Alessandro Boschi
Il nostro inviato al Lido

La colpa di Hannah

"Hannah" di Andrea Pallaoro con Charlotte Rampling è un tipico film "da concorso", ossia una pellicola che non immagina un rapporto vero con il pubblico. Perché racconta un non detto che resta oscuro

Giusto ieri leggevamo della questione se esistano o meno i film da concorso o se, semplicemente esistano film, per i quali non ha nessun senso questo tipo di catalogazione. Se però questa catalogazione esistesse, Hannah, di Andrea Pallaoro, presentato questa mattina in concorso, sarebbe proprio il tipico film da concorso. Interpretato da Charlotte Rampling è […]

continua »
Velia Majo
Visita al Museo Casa Ortega

Il pintor de la Mancha

Bosco, il piccolo centro cilentano terra di martiri del Risorgimento, celebra il "suo" José Ortega, pittore spagnolo, allievo di Picasso, che qui scelse di fare la sua rivoluzione

Avvistato il murales maiolicato posto all’inizio del paese, eccoci giunti a Bosco, piccolo borgo ricco di ricordi risorgimentali situato nel basso Cilento, in provincia di Salerno. Il murales sul quale compare la scritta «perché per tre volte Bosco risorse più fiera e più bella e nel verde di fronte al mare sempre pronta a battersi […]

continua »
Alessandro Boschi
Il nostro inviato al Lido

Delusione Soldini

“Il colore nascosto delle cose”, nuovo film di Silvio Soldini è leggero, quasi impalpabile. Forse troppo impalpabile. Una storia d'amore tra un pubblicitario e una non vedente, che finisce nel nulla

Presentato questa mattina il nuovo film di Silvio Soldini Il colore nascosto delle cose (Emma). Interpretato da Valeria Golino, la Emma del titolo, è la storia di un superficiale pubblicitario, superficiale come spesso capita per difesa, e di una non vedente che ha accettato il proprio handicap e con ostinazione e pervicacia ha saputo ricostruirsi […]

continua »
Alberto Crespi
Zattere agli Incurabili

La vita non è cinema

Pellicola o digitale? Finzione o registrazione della realtà? Ritmo o tempi morti? Insomma, a che serve il cinema, se non trasforma le cose? Prendete il caso del nuovo film di Abdellatif Kechiche...

Dopo aver visto il film di Abdellatif Kechiche Mektoub My Love – Canto Uno, siamo giunti a una conclusione: urge il ritorno alla pellicola. Bisogna sottrarre il digitale ai registi cinematografici. Solo l’analogico ci salverà. Come dite? Non accadrà mai? Ovvio. Ma, come nel ’68, occorre essere realisti e chiedere l’impossibile. Premessa: il film è […]

continua »
Elisa Bondavalli
Dietro le quinte della Mostra

Razzismi d’America

“The Rape of Recy Taylor” di Nancy Buirski, che racconta di una ragazza violentata in Alabama negli anni Quaranta, porta al Lido, con grande forza, il temi dei diritti calpestati negli Usa

Alla sala Darsena ieri pomeriggio è stato presentato il docu-film The Rape of Recy Taylor di Nancy Buirski, unico lungometraggio americano in concorso per la sezione Orizzonti. Recy Taylor era una giovane madre nera di ventiquattro anni che viveva e lavorava in Alabama. Nel 1944 fu vittima di uno stupro da parte di sei ragazzi […]

continua »
Alberto Crespi
Zattere agli Incurabili

Il western aborigeno

«Sweet country" del nativo australiano Warwick Thornton racconta l'odissea di un aborigeno che non riconosce i valori dei colonizzatori bianchi. Quasi un remake del mitico “Ucciderò Willie Kid”, western atipico di Abraham Polonsky

Parlare bene di un regista per parlare benissimo di un altro regista è un’operazione forse lievemente scorretta, ma spero che Warwick Thornton non se ne avrà a male. Thornton è un regista e direttore della fotografia australiano con un curriculum già notevole, e con una particolarità etnica che lo rende speciale: è un nativo australiano, […]

continua »
Alessandro Boschi
Il nostro inviato al Lido

Ultima Sceneggiata

Sangue, criminalità, amore, canzoni, passioni: la ricetta di "Ammore e Malavita” è proprio quella della sceneggiata. Ma rimaneggiata e attualizzata (benissimo) dai Manetti Bros. Con l'aiuto di un Carlo Buccirosso perfetto

Lo confessiamo: appena seduti in sala Darsena per la proiezione di Ammore e Malavita dei Manetti Bros, presentato in concorso  stamattina, la prima cosa che abbiamo controllato, come peraltro facciamo sempre, è stata la durata: 133 minuti, quasi due ore e un quarto. Abbiamo temuto, non ve lo neghiamo. Perché a noi i due ci […]

continua »
Alberto Crespi
Zattere agli Incurabili

Cento volte Carrey

A Venezia Jim Carrey ha portato “Jim & Andy”, uno strepitoso documentario girato durante le riprese di “Man on the Moon”. In realtà, è un film sul cinema. E sulle mille personalità dietro alle quali si nasconde ogni attore

Ma chi è quel tizio che parla? È Jim Carrey, è Andy Kaufman, è Tony Clifton o qualcun altro ancora? La conferenza stampa più pirandelliana e inquietante di Venezia74 va in scena in occasione di un film dal titolo chilometrico: Jim & Andy: the Great Beyond – the story of Jim Carrey & Andy Kaufman […]

continua »
Alessandro Boschi
Il nostro inviato al Lido

Miscellanea veneziana

Siamo a metà percorso della Mostra: il momento giusto per fare un po' il riassunto di quel che s'è visto fin qui. Dall'insulso “mother” di Darren Aronofsky al potente “The insult“, di Ziad Doueri

Avendo deciso di fare un resoconto dei film visti qui alla 74^ edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia e non recensiti, mi ritrovo emancipato dal dover analizzare una delle bufale più bufale degli ultimi anni, ovvero mother di Darren Aronofsky (nella foto accanto), che ha come unico merito quello di aver creato una sorta […]

continua »
Mauro Curati
“La vera storia del bandito Giuliano”

Il bandito e le fake

La ripubblicazione dell'inchiesta di Tommaso Besozzi, che nel 1950 smascherò le bugie di Stato su quella storia, fa riflettere soprattutto sulla debolezza del giornalismo di oggi

La mattina del 5 luglio 1950 il Radio Giornale comunicò con enfasi agli italiani che il famoso bandito Salvatore Giuliano, la primula rossa del Movimento autonomista siciliano, il Robin Hood mafioso, era stato ucciso in un conflitto a fuoco dai carabinieri del Comando Forze Repressione Banditismo (Cfrb) diretto dal colonnello Ugo Luca. Il Giornale di Sicilia titolò a sette colonne: “Stanotte […]

continua »