Gianni Cerasuolo
Fa male lo sport

No alle Olimpiadi a Roma

L'Italia si appresta a candidare Roma per le Olimpiadi del 2024. Saranno solo le Olimpiadi delle procure: vinceranno corruzione e spreco. Inevitabilmente. Ecco perché noi diciamo di no

Ci sarà lavoro assicurato per molte Procure, se le Olimpiadi del 2024 dovessero svolgersi a Roma. Non c’è bisogno di essere iscritto all’albo dei gufi, per fare una previsione del genere. Perché se fosse vero il contrario, vorrebbe dire che in dieci anni, quanti ne mancano da qui al 2024, questo Paese avrà compiuto la […]

continua »
Erminia Pellecchia
La rassegna in Costiera

L’inverno di Ravello

Da Peppe Servillo a Raiz, da Modugno a De Andrè: il festival di Ravello quest'anno raddoppia in inverno. E diventa una grande vetrina di nuova (e antica) musica

Amore travolgente, passione estrema, voluttà, forza, istinto e voglia di libertà. Fragile e volubile sarà la caliente Rossella Brescia a riscaldare l’inverno della divina costa a passo di danza. Con la Carmen, allestita dal coreografo Luciano Cannito sulla colonna sonora delle musiche di Georges Bizet riadattate da Marco Schiavoni, si apre il minifestival targato Fondazione […]

continua »
Laura Novelli
Visto alla Vie dei Festival

Recitare, camminare

Una camminata per i vicoli di Roma diventa un viaggio nello spazio interiore, alla ricerca di un senso dell'essere e del riflettere. È la performance "The walk" di Cuocolo/Bosetti

L’appuntamento è fissato per le 16.30 a piazza Campo de’ Fiori. Per essere una domenica di novembre, l’aria è piuttosto tiepida e il centro di Roma pullula come sempre di persone, rumori, profumi. Siamo un piccolo gruppo di spettatori “anomali”, decisi a seguire uno spettacolo anch’esso “anomalo” che ci condurrà per oltre un’ora dentro il […]

continua »
Oliviero La Stella
Lo scrittore israeliano a Milano

Vivere è tradire

«Giuda», il nuovo romanzo di Amos Oz, è un omaggio al compromesso e al "tradimento". Perché tradire, da Giuda in poi, significa cambiare. E mandare avanti il mondo

Giuda, l’ultima opera di Amos Oz (336 pagine, 18 euro) appena pubblicata da Feltrinelli, è un romanzo sul tradimento e – anche – una tormentata riflessione sulla storia degli ebrei, e su Israele, che prende le mosse dalla vicenda dell’apostolo, il protagonista del «tradimento più famoso». «La Chernobyl dell’antisemitismo», come dice lo scrittore israeliano. Perché […]

continua »
Tina Pane
A proposito di un libro-evento

All’Italia perduta

«Storia della bambina perduta», ultima parte della tetralogia di Elena Ferrante, chiude il cerchio di un affresco di un Paese che ha fallito tutti gli appuntamenti del Novecento

Sta tutto in quel participio, perduta, che minaccia il lettore già dal titolo, il senso del quarto e ultimo volume della tetralogia «L’amica geniale» di Elena Ferrante. Storia della bambina perduta – edizioni e/o, pagine 451, € 19,50 – attesissimo da un pubblico osannante e fedele, a larga maggioranza femminile, è uscito alla fine di […]

continua »
Marco Fiorletta
Un libro da rileggere

Gli insetti nazisti

Nella storia di Masha Rolnikaite e della sua famiglia, prima intimamente corrotta e poi annientata dal nazismo, c'è la metafora del Novecento, il secolo delle contraddizioni

«E quando ti fucilano, fa male?». Immaginate sentirvi fare questa domanda da vostro figlio, da vostro fratello, da un bambino qualsiasi. Questo è cosa ha sentito chiedere Masha Rolnikaite dal proprio fratellino negli anni lontani della Seconda Guerra mondiale. Ma perché un bimbetto si pone un’angosciosa domanda del genere? Perché è un lituano di religione […]

continua »
Giuliana Vitali
Una riflessione tra poesia e cinema

Sterminator Leopardi

Il rifugio nella poesia, la vitalità umiliata, la gobba, le puttane e l'«aria buona» di Napoli: il Leopardi di Martone/Germano è un rivoluzionario mancato; che rivolge la violenza contro se stesso

«Così ho pensato di andare verso la grotta, in fondo alla quale, in un paese di luce, dorme, da cento anni, il giovane favoloso»: queste le parole di Anna Maria Ortese, dette durante una visita alla tomba di Giacomo Leopardi nel Parco Virgiliano di Piedigrotta, a Napoli. Il giovane favoloso, così lo chiama; appellativo ripescato […]

continua »
Claudio Conti
Lettera aperta agli italiani

Usciamo dal fango!

La pioggia ha messo in ginocchio questo nostro Paese preda di profittatori, incompetenti e cittadini che si girano dall'altra parte. E invece è arrivato il momento di mettersi a studiare sul serio per trovare le soluzioni

Lambro e Seveso inondano Milano, il Bisagno fa tremare Genova, e nel frattempo guardiamo al Po angosciati. Sono giornate drammatiche: sintesi del dramma nazionale, segnato da un declino complessivo, e non soltanto economico.Sembra che questo disgraziato Paese non stia neppure affondando; ma piuttosto si stia disfacendo o sciogliendo in mezzo al fango che lo sommerge. […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Americans: ritratti di altri italiani

Notizie dal disastro

«Fin qui le stagioni di crisi sembravano necessarie alla rinascita sociale; ora la crisi si annuncia permanente: non eccezione ma condizione del mondo». La prima di una serie di interviste a intellettuali che guardano all'Italia con occhi "americani" è a Alberto Abruzzese.

Chi sono The Americans di cui si parlerà su queste pagine? Sono tutti italiani, ma relativamente atipici per il costume del nostro paese.  Sono professori, imprenditori, giornalisti, registi, creativi etc. che con la loro professionalità e le loro passioni hanno cercato e cercano di ridefinire l’identità italiana ispirandosi però a principi più tipici delle società […]

continua »
Erminia Pellecchia
L'attrice è in scena a Salerno

La canzone di Iaia

Iaia Forte è Tony Pagoda, il divo inventato da Paolo Sorrentino. «Non importa che io sia una donna travestita da maschio allucinato e gradasso, conta la ricerca della verità che fa un attore, attraverso emozioni e sensazioni, sul palcoscenico»

Smoking bianco di raso, camicia rossa, cravatta bianca di strass, capelli rossi ossigenati, taglio alla Bongusto, occhialoni anni Settanta, voce arrochita da abuso di alcool, droga e sigarette, profonda come quella del Califano di Tutto il resto è noia. Spavalda e malinconica come “er Califfo”, irriconoscibile questa Iaia Forte al maschile nella sua trasformazione-identificazione in […]

continua »