Anna Camaiti Hostert
Lettera da Chicago

L’orto di Michelle

Chissà se Trump spianerà con le ruspe (anche) l'orto che Michelle Obama aveva impiantato alla Casa Bianca. Comunque sia, la Firts lady uscente rimarrà un simbolo politico forte. Fino alla sua futura candidatura?

Dopo il 20 gennaio cosa ne sarà dell’orto di Michelle Obama alla Casa Bianca? Quel giardino che la First Lady inaugurò il 20 marzo 2009 prese subito un significato diverso da quelli più recenti, di Eleanor Roosevelt e Hillary Clinton. Mentre la prima infatti creò quello che fu chiamato victory garden durante la seconda guerra […]

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Alberto Fraccacreta
L'elzeviro secco

Le Bufale Bill

Infuria la polemica sui fake e la post-verità. Il “post” non sta per “dopo”, ma per “al di là”: e secondo alcuni, con queste bufale c'è chi tenta di governare il mondo

Il Vangelo di Giovanni è il più filosofico, tautologico, poetico. Ma, tra i tanti, c’è un passo, Gv 18: 37-38, di difficile interpretazione: «“Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce ”. Gli dice Pilato: “Che cos’è verità?” E detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei». Pilato interroga, ma lascia cadere la sua domanda. […]

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Angela Di Maso
Visto al San Ferdinando di Napoli

Vaudeville Ruccello

Nuovo allestimento per "Ferdinando", il capolavoro di Annibale Ruccello. La regista Nadia Baldi (con Gea Martire e Chiara Baffi protagoniste) ne ha fatto quasi un'opéra comique dove amore e morte finiscono per coincidere

Quando Annibale Ruccello scrisse Ferdinando non pensò di certo al capolavoro teatrale che sarebbe divenuto, anche se i riconoscimenti non tardarono a giungere. Due premi IDI: nel 1985 come migliore testo teatrale, il secondo nel 1986 come miglior messinscena. Sua musa e destinataria fu Isa Danieli, la quale ancora tutt’oggi porta in giro l’allestimento originale costruito […]

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Lidia Lombardi
Itinerari per un giorno di festa

Le pietre della storia

Passeggiata tra le Pietre d’inciampo, le piccole targhe che Gunter Demnig, artista tedesco, cementa ogni anno nel marciapiede prospiciente il palazzo dove vissero i deportati nei campi di concentramento che non sono mai più tornati

Questo non è un itinerario ameno, di scorci paesaggistici o di prodigi artistici. È un tour della Memoria, e insieme della Storia, quella che sfugge ai manuali, quella minima, di gente il cui nome resta sconosciuto ai più, perché si confonde nella massa di soggetti che la Storia l’hanno subita. È una passeggiata a Roma […]

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Ilaria Palomba
Nella chiesa della Vallisa a Bari Vecchia

L’arpa vivente

Rope art e body painting in una chiesa. È successo a Bari per una performance di Miguel Gomez, artista, Isabella Corda, performer e Damiana Ardito, danzatrice

Un evento straordinario per Bari. Per la prima volta rope art e body painting in una Chiesa. È accaduto alle 19 dell’8 gennaio 2017 nella chiesa della Vallisa a Bari Vecchia, all’interno della prima Biennale d’arte contemporanea, BibArt, ospitata dal capoluogo pugliese. Titolo della performance: Ropes and Colors. In scena Miguel Gomez, artista, performer e […]

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Alberto Fraccacreta
Tra medicina e filosofia

Metafisica del corpo

Perché la medicina ha dimenticato il suo rapporto con lo "spirito", separando il corpo dall'anima? È il tema di un saggio bel di Vincenzo Nuzzo. Tra Platone e Edith Stein

Il medico e studioso Vincenzo Nuzzo coniuga i grandi interessi della sua vita, la medicina e la filosofia, in un libro arduo, specialistico, ma assai moderno per la vocazione alla lotta contro lo scetticismo generale dei nostri tempi in merito alla dicotomia anima/corpo. Il titolo di questo saggio denso, mai approssimativo, è Lo spirito della […]

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Angela Di Maso
Ritratto d'artista

Teatro per costruire

Giuseppe Miale di Mauro: «A me piace raccontare storie, costruisco una regia come se dovessi erigere un palazzo che ha per fondamenta il testo, per muri portanti gli attori e per facciata una serie di immagini che la drammaturgia mi suggerisce»

Nome e cognome: Giuseppe Miale di Mauro.       Professione: Lo scrivo in inglese che fa più fico: Director, playwriter and writer.          Età 40. Quando e come hai deciso di “vivere” di teatro? Da ragazzino volevo giocare a pallone. A sedici anni ho debuttato tra i professionisti, e tre anni dopo ho mollato tutto. Intanto facevo parte di […]

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Vincenzo Nuzzo
Tra politica e globalizzazione

La società è finita

Il localismo politico che trionfa in questi anni non è che la negazione del concetto stesso di società e solidarietà. Come spiega la dottrina del filosofo (e poeta) canadese Bernard Charbonneau

Il localismo è da tempo divenuto una dottrina di filosofia – ed economia – politica, ma il suo più intimo nucleo può essere considerato prettamente sentimentale, e precisamente nostalgico. È la nostalgia dei piccoli luoghi ormai tutti scomparsi. Quando ancora esistono, sono infatti in realtà solo vuoti fantasmi. Perché la mitica del grande luogo ha […]

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Laura Novelli
Visto all'Ambra Jovinelli di Roma

Elogio dell’inetto

Valerio Mastandrea è bravissimo a interpretare il protagonista de "Il migliore" di Mattia Torre. La storia di un impiegato depresso che scopre la cattiveria. Ma il testo convince solo a metà

Musica alta. Palcoscenico buio. Un fascio di luce al centro della scena vuota illumina un uomo di aspetto giovanile e ben vestito che, impalato davanti al pubblico, sembra un manichino dalla prossemica “gogoliana”: le braccia molto vicine al busto, la camminata poco naturale e insicura, il volto animato spesso da un falso sorriso compiaciuto ci […]

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Ilaria Palomba
Un romanzo sulle band romane

Il disagio normale

In “Come una canzone", Luca Giachi racconta una generazione insicura, sempre in cerca di un modello di vita che l'allontani dai genitori e a proprio agio solo con il disagio

Come una canzone di Luca Giachi (Hacca, 2016, pp.142, euro 14) è la storia di una ipotesi di band indie rock formata da Mattia, Andrea, Angela e Marco, romani trentacinquenni, alla ricerca di una cantante. Presto s’imbattono in Letizia, affascinante e controversa ventisettenne abruzzese, con una voce stupenda ma poco propensa a lasciarsi andare. Mattia […]

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