Riflessioni in coda a due mostre romane
Sempre più spesso l'"evento” sovrasta il valore (e il senso) di mostre e iniziative artistiche. Come il "festival” di Nasan Tur a Villa Torlonia o il site specific di Maurizio Nannucci al Maxxi
Che cosa spinge l’arte di oggi – non tutta certo ma una sua quota considerevole – verso il baratro senza ritorno dell’inconsistenza? Accusare Duchamp e l’impulso all’autodistruzione che ha messo in circolo è spiegazione che non basta più, perché anche le ondate che ne sono seguite e le avanguardie anni ’60 e ’70 che le […]
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La malizia del sesso
Dopo il lutto, dopo le lacrime, dopo i sensi di colpa, dopo lo spettacolo della fine si può finalmente riflettere sulla funzione di Laura Antonelli nella trasformazione dell'erotismo nell'Italia contadina
La morte di Laura Antonelli mi ha buttato in uno stato di tristezza. Non tanto per le caratteristiche della morte avvenuta in solitudine (infatti ben più straziante è stata la fine di Anita Ekberg, altra diva radiosa degli anni Settanta e Ottanta, finita su una sedia a rotelle) ma per tutto quello che lei ha […]
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A proposito di "Rituccia" al Festival di Napoli
Fortunato Calvino ha proiettato nel presente la guerra dell'Eduardo di «Napoli Milionaria!» e ha costruito uno spettacolo che racconta la nostra "guerra civile"
Di questa assonnata ottava edizione del Napoli Teatro Festival Italia, pochissimi sono stati gli spettacoli che hanno avuto il sold-out mesi prima del debutto ufficiale. Tra questi, ha letteralmente sbancato Rituccia scritto e diretto da Fortunato Calvino, drammaturgo e regista napoletano, pioniere del teatro della legalità. In scena, Antonella Cioli, Antonella Morea, Laura Borrelli, Rosa […]
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Ritratto d'artista
Carlo Cerciello: «Un consiglio a un giovane teatrante? Restare in questa Italietta, rivoltandola, culturalmente, come un calzino o emigrare, al più presto»
Nome e cognome: Carlo Cerciello. Professione: Regista, attore, docente di regia e recitazione. Età: 63. Da bambino sognavi di fare prima l’attore e poi il regista? Nessuna delle due cose, mi piaceva cantare. Cosa significa costruire regie e dirigere gli attori? Rispondere all’urgenza visionaria e poetica di comunicare con se stessi e con gli altri. Il tuo film […]
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Lettera da Chigago
Dopo la strage di Charleston, l'opinione pubblica americana cerca di capire perché il razzismo sia ancora così vivo e violento in un Paese che ha fatto dei diritti la sua ragione di vita
Il massacro della chiesa metodista-episcopale nera avvenuto a Charleston in South Carolina pochi giorni fa è stato definito a ragione uno spartiacque nella storia americana. Anche se certo non è una novità in questi ultimi tempi dove le violenze razziali sono esplose in tutti gli Stati Uniti e dove è sempre troppo facile procurarsi delle […]
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“Il defunto odiava i pettegolezzi”
La slavista Serena Vitale ha ricostruito la morte di Vladimir Majakovskij nel 1930: un evento che sconvolse il “giovane" regime sovietico e ancora oggi è avvolto da un alone di mistero
La mattina del 14 aprile 1930 il regime sovietico temette uno scossone non da poco. Era stato trovato senza vita, nel suo studio moscovita, il grande poeta Vladimir Majakovskij. S’era ucciso con alcuni spari al cuore e giaceva a gambe divaricate a pochi centimetri dalla porta. Ma che c’entra la morte di un poeta di […]
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Parla il filosofo torinese
Intervista a Maurizio Ferraris, in occasione dell'uscita di “Mobilitazione totale”: «L'uomo è votato alle catene, non alla libertà. Questo è il mondo reale, l’unico che ci sia»
Incontriamo il filosofo Maurizio Ferraris all’indomani dell’uscita del suo nuovo libro, Mobilitazione totale, pubblicato da Laterza e così introdotto nella quarta di copertina: « Forse per la prima volta nella storia del mondo l’assoluto è nelle nostre mani. Ma avere il mondo in mano è anche, e automaticamente, essere in mano al mondo». Ferraris, lei […]
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«Quando le chitarre facevano l'amore»
Lorenzo Mazzoni ha scritto un romanzo pop e colto allo stesso tempo, che insegue l'illusione rivoluzionaria degli anni Settanta e testimonia la vittoria dell'individualismo
Quando le chitarre facevano l’amore (Spartaco, 2015, pp. 348, euro 12) di Lorenzo Mazzoni parla di nazisti in fuga e cacciatori di nazisti, ‘68, America, beat generation, droghe e musica psichedelica, allucinazioni, spionaggio, poetica della violenza e soprattutto paradosso e ironia. Possiamo definirlo romanzo pop o, meglio ancora, rock. Corale indubbiamente, quasi un insieme di […]
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Una riscoperta dell'editore Manni
Guido Davico Bonino ha ritradotto “Le due orfanelle”, capolavoro di imperfezione del teatro popolare dell'Ottocento. Nonché macchina (perfetta) da successo, di Adolphe D’Ennery e Eugène Cormon
Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare de Le due orfanelle. Ci sono nomi/cose/storie che affondano le radici nell’immaginario popolare senza che se ne sappia troppo nei particolari. Le due orfanelle fa parte di questa famiglia di mattoni dell’immaginario popolare. I cinefili, forse, possono ricordare con nettezza il film di David W. Griffith […]
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Un racconto inedito
«Appena Franz andò via, tra noi si accese una discussione su questa faccenda dell’uccello: “Si sarà inventato tutto, forse per impressionarci”»
Franz Kafka ne parlava qualche volta. Sapevamo che era una sua fantasia o, forse, una fissazione, ma le sue parole erano inquietanti. Diceva di uno strano uccello che si nascondeva nei posti più impensati, in casa e perfino in ufficio e che, all’improvviso, gli compariva davanti. Non parlava, ma si capiva che lo disprezzava e […]
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