Cartolina da Lisbona
In Portogallo, dove ha inizio la vicenda raccontata da "Silence", il film di Scorsese è stato accolto come un evento nazionale: un confronto tra Oriente e Occidente e tra religione e fervore
Ho visto a Lisbona il nuovo film di Scorsese Silence. Il film è stato qui una specie di evento nazionale, dato che il tema è di fatto ancora attualissimo per il Paese. Esso è infatti duplice, riguardando da un lato la storia delle colonizzazioni portoghesi e dall’altro il loro legame con l’espansione del Cattolicesimo. Ora, […]
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Incontro con lo scrittore francese
Pierre Michon ha vinto il premio Nonino: «Quando cominciai a scrivere la modernità aveva ancora un senso. Ormai siamo nella post-modernità, nel magma dell’indifferenziato»
Ha la camicia in tessuto jeans e un maglione color della terra d’inverno. Parla poco, sorride appena, arrossisce di fronte a qualche domanda che lo rimanda al suo privato. Eppure Pierre Michon, lo scrittore nato nel ’45 nella provincia francese, la Creuse, il suo privato più profondo l’ha raccontato con sincerità e tanta raffinatezza letteraria […]
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Un dibattito su come mettere a norma il Paese
In Italia siamo più bravi a gestire l'emergenza che a prevenire i danni dei terremoti. Eppure sarebbe più economico il contrario. Coma ha spiegato il geologo Roberto De Marco.
Se si digita “terremoto” su Google escono 50 milioni di risultati. Le informazioni recenti soprattutto (ad esempio: «Nuove scosse di terremoto in centro Italia, paura all’Aquila, trema anche la Sicilia», venerdì 27 gennaio 2017, 08:29) poi le cronache, le dichiarazioni, i dibattiti, i paragoni con gli altri terremoti… Qualunque cosa succeda nei prossimi mesi, è […]
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Memoria e memorie/1
Il nazismo visto da Tadeusz Pankiewicz, farmacista "ariano" che scelse di restare fino alla fine nel Ghetto di Cracovia per cercare di aiutare in qualche modo gli ebrei
I nazisti non parlavano in modo normale. Urlavano. È questa una delle tante cose osservate e poi descritte dal polacco Tadeusz Pankiewicz, il farmacista ariano che volle rimanere nel ghetto di Cracovia, città che, assieme a Varsavia, fu il teatro della grande prova generale della reclusione, della deportazione degli ebrei da parte dei tedeschi invasori, […]
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Memoria e memorie/2
Antonella Ottai ha scritto “Ridere rende liberi”, una ricostruzione fedele dell'attività teatrale dentro ai lager. I reclusi "celebri" erano costretti a esibirsi per le Ss: un misto di orrore e assurdo
Oggi lo sappiamo bene ed è tutto documentato: nei lager nazisti si disegnava, si scriveva, si faceva e componeva musica, ma questo libro di Antonella Ottai, Ridere rende liberi. Comici nei campi nazisti (Quodlibet, pp. 234, 18,00 euro) ci ricorda e testimonia che vi sopravviveva anche il teatro comico, il cabaret. La comicità nei luoghi […]
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Ritratto d'artista
Tino Caspanello: «I miei testi nascono dall’attesa, dal desiderio di dire qualcosa che in quel momento diventa una necessità, una urgenza, nascono a volte da un gesto, da una parola che ne nasconde tante altre»
Nome e cognome: Tino Caspanello. Professione: Drammaturgo, regista. Età: 56. Quando nasce la tua passione per la drammaturgia e quando hai deciso di farne un mestiere? Non ricordo un periodo preciso, ma, se dovessi pensare a un tempo in cui l’interesse cominciava a diventare più forte, allora potrei affermare intorno ai vent’anni, quando, studente di Scenografia […]
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A proposito di “Una volta l'estate”
Il nuovo romanzo a quattro mani di Ilaria Palomba e Luigi Annibaldi è un quadro caleidoscopico di una relazione raccontata con lo stile dei cori delle tragedie greche
Una volta l’estate (Meridiano Zero, 159 pagine, 13 Euro) è un titolo bellissimo per un romanzo sorprendente. Gli autori, Ilaria Palomba e Luigi Annibaldi, sono riusciti a comporre un quadro caleidoscopico di una relazione trovando due frecce ai rispettivi archi che poi sono un solo arco, comune: 1) potenza della voce; 2) bellezza della lingua […]
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Tra linguistica e politica (non solo Usa)
Trump, dall'inglese: carta vincente, inventare una scusa, peto. Una parola che esprime un'epoca: la fuffa del linguaggio, il peto della comunicazione. Insomma, più post-verità che populismo
Un sentimento si aggira per la contemporaneità e non aspetta altro che essere nominato e descritto. È il sentimento trump. Un certo modo di sentire gli eventi che accadono e i fenomeni che ci circondano; una certa atmosfera estetica che circola e si diffonde più o meno ovunque tra l’Europa e gli Stati Uniti. Possiamo parlare […]
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Una storia ambientata in Burkina Faso
«L’unico che non partecipò alla baldoria del giorno di paga fu Mol. Restò a Bagré, a occuparsi del fiume. E quando riprendemmo, il lunedì mattina, aveva deciso dove chiuderlo»
Febbraio. Da quattro mesi ormai non piove, la brousse è una monotona distesa d’erbe secche. Il livello s’è molto abbassato nelle ultime settimane, il Nakambé è ridotto uno striminzito rigagnolo che serpeggia sperduto tra banchi di sabbia e rocce, smarrito nell’alveo del grande fiume che non c’è più. Per tutta l’estate, e fin nei primi […]
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Visto all'Astra di Torino
Cesare Lievi ripropone "Leonce e Lena” di Georg Büchner e ne fa una sorta di parodia di Amleto, rendendo omaggio alle avanguardie storiche (non solo teatrali), da Jarry a Malevic
Georg Büchner, lo scrittore tedesco morto a ventiquattro anni nel 1837, gode un improvviso ritorno di fama, qui da noi: lo scorso anno Mario Martone ha messo in scena il suo mastodontico, malfermo e irrisolto Morte di Danton allo Stabile di Torino, ora Cesare Lievi ripropone la favola di Leonce e Lena sempre a Torino, […]
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