Nicola Fano
In margine a "Final portrait"

Cancellare Giacometti

Il film di Stanley Tucci su Alberto Giacometti è la storia di un quadro; della sua incompiutezza e della sua impossibilità di ritrarre la vita. Una riflessione dolente e severa sulla creatività

Ecco, se si dovesse fare un film su Samuel Beckett, dovrebbe essere come Final portrait di Stanley Tucci, nelle sale italiane da giovedì 8 febbraio. Final portrait, costruito su un formidabile Geoffrey Rush che interpreta magnificamente (fin quasi a diventarne un sosia) Alberto Giacometti, racconta un quadro, un unico quadro del celebre scultore, e il […]

continua »
Paolo Bonari
A proposito di nuovi fascismi

Tirannia social

La storia si ripete in farsa, diceva Marx. Ma, stavolta, il caos ideologico di un secolo fa rischia di ripetersi aggravato e corretto. Con la complicità dei social e la loro illusione di vite luccicanti

I parallelismi storici sono un gioco pericoloso che può anche occultare e sviare, piuttosto che favorire la comprensione degli oggetti d’analisi: meglio maneggiarli con cura, enumerare le differenze e non soltanto le affinità, per non essere risucchiati nella vertigine dell’omologia, per non illudersi di avere scoperto chissà cosa e di prevedere addirittura come si muoverà […]

continua »
Velia Majo
Al Museo delle Culture di Milano

I dolori di Frida

La nuova, grande mostra milanese scava nel mito di Frida Kahlo; nella forza della sua ribellione, nel coraggio con il quale trasformò in arte il suo dolore

Quando lo scorso 6 luglio 2017 al Dallas Museum of Art si celebrò il 110° anniversario della nascita della celebre artista messicana Frida Kahlo (1907-1954) con un “Festival Frida”, i partecipanti erano stati invitati a travestirsi in modo da assomigliare alla pittrice. All’evento si presentarono cinquemila persone: donne, uomini, bambini tutti con costumi sgargianti. Lunghe […]

continua »
Nicola Fano
Visto al Teatro Astra di Torino

La pulce di Manzoni

Michele Sinisi porta a teatro "I promessi sposi" e, in mezzo a mille invenzioni registiche, mette in scena sia la storia di Renzo e Lucia sia il loro mito. Dal liceo al kitch. Uno spettacolo da non perdere

I promessi sposi non è solo un grande romanzo, una memorabile storia d’amore e potere, è un’infinità di altre cose; ormai quasi soprattutto un’infinità di altre cose. L’identità italiana, la memoria scolastica, i luoghi comuni, i santi e i prepotenti, la burocrazia e la codardia. E altro e altro ancora! Michele Sinisi, portando in scena […]

continua »
Germano Mazzocchetti
Lezione di "musica applicata"

La voce di Eschilo

Qual è il rapporto tra musica e parola nella tragedia greca? Come si fa a ragionare in termini di “melodramma” o di “folclore” parlando di Prometeo o delle Baccanti? Ce lo spiega (con qualche esempio) un compositore

Quale musica per Eschilo, Sofocle e Euripide? La scorsa settimana si è svolto a Siracusa un convegno di studi sul tema «Sinfonie e armonie. Dalla messa in scena classica a oggi» dedicato, appunto, al rapporto tra musica e scena nella tragedia greca. Pubblichiamo l’intervento del compositore Germano Mazzocchetti, corredato dai brani musicali citati nella relazione.  […]

continua »
Danilo Maestosi
Dietro le politiche per l'arte

La fine del museo

Le avventure (e le sventure) parallele di due istituzioni culturali romane, il Maxxi e il Macro, rivelano strategie nazionali e locali convergenti: trasformare il museo in qualcosa che fa spettacolo e non "conserva"

Macro e MAXXI. Una parte del futuro di Roma doveva essere incorniciato tra questi due nomi. Sono gli acronimi di due musei consacrati al contemporaneo; uno comunale in un ex birreria dietro piazza Fiume, tradotto in una cifra di descrizione più sobria; l’altro statale in un ex caserma del Flaminio, scolpito da una sigla più […]

continua »
Raoul Precht
Periscopio (globale)

Sua Maestà la Leica

Una bellissima mostra a Roma rende omaggio alla Leica, la mitica macchina fotografica tramite la quale grandi artisti come Henri Cartier-Bresson e Robert Capa hanno immobilizzato il mondo

Oggi diamo tranquillamente per scontato che la fotografia, nelle sue migliori manifestazioni, sia un’avventura artistica, alla stessa stregua della pittura o della scultura. Non era così, tuttavia, ai suoi albori, all’epoca in cui pittori già affermati e famosi come Ingres e Puvis de Chavannes potevano ancora firmare un manifesto in cui si chiedeva appunto di […]

continua »
Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Vampiri & volatori

Dal catalogo dei vampiri (autentici) di Roberto Barbolini a quello degli "uomini volanti" di Errico Buonanno. Passando per il "sorcio" di Simenon: un Maigret senza Maigret

Il vampiro. Un tipo strano è dire poco. È stato un “conducator” romeno al cui confronto Nicolae Ceausescu impallidisce per banalità. Parliamo del vampiro Vlad III Tepes, noto anche come l’“impalatore”: i nemici, senza testa, li infilava sui pali. Si dichiarava cristianissimo. Papa Pio II (al secolo Enea Silvio Piccolomini) gli chiese di partecipare alla […]

continua »
Marco Ferrari
“Marquis de Wavrin, du Manoir à la Jungle”

L’esploratore con la pipa

Un film rievoca le avventure di Robert de Wavrin, aristocratico con il "vizio" del viaggio che, nei primi decenni del Novecento, girò il Sudamerica con la cinepresa in mano per fissare su pellicola popoli e realtà che di lì a poco sarebbe stati spazzati via dal "progresso"

A lungo dimenticato, oggi è considerato il padre del documentario etnografico dell’America Latina. Parliamo del marchese Robert de Wavrin (1888 – 1971), pioniere del cinema belga. È una importante storia della prima metà del Novecento quella del marchese Robert de Wavrin, l’avventura di un aristocratico di provincia, nato e cresciuto nelle Fiandre, che a un […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina dagli Usa

Il budino d’America

Sullo Shutdown i democratici se la prendono con Trump: «Trattare con lui è come negoziare con un Jell-O», il più celebre budino americano. Negli Usa lo scontro è tra chi fa politica e chi pensa solo ai propri interessi

«Se ogni foto racconta una storia, allora quella, certamente ritoccata, rilasciata ufficialmente dalla casa Bianca durante il fine settimana dello shutdown del governo federale ci dice molto sulla presidenza di Donald Trump. La foto ritrae il presidente seduto nell’Oval Office, dietro alla sua scrivania, che indossa il suo solito cappellino da baseball bianco con la […]

continua »