Cartolina da Monaco
Nicolas Stemann, ex enfant terrible del teatro tedesco, lascia il Kammerspiele di Monaco con un "Giardino dei ciliegi“ aggiornato con rabbia, microfoni e distonie: il passato è (irrimediabilmente) passato
Nella tradizione orientale, il fiore di ciliegio simboleggia la pace interiore e il suo sbocciare la nascita. Proprio questo è uno dei temi cardine de Il giardino dei ciliegi di Anton Cechov. Il giardino dei ciliegi presto verrà distrutto, ormai rappresentante precario di tutto quello che è stato e che non tornerà: una distruzione metaforica […]
continua »
A proposito di “In che luce cadranno”
Con i suoi versi, Gabriele Galloni conduce il lettore nell'Oltretomba dove ogni sogno è permesso. E dove i fantasmi possono essere governati o uccisi per la seconda volta...
In che luce cadranno di Gabriele Galloni (Rp libri, 2018, euro 10) è la seconda silloge del talentuoso ventiduenne, ed è dedicata ai morti. I defunti cercano di consolarci con tentativi incomprensibili perché con una mano ci amano e con l’altra sono nell’invisibile. Negli obitori ci sono uomini che leggono la mano ai ragazzi morti sotto […]
continua »
Al Vitra Design Museum di Weil am Rhein
Il design e la musica, il travestimento e la trasgressione: una mostra celebra l'arte delle discoteche dagli anni Sessanta in poi. Quando le mode partivano da Tony Manero per arrivare allo Studio 54 di New York
Con i suoi stivaletti tacco cinque, la camicia nera con i pizzi e i pantaloni a palazzo bianchi l’italoamericano Tony Manero (John Travolta) calca il pavimento in plexiglass avvolto da luci multicolori a ritmo del brano dei Bee Gees Stayin’ Alive. La location è la discoteca “Odissey 2001” nel quartiere di Bay Ridge al numero […]
continua »
Cartolina dall'America
Arnold Schwarzenegger in campo per rifondare il partito repubblicano: via da Trump per ridare fiducia ai cittadini su temi come la sanità e l'ambiente. I conservatori americani vanno alla conta?
Di fronte a un’America che sobbalza e per un attimo si ferma, riempiendo le piazze delle grandi metropoli di giovani che sfilano contro la lobby delle armi e contro una violenza che ormai ha raggiunto livelli inaccettabili, si finisce per rimanere sorpresi per come questo paese sia sempre capace di rispondere alle sfide che gli […]
continua »
A proposito di "Geografia liquida"
I versi di Maria Pia Romano, senza retorica né gabbie metriche, ricostruiscono la luce e quasi l'essenza del mare. Come un elemento primario che continuamente pervade le nostre vite
La nuova raccolta di versi di Maria Pia Romano – arricchita in calce da tre prose autobiografiche che non solo giustificano il titolo dell’opera, Geografie minime (Il GRILLO editore, 10 euro), ma indicano soprattutto in maniera chiara e inequivocabile le tappe del suo percorso umano e artistico, i luoghi della sua anima, paesaggi interiori profondamente […]
continua »
Un racconto inedito
«L’acqua era inesistente, puro fondale, solo una pellicola zaffiro su ricci, pesci, salicornia, corallo. Pochi bagnanti deturpavano quella chela di pietra lavica che si sporgeva sul mare, altrimenti solo nostra»
Apri gli occhi, non vedere. Apri gli occhi, guarda solo me. Apri gli occhi, guarda i miei occhi, guardaci riflesso il turchese del mare. E la tua faccia, la tua bella faccia piena di voglia di me. Apri gli occhi, non vedere più gli scogli di basalto della Balata dei Turchi, non vedere più le […]
continua »
A proposito di "Anni Luce"
Andrea Pomella, seguendo le ossessioni musicali di Kurt Cobain, ritrae la furia autodistruttiva di un'adolescenza negli anni Novanta: ultima parentesi di disperazione vitale prima di tornare nella mediocrità del mondo adulto
Non è bello da dirsi, ma sono davvero pochi i romanzi che, superato un vaglio superficiale di qualche pagina, si continuano a leggere fino alla fine. Uno di questi ce l’abbiamo per le mani. Si presenta come un libriccino, per via del formato ridotto del volume, dalla copertina strana, invitante, graficamente aggressiva ma raffinata, che […]
continua »
Visto all'Eliseo di Roma
Alfredo Arias, ignorando le peculiarità del Varietà italiano, ha messo in scena un risibile “Eden Teatro” di Viviani come se fosse uno stupido e ricco spettacolo da Music Hall. Coinvolgendo in questo disastro anche il grande Mariano Rigillo
Si può ancora mettere in scena Raffaele Viviani? Questi anni e mesi recenti hanno fatto terra bruciata di tutto ciò che pareva attuale del Novecento fino a solo poco tempo fa. Il definitivo trionfo degli interessi individuali su quelli collettivi – sancito nel nostro Paese lo scorso quattro marzo – autorizza a credere che il […]
continua »
Visto al Teatro Vascello di Roma
"Giuramenti", il nuovo spettacolo del Teatro della Valdoca, insegue il modello della tragedia greca alla ricerca di una ritualità tramite la quale il teatro possa tornare a svolgere il suo ruolo centrale nell'etica della società
Il filosofo Giorgio Agamben rifletteva ne Il sacramento del linguaggio. Archeologia del giuramento proprio sul concetto di giuramento e su ciò che rappresenta per l’uomo inteso come animale politico. Agamben, partendo dall’analisi della società antica romana e greca, riconosce nell’avvento dell’idea di giuramento il passaggio stesso dell’uomo, in quanto animale, in essere umano. Dunque il […]
continua »
A proposito di "Morfisa o l’acqua che dorme”
Antonella Cilento racconta una vicenda magica e visionaria nella Napoli bizantina, che mescola illusioni passate e fobie del presente: «La natura delle storie è mutare sempre, svanire, rinascere»
Morfisa o l’acqua che dorme (Mondadori), di Antonella Cilento, di recentissima uscita, è un romanzo esemplare e straordinario, perché mette in campo un caleidoscopio di pulsioni ed è, a mio avviso, tra l’altro, una emozionante parabola sul grande mistero che risiede nell’arte del raccontare storie, ma non solo questo. Antonella Cilento è maestra nel narrare […]
continua »