Alberto Fraccacreta
Il premio Nobel per la letteratura

Universo Ishiguro

Kazuo Ishiguro, con i suoi romanzi, ha traghettato la cultura giapponese nel vasto laboratorio della lingua inglese, rimescolando le carte del “mondo fluttuante” nel quale convivono tutte le culture

Premio Nobel per la letteratura a Kazuo Ishiguro, ma il risultato non cambia: come l’anno precedente, è un autore in lingua inglese a vincerlo. Dal 1990 sono ben 11 i nomi anglofoni a cui è stata conferita l’onorificenza più desiderata nel campo delle lettere. Dall’inizio dell’assegnazione sono addirittura 29 contro i 14 della seconda lingua […]

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Valentina Mezzacappa
Il ritorno di Harrison Ford (con Ryan Gosling)

Post Blade Runner

“Blade Runner 2049” è un’esperienza multisensoriale còlta e viscerale ma anche una struggente epica fantascientifica sul mondo che è stato, è, sarà. Insomma, né un remake né (solo) un film di cassetta

Sarebbe una vera ingiustizia oltre che un vero peccato farsi tirare dentro quel solito vecchio discorso che puntualmente torna a galla ogni qual volta il cinema decide di rispolverare vecchi capolavori che hanno segnato l’immaginario collettivo di intere generazioni. Il rischio c’è stato anche con Blade Runner 2049 (e qualcuno ci è cascato…) benché non […]

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Mario Di Calo
Visto al Teatro Traiano di Civitavecchia

La religione del sesso

Andrea De Rosa, con Vanessa Scalera e Pier Giorgio Bellocchio, mette in scena “Autobiografia Erotica” di Domenico Starnone: un match interiore in un mondo dove solo il sesso sembra dar senso alle cose

Domenico Starnone ritorna ancora una volta alla drammaturgia teatrale – sempre con esiti felici – con Autobiografia Erotica (dal romanzo Autobiografia erotica di Aristide Gambía): questa frequentazione istrionica dell’autore napoletano ma trapiantato a Roma dà sempre frutti curiosi e diversi fra loro come a perseguire intenzionalmente traiettorie sempre diverse. La storia narra di un incontro/scontro […]

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Nicola Fano
Visto al Teatro Eliseo di Roma

Famiglia Mauri

“Finale di partita" messo in scena da Glauco Mauri e Roberto Sturno (con la regia di Andrea Baracco) è un magnifico ritratto di famiglia. Più dolente che assurdo. Vero, insomma, come avrebbe voluto Beckett

Finale di partita di Samuel Beckett è un’arma a doppio taglio. Una farsa assurda o un ritratto di famiglia in un interno: bisogna scegliere una delle due strade. Quando Massimo Castri lo mise in scena con Vittorio Franceschi (spettacolo notevolissimo, per altro), scelse la via della farsa, inserendola però in una gabbia geometrica che ne […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Trump e Kim, gli insicuri

Trump e Kim Jong Un sono due leader deboli allo specchio. Per salvare tutti, gli Usa pensano a un cartello di potenze nucleari in grado di dettare regole alla Corea del Nord. Ma i due capi continuano a "giocare"...

Se Obama era il simbolo dell’equilibrio della diplomazia, della ragionevolezza che non escludeva tuttavia i sentimenti e le passioni (diverse volte, seppure con pudore, lo abbiamo visto piangere e commuoversi pubblicamente), Trump, al contrario – simile in questo al “bestione vichiano” a cui manca il lume della ragione, ma anche quello della ragionevolezza – si […]

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Velia Majo
Una grande mostra a Basilea

Elefantino Eames

Omaggio a Charles e Ray Eames, i designer che realizzarono oggetti, arredi e giocattoli manipolando il legno e la fantasia. Fino a costruire la sedia ideale di Billy Wilder

A Billy Wilder l’estroso regista di Viale del tramonto e A qualcuno piace caldo piaceva guardare in tv lo sport. Ma come quando era sul set era solito sedersi sulla sedia regista, davanti alla televisione “usava” una sedia confezionata apposta per lui. Furono i suoi amici, i designer americani Charles e Ray Eames i quali, visto che […]

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Valentina Mezzacappa
La gabbia delle definizioni

Schiavi del genere

Guida alla lettura di “The Well of Loneliness”, romanzo di formazione omosessuale di Radclyffe Hall che, ancora oggi, quasi cent'anni dopo, patisce il destino della "letteratura di genere"

Di cosa parliamo quando parliamo di gènere? Potremmo dire di categorie all’interno delle quali si raggruppano opere dai caratteri comuni, come forma, stile e argomenti. Si parla insomma di affinità, un’affinità che già è presente nella radice latina del termine, genus-genere. La catalogazione per generi può avere un effetto alquanto rassicurante, non solo perché appaga […]

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Nicola Fano
Visto al Vascello di Roma

Salvate Desdemona!

Enrica Rosso recupera un bel monologo di Christine Bruckner: "Se tu avessi parlato, Desdemona". E con passione civile ci mostra come Shakespeare avesse previsto un orrore terribilmente attuale

Per sole tre sere, al Teatro Vascello di Roma, nell’ambito de Le vie dei festival, Enrica Rosso ha presentato al pubblico Se tu avessi parlato, Desdemona della scrittrice tedesca Christine Bruckner. È stata l’apparizione fugace (speriamo che ci sia una ripresa) di un lavoro molto interessante sul caso di femminicidio più celebre della storia. Il […]

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Alberto Fraccacreta e Michele Pagliaroni
L'elzeviro secco

Urbino in commedia

Il Centro Teatrale Universitario di Urbino per una settimana ha trascinato la città in un clima da Commedia dell'arte con un stage di Alta Formazione teatrale tenuto da Carlo Boso

Nel 2005 l’autorevole rivista statunitense Foreign Policy stilò una classifica dei più influenti intellettuali al mondo: al primo posto Noam Chomsky, al secondo il nostro Umberto Eco. La parola “influente” oggi, dodici anni dopo, è stata sostituita dall’anglismo influencer (con sintomatica variazione fashion influencer) che ha assunto ben altro significato. Non I nuovi mandarini, non […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

Scrivere la solitudine

Ritratto di Carson McCullers, a cent'anni dalla nascita: una scrittrice che è riuscita a riunire nella propria complessa personalità quella dei suoi personaggi. Come a sovrapporre vita e letteratura

Una famosa dichiarazione di Graham Greene recita: «Carson McCullers e forse Faulkner sono i due soli scrittori, dalla morte di D. H. Lawrence, dotati di una sensibilità poetica originale. Preferisco la McCullers a Faulkner perché scrive con maggiore chiarezza; la preferisco a D. H. Lawrence perché non ha alcun messaggio da trasmettere». Da parte sua, […]

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