La città delle vetrine, dei monumenti, della storia e della disperazione delle periferie

Il ventre di Roma è molle e infetto, sa di rancido, ha il colore dei sogni che non si realizzeranno mai e che perciò nemmeno più si sognano, dei liquami putrescenti che hanno dimenticato di essere stati un tempo acqua piovana. È il paesaggio straziato e informe della Grande Bruttezza, a qualche fermata di bus […]

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Flavio Fusi
Cronache infedeli

Eterno Erdogan

Le elezioni in Turchia, in attesa del ballottaggio, confermano una profonda spaccatura globale tra gli elettori delle città che chiedono novità e democrazia e quelli delle campagne che privilegiano i richiami all'ordine e all'identità religiosa. Un conflitto che salva gli Erdogan, i Putin...

Il Reis, il Boss, il Califfo, il Capataz è ancora in testa alla corsa. Non è stato sufficiente quasi il 90 per cento dei cittadini al voto – uno sforzo commovente, in questa Turchia piagata dalla crisi economica e dal terremoto – per disarcionare l’uomo che governa e comanda con pugno di ferro da venti […]

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Ida Meneghello
Il cinema de laMeneghello

No, Moretti no!

"Il sol dell'avvenire”, il nuovo film di Nanni Moretti che ha scatenato le opposte tifoserie (e sarà presentato in concorso a Cannes), poteva essere un apologo sul Pci e invece è un catalogo di auto-citazioni

Con questo articolo Ida Meneghello inizia a collaborare con Succedeoggi. Firmerà una rubrica di recensioni cinematografiche. È uscito un mese fa e ancora ne stiamo parlando. E ne riparleremo in questi giorni di Cannes (dove il nuovo film di Nanni Moretti, Il sol dell’avvenire, sarà in concorso). Da anni non mi succedeva di discutere così […]

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Andrea Carraro
La lezione di un maestro

L’ironia di Pontiggia

Ritratto di Giuseppe Pontiggia, un'intellettuale anomalo che inseguiva la verità e uno scrittore votato alla brevità e all'ironia. Ironia espressa soprattutto nella forma della satira ma anche dell’umorismo paradossale, del nonsense. Insomma, un’ironia molto poco “italiana”

Dico subito che la letteratura di Pontiggia mi riguarda molto da vicino, per via della banca, anzitutto, che ha avuto occasione di uccidere anche me  – pure io sono stato bancario, per molti più anni di Pontiggia, e ci ho scritto su un paio di romanzi e diversi racconti: ma pure per altre coincidenze biografiche, […]

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Daniela Matronola
A proposito di “Aurora”

La favola invisibile

Giorgio Nisini rilegge in chiave attuale la favola della Bella addormentata sospesa tra buio e luce, tra visibilità e invisibilità. Una storia dove il vero conflitto è tra essere visti/e o essere dimenticati/e, o ancor di più relegati su uno sfondo destinato al buio

Torniamo sul senso del romanzo come genere plurivoco e ibridato, dunque a elevata funzione generativo-trasformazionale, prendendo in prestito questa etichetta composta che Noam Chomsky applica in realtà (udite, udite) alla grammatica per illuminarne la duttilità nella coesività. Il romanzo – che periodicamente viene dato per morto o morente – gode in realtà di una sua […]

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Filippo La Porta
Alla Libreria Eli di Roma

La politica al limite

Un ciclo di incontri, nel mese di giugno, vuole cercare di riavviare la discussione intorno a temi sociali e pubblici. Un tentativo autentico per andare oltre i limiti della politica. Ce ne parla Filippo La Porta, ideatore con Luciana Scarcia

Questa volta vorrei promuovere un progetto – e ciclo di incontri – che ho ideato e curato insieme a una “antica” amica, compagna di militanza nei ruggenti Settanta, Luciana Scarcia.  Solo un piccolo ricordo, spero non troppo malinconico-reducista. Nel 1972 e 1973 ogni santo giorno – militavamo insieme in un collettivo del Manifesto – ci ritrovavamo nel […]

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Nicola Fano
Alla galleria Blocco 13 di Roma

Un ricamo d’arte

Sauro Cardinali espone un ciclo di opere costruite come un ricamo di (finti) pixel manuali. Un modo per scavalcare l'ossessione dell'immagine computerizzata della ricerca contemporanea e ricollegarsi alla concretezza della pittura

Capita ancora, sottotraccia, di trovare qualche vena creativa, a Roma; e, quando succede, ci si sente con i piedi per aria – pare di sognare, via! – pur avendoli piantati per terra. Proprio al piano terra, con uno sbocco in un grazioso giardino, in zona Ostiense c’è – per esempio – una piccola galleria d’arte […]

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Luca Fortis
Dall'altra parte del Mediterraneo

Il Libano diviso

Incontro con Misbah Ahdab, grande conoscitore della situazione politica e sociale in Libano: «Il paese è spaccato in due tra modernità e corruzione. Adesso serve un ampio accordo con il Fondo monetario internazionale per salvarlo»

La crisi libanese si fa sempre più complessa e il Libano non riesce a eleggere il suo nuovo presidente. Per fare il punto sul paese, abbiamo incontrato Misbah Ahdab. Ahdab è nato il 1 aprile 1962, laureato in Economia e Management, è stato nominato Console Onorario di Francia nel 1992. Membro del Parlamento libanese dal 1996 […]

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Danilo Maestosi
Alla galleria Monogramma di Roma

L’arte del buio

Una bella mostra curata da Gabriele Simongini rende omaggio a Beatrice Cignitti, artista appartata che ha scelto il buio e il mondo delle ombre come suo terreno di ricerca. Ma sempre restando aderente alla trasfigurazione della classicità

Con caparbia coerenza, da quando ha deciso di scommettere sulla sua vocazione per l’arte e costruirci su la sua vita e la sua carriera, Beatrice Cignitti governa un regno di ombre. Lì ha eletto il suo rifugio, il suo laboratorio e il suo palcoscenico. Scelta in controtendenza, almeno per l’Occidente di oggi, così estraneo al […]

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