Danilo Maestosi
Dietro le politiche per l'arte

La fine del museo

Le avventure (e le sventure) parallele di due istituzioni culturali romane, il Maxxi e il Macro, rivelano strategie nazionali e locali convergenti: trasformare il museo in qualcosa che fa spettacolo e non "conserva"

Macro e MAXXI. Una parte del futuro di Roma doveva essere incorniciato tra questi due nomi. Sono gli acronimi di due musei consacrati al contemporaneo; uno comunale in un ex birreria dietro piazza Fiume, tradotto in una cifra di descrizione più sobria; l’altro statale in un ex caserma del Flaminio, scolpito da una sigla più […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

Sua Maestà la Leica

Una bellissima mostra a Roma rende omaggio alla Leica, la mitica macchina fotografica tramite la quale grandi artisti come Henri Cartier-Bresson e Robert Capa hanno immobilizzato il mondo

Oggi diamo tranquillamente per scontato che la fotografia, nelle sue migliori manifestazioni, sia un’avventura artistica, alla stessa stregua della pittura o della scultura. Non era così, tuttavia, ai suoi albori, all’epoca in cui pittori già affermati e famosi come Ingres e Puvis de Chavannes potevano ancora firmare un manifesto in cui si chiedeva appunto di […]

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Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Vampiri & volatori

Dal catalogo dei vampiri (autentici) di Roberto Barbolini a quello degli "uomini volanti" di Errico Buonanno. Passando per il "sorcio" di Simenon: un Maigret senza Maigret

Il vampiro. Un tipo strano è dire poco. È stato un “conducator” romeno al cui confronto Nicolae Ceausescu impallidisce per banalità. Parliamo del vampiro Vlad III Tepes, noto anche come l’“impalatore”: i nemici, senza testa, li infilava sui pali. Si dichiarava cristianissimo. Papa Pio II (al secolo Enea Silvio Piccolomini) gli chiese di partecipare alla […]

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Marco Ferrari
“Marquis de Wavrin, du Manoir à la Jungle”

L’esploratore con la pipa

Un film rievoca le avventure di Robert de Wavrin, aristocratico con il "vizio" del viaggio che, nei primi decenni del Novecento, girò il Sudamerica con la cinepresa in mano per fissare su pellicola popoli e realtà che di lì a poco sarebbe stati spazzati via dal "progresso"

A lungo dimenticato, oggi è considerato il padre del documentario etnografico dell’America Latina. Parliamo del marchese Robert de Wavrin (1888 – 1971), pioniere del cinema belga. È una importante storia della prima metà del Novecento quella del marchese Robert de Wavrin, l’avventura di un aristocratico di provincia, nato e cresciuto nelle Fiandre, che a un […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina dagli Usa

Il budino d’America

Sullo Shutdown i democratici se la prendono con Trump: «Trattare con lui è come negoziare con un Jell-O», il più celebre budino americano. Negli Usa lo scontro è tra chi fa politica e chi pensa solo ai propri interessi

«Se ogni foto racconta una storia, allora quella, certamente ritoccata, rilasciata ufficialmente dalla casa Bianca durante il fine settimana dello shutdown del governo federale ci dice molto sulla presidenza di Donald Trump. La foto ritrae il presidente seduto nell’Oval Office, dietro alla sua scrivania, che indossa il suo solito cappellino da baseball bianco con la […]

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Delia Morea
A proposito di “Non fa niente”

Fatti del Novecento

Margherita Oggero racconta la storia di due amiche la cui vita (fatta di sogni come di delusioni) attraversa un secolo intero. Elogio di un'amicizia descritta con un linguaggio forte e sicuro

Non fa niente (Einaudi) di Margherita Oggero, è un romanzo denso, ricco, per scrittura e contenuti. La storia attraversa gli anni più significativi del ‘900, quelli che ci riguardano da vicino, dalle leggi razziali in Germania, al secondo conflitto mondiale, passando attraverso il boom economico degli anni ’60, fino ad arrivare ai cosiddetti “anni di […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di “La seconda cicara de tè”

Poesia del blu

Quel «duro far niente davanti a 'sto blu potente»: le poesie di Andrea Longega raccontano vite dolenti e "ammaccate" usando in uno straordinario e vivacissimo dialetto veneziano

Sarebbe meglio forse nemmeno parlare di poesia in dialetto, cioè non definirla come tale, evitando di costringere in tal modo in una categoria che suona riduttiva una produzione letteraria che appartiene di fatto al nostro patrimonio culturale comune. La poesia o è poesia o non lo è, in qualsiasi lingua essa venga scritta. Del resto, […]

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Giuliano Capecelatro
Le parole per (non) dirlo

La lingua spensierata

Affatto, corrusco, piatire, catalizzare... sono solo alcune delle vittime del nostro parlare distratto, quando non propriamente ignorante. Malgrado gli sforzi dei dizionari che si aggiornano

Entrare ed aggirarsi in un giardino prensile. Roba da Lewis Carrol, per un’Alice nel mondo dell’acido lisergico. La prensilità è stata conferita a un qualsiasi giardino pensile sulle pagine di un quotidiano. Lapsus calami, ovverosia voce sfuggita ad una penna (computer) impertinente? Ignoranza, o casuale quid pro quo? Comunque sia, il giardino in versione psichedelica […]

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Lina Sanserini
Le memorie di un "tätowierer"

Storie dal Lager

Ludwig “Lale” Eisenberg era costretto a tatuare i numeri sull'avambraccio dei prigionieri di Auschwitz. Per oltre mezzo secolo ha mantenuto il suo segreto. Solo prima di morire lo ha rivelato in una lunga intervista appena uscita in Gran Bretagna

Ha trascorso tre anni nell’inferno di Auschwitz, dove era stato deportato nell’aprile del 1942, all’età di 26 anni. La storia di Ludwig “Lale” Eisenberg, nato in Slovacchia nel 1916 da genitori ebrei, inizia proprio nel campo di sterminio che più di ogni altro è il simbolo dell’Olocausto. Lale era il “tätowierer”, il tatuatore di Auschwitz, […]

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Alberto Fraccacreta
A proposito di “E così via”

Le lingue di Brodskij

Adelphi pubblica l'ultima raccolta poetica di Iosif Brodskij: un gioco di rifrazioni, scritto parte in russo parte in inglese, alla ricerca di un'identità divisa nella quale le parole sono emozioni

Non è detto che la poesia abbia il suo unico referente nel linguaggio. Certo, quest’ultimo è il “corpo” del poëticum, la base solida e concreta grazie alla quale è possibile osservare la cosiddetta tensione lirica. Ma qual è il suo “spirito”? Dove risiede il senso della poesia? In quale regione dell’interiorità la consistenza delle lettere […]

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