Alessandro Boschi
Visioni contromano

Cinema da vecchi

Il catalogo delle delusioni alla Mostra del cinema di Venezia: da Woody Allen che ruota intorno a una sola idea (sempre la stessa) a Roman Polanski che vorrebbe fare il verso al trash e non ci riesce. Insomma, difficile fare (o vedere) film da vecchi...

Brutta cosa la vecchiaia, soprattutto quando sopraggiunge. Ti mette in una condizione di superiorità apparente che ti fa sentire in diritto di tutto comprendere e addirittura giudicare. Non si spiegherebbe altrimenti perché il nostro giudizio differisca così tanto dal sentire comune e su quello di nicchia. Prendiamo ad esempio il film di Woody Allen, Coup […]

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Fabrizio Cossalter
Su “A Città del Messico con Bolaño”

Messico o nuvole?

Il libro di Alessandro Raveggi dedicato a Città del Messico e ai suoi presunti orrori è un reportage poco aggiornato: il punto di vista di un accademico italiano dei nostri tempi, disposto a tutto pur di sfoggiare il proprio lessico multiculturale e postcoloniale

È con un qualche sconcerto che mi appresto a recensire il libro di Alessandro Raveggi A Città del Messico con Bolaño. Un racconto per mappe e stazioni (Giulio Perrone, 127 pagine, 15 Euro) caratterizzato a mio avviso – preferisco dirlo subito – da pretenziosità intellettuale e goffaggine stilistica, come tenterò di mostrare. Anch’io, come l’autore, […]

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Ida Meneghello
Il cinema de laMeneghello

Pavese, lentamente

Il film che Laura Luchetti ha tratto da "La bella estate" di Cesare Pavese è lento e spesso noioso. Malgrado la bellezza della storia da cui proviene, malgrado le emozioni evocate e la Torino fine anni Trenta...

«A quei tempi era sempre festa. Bastava uscire di casa e traversare la strada, per diventare come matte, e tutto era così bello, specialmente di notte, che tornando stanche morte speravano ancora che qualcosa succedesse». È l’incipit folgorante de La bella estate di Cesare Pavese, il libro che dà il titolo alla trilogia premio Strega […]

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Valentina Fortichiari
A proposito de “L'uomo con lo scandaglio”

Mare dei misteri

Patrik Svensson, svedese, esploratore mentale, ha messo insieme la preistoria e la storia dei mari, dai primi navigatori fino a oggi: un caleidoscopio di emozioni, di azzardi e di illusioni. Insomma, un ritratto del mare come spettatore dei destini umani

Osservare la superficie del mare, quando è calmo incanta, quando è furioso emoziona. Ma immaginare che cosa nasconde nelle profondità è una domanda nella quale il pensiero si smarrisce: «Vi è nel mare un indefinito ossessionante mistero, che col suo fascino sembra esprimere un’anima in esso nascosta» (Herman Melville). Il mare è malattia, possessione, sogno. […]

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Nadia Tarantini
A proposito di "Tra le pagine della fame"

La fame a parole

Un bel saggio di Luisa Ricaldone analizza la fame (vera) sotto l'aspetto letterario. La guerra, le carestie, la povertà, la prigionia: una condizione di disagio che è stata spesso raccontata per descrivere le società e gli stati d'animo individuali

La fame. Per la maggior parte di noi, ormai, poco più che un’astrazione. Non la conosciamo. Non l’abbiamo mai conosciuta. Ne leggiamo, e leggermente pensiamo “poveretti!”. Non ne abbiamo mai avvertito i morsi, il vuoto e il corpo che ci abbandona al nostro destino – non immaginiamo che profonda disperazione fisica l’accompagni. Eppure. Nella memoria […]

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Daniela Matronola
A proposito di "Cervellati"

Modello Cervellati

Fabio Ciriachi ha ricostruito, sotto forma di romanzo, la vita di Cesarino Cervellati, calciatore molto popolare negli anni Cinquanta, tanto da arrivare anche in nazionale. Ma dietro la storia di un campione si nasconde quasi un trattato filosofico...

Cervellati era basso di statura / Cervellati era un’ala eccezionale / Cervellati aveva il 7 sulla maglia / Cervellati era un calciatore naturale! Se provate come ho fatto io a canticchiare queste parole sul ritmo (indiavolato) di Nuvolari, pezzo indimenticabile di Lucio Dalla, avrete la sensazione dell’andamento che governa l’ultimo libro in ordine di tempo pubblicato con la casa editrice Inschibboleth […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito de "Il cedro del Libano"

La voce degli alberi

Una raccolta di prose di Raffaella Romagnolo improntate al realismo magico mette in relazione gli esseri umani con la natura. E gli alberi diventano strumento e simbolo di ricchezza interiore

Gli alberi raccontano storie. Sanno tanto del mondo, della vita che si svolge intorno a loro, dei segreti degli umani e delle stravaganze dei non umani; hanno conosciuto generazioni di esseri viventi, che dalla loro altezza hanno messo a fuoco e indagato con la saggezza e la pietà della loro età. Sono straordinari osservatori, tenaci […]

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Nicola Bottiglieri
Tra sport e letteratura

L’anima del pallone

Quando si parla di calcio, tutti pensano ai giocatori o ai tifosi (magari agli ultras): nessuno pensa mai al pallone. Che pure ha una lunga storia che comincia da Omero e dalla sua "palla al vento"

Domenica 20 agosto è iniziato il campionato di calcio, tutti si sono preoccupati delle squadre, degli allenatori, ma nessuno del pallone, questa piccola grande invenzione dell’uomo, innocente motore di una economia mondiale. Conoscere la sua storia significa apprezzare i suoi rimbalzi, riflettere sulla composizione dei materiali significa addentrarsi nei misteri della vita, sapere che quella […]

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Ida Meneghello
Il cinema de laMeneghello

Passages al buio

“Passages”, il film di Ira Sachs, è la storia di un amore a tre, costruita un po' sulla falsariga di “Jules e Jim”. Ma senza la passione vitale del capolavoro di Truffaut. Qui tutto resta sepolto nei meandri di Parigi

Non so se il regista americano del film Passages, Ira Sachs, abbia letto l’opera monumentale che il filosofo tedesco Walter Benjamin dedicò ai “passages” parigini, dove l’autore rifletteva (riflessione durata tredici anni) sull’infinito caleidoscopio umano utilizzando i passaggi che attraversano il cuore della capitale francese, non solo in quanto luoghi urbani capaci di collegare strade […]

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Alessandro Boschi
Visioni contromano

Venezia rosa shocking

Domani si apre la Mostra del cinema di Venezia. Che cosa dobbiamo aspettarci? Un un tappeto rosa più che rosso causa sciopero di Hollywood. Il direttore Alberto Barbera è corso ai ripari sostenendo il cinema italiano. Ma davvero è un problema?

Dopo tre anni di assenza la curiosità di tornare al Lido di Venezia per l’80^ edizione della Mostra internazionale d’arte Cinematografica confligge con la complicata procedura, complicata per chi scrive, indispensabile per ottenere i biglietti per le proiezioni. Molto meglio le lunghe file e magari il rischio, il brivido, di rimanere fuori per esaurimento posti. […]

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