Ricordo del grande critico scomparso
Chiesa di San Leonardo a Lajatico, l'ultimo saluto a Gillo Dorfles: in memoria di un uomo prismatico da tutti amato e che tutto amava con grande curiosità. Come la storia che rappresentava
Ricordi bene quelle ore trascorse a sbianchettare la stanghetta della n, così che nessuno si accorgesse del refuso tipografico, mutando quel Gino in Gillo. Gillo Dorfles. Faticaccia dovuta al rispetto che il settantacinquenne cattedratico meritava appieno nell’imminenza del suo intervento su Moda e mondanità. Era quello un titolo che egli vestiva come un guanto. Angelo Eugenio […]
continua »
Il premio del gruppo Mauri Spagnol
Qual è la chimera dello scrittore alle prime armi? Bucare la resistenza degli editor a leggere gli sconosciuti. L'unico mezzo valido sono i premi. Per esempio, ce n'è uno nel quale i concorrenti fanno anche i giudici...
Lo sanno tutti, o quasi: se non si è già famosi o, peggio, se si è esordienti, veder pubblicato il proprio libro è impresa estremamente difficile. Talvolta si vengono a sapere notizie che hanno una sorta di sapore romantico e queste dovrebbero erodere un po’ la diffusa sfiducia verso la macchina editoriale italiana. Tempo fa […]
continua »
La kermesse hollywoodiana
Dopo anni di “impegno” (per come può impegnarsi il cinema Usa), gli Oscar tornano alle favole. La vittoria, inattesa, della "Forma dell'Acqua" di Guillermo del Toro è un segno dei tempi
La forma dell’acqua non è né rettangolare né circolare; è quella che abbraccia, congiungendosi, all’immaginazione di Guillermo del Toro. La mente del regista messicano si fa contenitore creativo, grembo materno portatore di storie e fantasia. Cinefilo, sognatore, idealista, Guillermo del Toro diventa uno degli ultimi grandi racconta-storie cinematografici e la sua produzione filmica una raccolta […]
continua »
A Roma, al complesso San Giovanni
Klimt Experience è una strana mostra che celebra i cent'anni dalla morte del popolare artista. Non ci sono opere, ma solo riproduzioni che stimolano emozioni. Un gioco che prescinde totalmente con l'esperienza artistica
Cento anni fa moriva Gustav Klimt (1862-1918), uno dei grandi maestri della pittura che hanno sigillato il trapasso dall’arte dell’Ottocento alla modernità. Stroncato da un ictus ad appena cinquantasei anni nella sua Vienna, capitale dell’impero asburgico crollato con la Grande guerra e di una straordinaria stagione di vitalità culturale, di cui avrebbe vissuto da protagonista […]
continua »
A Roma, a "The Church Palace”
Settanta artisti da tutto il mondo: per ognuno una stanza d'hotel da occupare con le proprie opere, le proprie idee, le proprie ossessioni. È la fiera organizzata da Artrooms a Roma
«Una lingua diversa è una diversa visione della vita» ha detto Federico Fellini, poiché una lingua straniera permettere di accedere ad un percezione della realtà differente, donando un punto di vista non conosciuto e spingendoci così ad uscire dalla nostra comfort zone e a vedere oltre. Volendo riferire questo discorso al mondo dell’arte visiva si […]
continua »
Consigli per gli acquisti
L'amore dei vecchi secondo Kent Aruf (da cui il film con Robert Redford e Jane Fonda), la malattia dei vecchi secondo maria Rosaria Valentini e la Tokio senza più identità di Furukawa Hideo
In due. Emotivamente toccante, stilisticamente affascinante: ecco quel che si può dire dell’americano Kent Aruf, poco noto al pubblico italiano. Tra i lettori cosiddetti forti dovrebbe aumentare il passaparola. Il suo ultimo, e breve, romanzo, s’intitola Le nostre anime di notte (NN editore, 162 pag., 17 euro). Testo che ha ispirato l’omonimo film con Robert […]
continua »
Di aria elettorale
L'abito fa il monaco. E anche il militante (o il simpatizzate). Perciò domenica, quando andate alle urne, vestitevi in modo acconcio. Ecco una piccola guida per compulsare in modo giusto il guardaroba
Questa rubrica, oggi, termina e lascia spazio al vuoto, al cosiddetto “silenzio elettorale” che precede la giornata di domenica, durante la quale si svolgerà il rito democratico vero e proprio, una meraviglia che si rinnova: sperando di essere stati d’aiuto ai nostri lettori, e non avendo nascosto le nostre preferenze politiche, concludiamo con una rassegna […]
continua »
Al Centro culturale italiano di Marsiglia
Non solo Yves Montand o Lino Ventura: l'immigrazione italiana in Francia è stata anche lavoro e fatica. Lo racconta una bella mostra intitolata, appunto, “Ciao Italia!”
Per decenni la Francia ha rappresentato una destinazione privilegiata per l’emigrazione italiana, tanto che molte leggi “patriottiche” bloccavano l’accesso oltralpe. Considerati un po’ i vicini poveri, gli italiani hanno finito per fare la Francia. Questa racconta la mostra Ciao Italia! in corso sino 30 marzo all’Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia, un edificio emblematico dell’italianità […]
continua »
Di aria elettorale
Che ne sarà, dal 5 marzo, del Pd d'opposizione? Torneranno tutti sulle barricate contro il governo grillino-lepenista? Si riproporrà l'eterno dilemma della sinistra che sa solo stare in piazza?
Tralasciando per un attimo l’inscalfibile fiducia che il titolare – “tenutario”? – di questa rubrica nutre nei confronti dell’ormai prossimo trionfo elettorale del Partito Democratico… Già, perché si dà il caso che io sia disposto a giocarmi la faccia e a scommettere che i sondaggi disastrosi per il PD verranno ribaltati dall’esito delle urne: certo, […]
continua »
Visto al Teatro Sanzio di Urbino
Elio Germano porta in scena un suo monologo (intitolato "La mia battaglia”) che raccontando le ansie del nostro tempo coinvolge una parte del pubblico in una sorta di Coro greco
La mia battaglia, è un monologo scritto da Elio Germano a quattro mani con Chiara Lagani, drammaturga, andato in scena Martedì 20 febbraio al Teatro Sanzio di Urbino. Caratteristica singolare di questo spettacolo è il coro che Germano forma ogni volta con delle persone delle città ospitanti. Nella parte finale, infatti, si assiste all’entrata in […]
continua »