In memoria di un regista
Il teatro italiano è senza memoria: per questo Memè Perlini si è ucciso. Perché aveva inventato il teatro immagine prima che gli altri lo usassero per conquistare fama e potere
Chiedo scusa, c’è voluto un po’ di tempo per decidersi a scrivere questa piccola nota. Occorre riflettere bene sul gesto estremo di Memè Perlini. E dunque in queste poche righe proverò a farlo; immaginando che chi le leggerà conosceva il teatro di Memè Perlini. Conosceva, per esempio, la straordinaria fucina che fu il Teatro La […]
continua »
Ritratto d'artista
Emanuele Aldrovandi: «Ho scelto di fare il drammaturgo quando ho capito che altrimenti ne avrei dovuto trovare un altro, che sicuramente mi sarebbe piaciuto meno»
Nome e cognome: Emanuele Aldrovandi. Professione: Autore teatrale. Età: 31. Quando nasce la tua passione per la drammaturgia e quando hai deciso di farne un mestiere? Al Liceo scrivevo sul diario i dialoghi fra i miei compagni di classe, quello è stato il primo inconsapevole approccio alla drammaturgia. Ho scelto di farne un mestiere quando ho […]
continua »
Un bel romanzo per ragazzi
«Ricky Murphy e l'improbabile pattuglia» di Tomaso Luciano racconta la storia di un ragazzo solitario che trasforma i sogni in una realtà alternativa (sotto forma di animali)
È un mattino piovoso quello in cui Ricky, ragazzino mingherlino e occhialuto, entra insieme a sua nonna in un anonimo negozio di animali alla periferia della città. Nessuno dei due sa ancora che l’incontro col furetto Hiru, la saggia lucertola Kert, i due camaleonti Alay e Boho, il serpente reale della California Tlish e soprattutto […]
continua »
Viaggio nel pensiero filosofico
Conta più l'esperienza concreta o la "descrizione" della realtà? La conoscenza o la percezione "realista"? La filosofia antica e quella moderna, messe a confronto, ci dànno risposte diverse
Che cos’è davvero la Realtà? Come è stato inteso il concetto di «realtà» nel complessivo percorso che va dalla sapienza metafisico-religiosa tradizionale (esposta nei testi sacri di tutte le principali religioni), alla riflessione metafisico-religiosa filosofica, per pervenire infine alla filosofia pura e laica affermatasi nella Modernità (da Cartesio in poi)? Ebbene, analizzando questo percorso, il […]
continua »
Il catalogo del Novecento
Nel suo surrealismo, Georges Bataille mischia il piacere all'orrore, l'erotismo alla pulsione di morte e in questo consiste l'unicità dei suoi testi. Provate a rileggere “Storia dell'occhio”...
Georges Bataille nel suo sentire artistico e filosofico è profondamente prossimo al pensiero vitalistico di Henry Miller e Anais Nin ma, se vogliamo, ancora più estremo. Aveva un rapporto dissonante con la religione, i suoi genitori erano atei ma un momento traumatico nell’infanzia lo condusse prima ad abbracciare la fede cristiana e poi a negarla […]
continua »
Ricordo del poeta scomparso
Al di là delle contraddizioni legate alla sua vita e al suo rapporto con l'ortodossia sovietica, Evgenij Evtušenko resta uno dei migliori interpreti dello spirito russo, sospeso tra forma e ironia
Ho incontrato Evgenij Evtušenko nell’estate del 1979, al Festival dei poeti di Castelporziano. Era alto, slanciato, carismatico. Io avevo compiuto da poco diciott’anni, lui ne aveva quasi cinquanta, era già famoso e pubblicato in tutto il mondo e mi sembrò, come altri suoi colleghi della stessa generazione, una personalità all’apice della propria forza espressiva e […]
continua »
Visto alla Comunità di Roma
Giancarlo Sepe mette in scena (alla sua maniera) "Washington Square" di Henry James: un carosello impazzito nel quale i sentimenti degli individui cedono agli interessi delle "masse"
La forza del teatro di Giancarlo Sepe è nello stile inconfondibile: un suo spettacolo si riconosce sempre. E i segni sono: la capacità di giocare con lo spazio e con i corpi; la forza persuasiva del rapporto tra azione e musica; una perfezione quasi maniacale nel governare la fisicità degli interpreti; la passione per quel […]
continua »
Nello spazio di Francesca Antonini a Roma
Gregorio Botta espone a Roma la sua ricerca fatta di illusioni e rifrazioni dove l’arte è ridotta all'essenza del suo continuo perdere e prendere forma
Abbi cura di me. Più che un titolo è un’invocazione questa breve frase che battezza la nuova mostra di Gregorio Botta, in corso fino a maggio nello spazio di Francesca Antonini in via Capo le case che ha rilevato sede e attività dello storica galleria romana Il Segno. Una confessione di fragilità camuffata in un […]
continua »
L'elzeviro secco
Metti Raffaello a confronto con l'assenza; metti la finzione al servizio della creazione: quando uno spettacolo teatrale incarna le speranze e le attese di una comunità
Cinguettii di pettirossi, erba folta, chiome di pini svettanti. Due palme sotto i torricini, a conferire un aspetto alquanto esotico alla scena. La fortezza Albornoz, imponente, sulla destra; il colle coperto da brughiera. In alto il sole calante è, a tratti, oscurato da un rapace, – che sia la terribile poiana? Alle spalle la grande […]
continua »
Periscopio (globale)
Ricordo di Derek Walcott, il grande poeta antillano appena scomparso. Nei suoi versi, la forza di una contraddizione creativa: «Io sono solamente un negro rosso che ama il mare; / ho avuto una buona istruzione coloniale, / ho in me dell'olandese, del negro e dell'inglese, / sono nessuno, o sono una nazione»
Le “Nobel Lectures”, ovvero le conferenze tenute dai vincitori del premio Nobel dinanzi all’Accademia delle scienze di Svezia in occasione del conferimento del premio stesso, si dividono sostanzialmente in tre categorie: ci sono autori che ne approfittano per intervenire (e spendere la loro improvvisa e a volte imprevedibile autorità) su questioni di attualità politica, sociale […]
continua »