Una bella raccolta poetica
Il nuovo libro di Giuseppe Grattacaso, «La vita dei bicchieri e delle stelle», vaga tra l'alto e il basso delle cose quotidiane per cercare un senso che le unisca. E per farcele capire meglio
Si finisce di leggere il nuovo libro di Giuseppe Grattacaso (La vita dei bicchieri e delle stelle, Campanotto editore, 2013, pp.112, euro 11) con la rara soddisfazione che si prova di fronte a un’opera artistica accurata e compiuta, e con la voglia di raccomandarne la lettura a quelli che amano un genere di poesia fondato […]
continua »
Manhattan papers/1
Viaggio nel cuore della Grande Mela. Cominciando dal cuore sanguinante di Ground Zero, dove il mito prevale sul luogo. Come in molti altri luoghi della città
Per un newyorkese come Bob De Niro il 9/11 è una ferita ancora aperta. «Take a day to remember the day that changed us forever» recita in video. Ricordare. I nomi delle vittime di quel catastrofico evento li puoi leggere, uno ad uno, sul bordo dei due quadrati che sono il memoriale di Ground Zero. […]
continua »
Meridione dimenticato
Il Centro direzionale di Napoli è un'isola nella città, un luogo preciso e magnifico, elegante e postmoderno. Ma senza un'anima. Basta vederlo al tramonto per capirlo
Al Centro Direzionale di Napoli ci si può arrivare in vari modi. Il più suggestivo è con l’auto, via tangenziale e di mattina presto. Pagato il pedaggio a corso Malta, si resta ammirati dallo skyline che compare sfumato nella nebbiolina. È come se il muro di grattacieli fosse spuntato durante la notte, e sembra di […]
continua »
La “protesta degli ombrelli”
Evocare Tiananmen o, peggio, le primavere arabe non serve a niente: la gente di Hong Kong non vuole abbattere un tiranno: protesta perché la Cina mantenga i propri impegni. E per continuare a esistere
Scomodare i martiri di piazza Tiananmen, evocare una repressione cieca da parte dell’Esercito di liberazione popolare, paragonare i fatti di Hong Kong a quelli della storia democratica della Cina continentale sono tutte stupidaggini. L’attacco di questo pezzo può essere forse un poco brusco, ma nella complicatissima matassa che si sta dipanando nell’ex colonia britannica è […]
continua »
A proposito di «Dura solo un attimo la gloria»
«Sono un operaio specializzato che, con passione e serietà, tutti i giorni della propria vita ha timbrato il cartellino». Nella sua (bella) autobiografia, Dino Zoff vuota il sacco
La meglio anzianità. Dino Zoff, 72 anni lo scorso febbraio, da Mariano del Friuli, fa parte di quel gruppo di padri della patria (calcistica, d’accordo, ma la precisazione è un pochino restrittiva) ormai dimenticati in questo troppo lungo tempo di ciarlatani e mascalzoni (e qui davvero il calcio non c’entra), un grandissimo in campo, una […]
continua »
Lettera dal Cairo
Dopo lunghi travagli, il colosso nordafricano si avvia a una lenta fase di stabilizzazione. Fatta di rilancio economico e moderazione religiosa, come dice il presidente/militare Al Sisi. Ne parliamo con la Shahira Mehrez, militante femminista
Il Cairo, nonostante tutti i suoi problemi, sembra un’oasi di pace in mezzo alla polveriera araba. Pochi mesi fa nessuno lo avrebbe detto, ma alla fine, quello che si riteneva uno dei paesi più instabili del Medio Oriente, si sta rivelando il centro da cui passano molte delle trame per una possibile pacificazione dell’area. Per […]
continua »
Incontro con il maestro
«Pasolini, nella sua rilettura dell’Histoire, vedeva profeticamente nella televisione il diavolo. Che cambia sempre abito per sedurre e annientare le coscienze»: il grande artista parla del suo «Combattimento e storia di un soldato» che torna al Verdi di Salerno
I disastri e l’orrore della guerra. La guerra mitizzata dai poemi, gli eroi narrati alla massa, da una parte. La guerra depauperata dal mito, i militi ignoti che muoiono in massa, dall’altra. La guerra oggi: un prodotto di massa. Combattuta non solo sui campi di battaglia, ma quotidianamente, in una società dove non esiste più […]
continua »
Racconti del peccato/24
Il tipo s’adombrò. Gli occhi lampeggiarono. Poi, seccamente, aggiunse: «Sono mastro dipintore e cavaliere del santissimo ordine di San Giovanni di Gerusalemme, ch’ora governa l’isola di Malta. Realizzo tele per chiese e nobili signori
Non erano le tre, quando due viaggiatori con un servo si presentarono alla Locanda dei Paladini di Francia. Donna Teodora li squadrò sospettosa, come sempre coi forestieri: il più anziano era sopra i quaranta, occhi lampeggianti e neri; piglio da padrone, statura media e una barba scura, irsuta e riccia. Capelli lunghi, raccolti in una […]
continua »
Storie ritrovate
Provate a rivedere “L’amore che resta“ di Gus Van Sant: un inno poetico alla vita e alla libertà di scelta. Soprattutto quando si entra in contatto con la morte
Era un uomo d’altri tempi. Dal salgariano spirito d’avventura e vinciano eclettismo. Era un ossimoro. Nobile decaduto di antiche origini austroungariche e profetico cantautore folk. Appassionato estimatore di Paperino come del grande melodramma italiano ottocentesco. Amava e odiava visceralmente la terra dove era nato e cresciuto come gli uomini e le donne di Revelli, quell’autore […]
continua »
Visto nella rassegna Romaeuropa
L'Amleto diretto da Andrea Baracco è un capolavoro "politico" su una generazione uccisa dall'immoralità e dalla vanità dei padri. Davvero uno spettacolo da non perdere
Ci vuole soprattutto molto coraggio per mettere in scena Amleto di Shakespeare: è impossibile nascondersi che ci si deve misurare non solo con le proprie idee, ma anche con secoli di interpretazioni shakespeariane (al limite della noia e della banalità) e con l’intera memoria teatrale di ciascuno spettatore che, ragionevolmente, di Amleto ne avrà visti […]
continua »