A proposito di "Napoli velata"
Il nuovo (buon) film di Ferzan Ozpetek recupera un'immagine conturbante e barocca della città: quasi l'antagonista della prateria dei Genny. Napoli vittima e carnefice, come sempre: e poi la sua gente, il popolo vascio e i nuovi patrizi...
Quante Napoli? La Napoli di Gomorra o la Napoli tranquilla e borghese e tardoeduardiana? La Napoli raffinata, barocca e viscida che compie delitti senza sporcarsi le mani? La Napoli della bella ’mbriana o della figliata dei femmenielli? O infine la Napoli bagnata e cupa di Malacqua, straordinario scritto lasciato marcire, fino a ieri, nella dimenticanza […]
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Storia di un amore alla fine
«Aspettavi che io mi comportassi da uomo, che mi alzassi e me ne andassi, che rispettassi i tuoi desiderata. Ma io ero l’uomo in ammollo, creatura di acqua di corpo, inerte infingardo»
La terra crepitava. Gli aghi di pino mi si spezzavano sotto il culo e la corteccia rugosa mi penetrava la schiena. La resina delle conifere si divaricava sotto i raggi obliqui del tramonto, laccava il mio sudore rappreso, il mio sudore acuto e dolciastro che arricchiva l’angolo tra le mie cosce e la base del […]
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Il pantheon degli orrori italici
Vittorio Emanuele III di Savoia, Benito Mussolini e Giacomo Matteotti: storia di una fake news antica che mette insieme un fellone, un criminale e una vittima designata (innocente)
È una fake news, non ci piove. Ma ha il fascino del vintage e solletica le corde degli irriducibili nostalgici dei treni in orario (altra fake news d’annata), cui fa gioco allontanare l’ombra nera del crimine dalla mascella quadrata dell’idolo funesto per poterselo immaginare e gabellare da martire intemerato. Perché la panzana di Vittorio Emanuele […]
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Promemoria per il 2018/1
Corriamo alla velocità di trenta chilometri al secondo (milleottocento in un minuto!) per fare il nostro giro ellittico nello spazio: impossibile capire cosa stia succedendo. Ma sappiamo tutto della filosofia degli chef
Aspetto che il mondo che farà venga a soccorso. Che accada nel duemiladiciotto o giù di lì poco importa, ma qualcosa è bene avvenga che ci tenga lontani da questo fastidioso senso di malessere, dalla sensazione continua di non farcela, di aver perso la testa e preso la strada sbagliata. Il risultato, paradossale a ben […]
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Promemoria per il 2018/2
Sarà sempre l’effimero a gridare, la verità a restare in silenzio. Perché gridare e pavoneggiarsi è una spia della debolezza. E che ci vuoi fare? La debolezza è debole
Spesso sogno via Puccinotti, la strada che dalla piazza sale verso il duomo di Urbino, e io cammino, cammino in quelle luci basse – più sfocate rispetto al reale come se esistesse una nebbia nel sogno – ma non riesco mai ad andare oltre. Non riesco a superare la barriera dell’attenzione, come dire?, non riesco […]
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Promemoria per il 2018/3
“Polittici“ si chiama una mostra che, a Perugia, mette in relazione Hans Hartung e Piero della Francesca: tagli definitivi, ferite da risanare. Non bastano gli uomini: occorre un miracolo
Alla Galleria Nazionale di Perugia c’è una piccola, preziosa mostra dedicata a Hans Hartung e intitolata Polittici. Non è un caso. È una piccola mostra di opere tarde (metà degli anni Settanta del secolo scorso) del grande pittore tedesco. Si tratta di dipinti abbastanza desueti rispetto a ciò che di lui viene più spesso celebrato: […]
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Una storia di (ingiusto) disagio
«Certo non lo voleva giustificare, quel piccolo delinquente, però neanche voleva infierire, oltretutto se avesse scritto un rapporto negativo gli sarebbero toccate altre carte da compilare, rogne e burocrazia»
L’uomo vestiva il camice bianco, ma lo teneva abbottonato storto. Fu questa la prima cosa che Tonino notò quando il dottore entrò nella stanzetta dove lui lo aspettava già da mezz’ora. «Esposito, me lo portate questo caffé?» – furono le prime parole che gli sentì dire, stupendosi, perchè erano quasi le stesse che suo padre, […]
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A proposito di “Fenomenologia della mistica”
Gerda Walther segue l'itinerario filosofico di Edith Stein elaborando un pensiero lontano sia dal vuoto formalismo religioso retorico ed istituzionale sia da qualunque forma di superstizione e di pietismo cieco-fideistico
Ho appena ultimato uno studio sul libro di Gerda Walther dal titolo Fenomenologia della mistica (Gerda Walther, Phänomenologie der Mistik, Walter-Verlag, Freiburg im Breisgau 1955). Un libro assolutamente straordinario, nel quale non si ritrovano solo una profondissima riflessione metafisico-filosofica ed una moderna filosofia religiosa. Vi si ritrova anche l’esposizione di una vera e propria prassi […]
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Al teatro di Villa Torlonia a Roma
Per i centocinquanta anni dalla nascita, due mostre raccontano il Pirandello che non ti aspetti: da un lato i suoi quadri (sospesi tra Casorati e il Capogrossi realista) dall'altro il teatrante metafisico
Cinquant’anni fa, quando Giorgio De Lullo rivoluzionò l’interpretazione pirandelliana mettendo in scena “Il giuoco delle parti” con Romolo Valli e Rossella Falk, ambientò la storia di Leone Gala in un universo metafisico, citando espressamente il pittore Felice Casorati. La pittura post cubista del grande artista italiano disponeva sulle tele solitudini senza proporzioni, individui soli perduti […]
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Periscopio (globale)
A cent’anni dalla nascita, rileggiamo Juan Rulfo, padre nobile (e defilato) della letteratura latinoamericana, maestro (riconosciuto) di Asturias e García Márquez
Non si può chiudere quest’annata senza ricordarne il centenario forse più importante. In Bartleby e compagnia, quella specie di breviario dedicato agli “scrittori del No”, o del gran rifiuto, agli scrittori, cioè, che preferiscono negarsi, non scrivere e non pubblicare, Enrique Vila-Matas dedica alcune belle pagine a Juan Rulfo, scrittore messicano che sulla letteratura in […]
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