Visto al Brancaccino di Roma
Il romanzo cult di Irvine Welsh, che trionfò al cinema più di vent'anni fa, va in scena con la regìa di Sandro Mabellini: un viaggio nella disperazione che mantiene tutta la sua attualità
Portare a teatro Trainspotting è impresa abbastanza ardua, intanto perché parte da un romanzo di un autore oramai divenuto cult come Irvine Welsh e poi per via del successo del film di Danny Boyle del 1996 da esso tratto, che passa per essere al decimo posto dei film più belli del ventesimo secolo secondo il […]
continua »
Quarant'anni dopo
La guerra fredda, le divisioni nelle Br e quelle nella Dc: vediamo - a partire da questo intreccio di interessi anche contrapposti - quali sono state le conseguenze del caso Moro sull'Italia dopo la caduta del Muro
Il rapimento di Aldo Moro fu un intreccio di “giochi” assai complesso, una sciarada violenta piena di cifrature. Pensate di guardare tre partite a scacchi dall’alto, su scacchiere trasparenti. Vi dovrete impegnare in un estenuante esercizio di concentrazione per distinguere a quale partita appartenga ogni mossa. Potreste sbagliare spesso e confondervi, assegnando una mossa al […]
continua »
Visto al Teatro Quirino di Roma
Diretto da Liliana Cavani, Geppy Gleijeses riporta in scena "Il piacere dell'onestà“, un classicissimo Pirandello che sfida le regole della logica fino a sfociare nell'assurdo. Con qualche decennio d'anticipo
Lui, lei, l’altro. Dalla commedia nuova alla commedia dell’arte, dai palcoscenici dei teatri lirici alla drammaturgia borghese, il cuore del plot a teatro non è variato. L’amore, la famiglia, i figli, gli obblighi sociali. Luigi Pirandello non è da meno: esattamente cento anni fa componeva Il piacere dell’onestà. A poco più di un secolo dalla […]
continua »
Nostra scatologia quotidiana
La società dello spettacolo è diventata la società del fondamentalismo (non solo verbale) a misura di social network. Qual è stato il passo finale di questo imbarbarimento dello stile e delle idee?
C’è di mezzo Guy Debord, che mezzo secolo fa snidò lo strepitante carro di Tespi accovacciato nelle pieghe del quotidiano: il mondo è un accumulo di spettacoli, sentenziò; il mondo fece spallucce, comunque stampò e mise in vendita La società dello spettacolo, e continuò imperturbato per la sua strada. C’è di mezzo la Commedia dell’Arte, […]
continua »
A proposito del "Giorno degli orchi”
Adolescenza e vita quotidiana nei dintorni di Firenze: una ragazzina bella e furba scopre un modo per guadagnare soldi e brivido, finché... Il nuovo libro di Divier Nelli è un concentrato di normali paure
Vita di ogni giorno, studenti sedicenni, Firenze e la campagna dei dintorni. Uno scenario familiare, situazioni quotidiane. Ragazzi che studiano, scherzano, si prendono in giro, sparlano di conoscenti e parenti. La giovane Aurora vive in una casa nel Chianti, il padre è un tirchio ed entrambi i genitori sono piuttosto distratti, pensano alle cose loro […]
continua »
Every beat of my heart
È triste e scandaloso che un poeta come Dario Bellezza, morto da pochi anni, sia stato così dimenticato. È una delle voci più forti, intense e strazianti della poesia italiana del secondo Novecento
Dario Bellezza. Roma, la sua città, il Mondo. Nequitosa, invalida, il traffico è ossidato in cellule soltanto negative, che non risorgono. Il retro della città, come porta all’Ade, passaggio infero, il fiume, il mitico fiume di Roma qui stagno d’Averno, dove la città sprofonda nel regno dei morti. Il disfacimento della città caput mundi, il […]
continua »
Visto al Teatro Argentina di Roma
Il regista russo Konstantin Bogomolov, arruolato dall'Ert, confeziona un "Delitto e castigo" in stile Grande fratello tv. Un Dostoevskij attualizzato per capire se una redenzione è ancora possibile
È un’umanità borderline quella tratteggiata in Delitto e castigo. La miseria, materiale e morale, è la vera protagonista, causa ed effetto delle azioni di Raskol’nikov e dei tipi umani che incontra lungo la sua personalissima via crucis dalla disperazione al crimine, dal pentimento alla redenzione. Studente a Pietroburgo, sola speranza di ascesa sociale per la […]
continua »
Storie di normali ossessioni
«Ci siamo ritirati di fronte alla luce del sole. Abbiamo abitato per mesi le fogne, contendendo i liquami ai ratti, le macchie d’umido alle alghe. Di cosa dovevamo pentirci?»
Le quattro del mattino, il momento più fresco della giornata. Lentamente metto i piedi sul pavimento e per minuti me ne sto lì, a capo chino, a guardarne gli alluci ossuti. Altre volte mi sniffo le braccia appiccicose. Una volta erano ferrose, ora sanno di forte, di pelo bagnato di cane. Bene così – mi […]
continua »
All’Auditorium Parco della musica di Roma
Senza chitarra (al pianoforte), un po' crooner un po' rocker, Bob Dylan ammalia ancora una volta in concerto con sonorità tutte nuove. Insomma, letteratura sì o no, un Nobel lo meritava comunque
Quando, a luci spente, la scena si è movimentata e i musicisti sono entrati, l’attesa si è trasformata in brivido. Quando poi quella figura minuta, in giacca di pelle e stivaletti chiari simil-texani, riconoscibile anche al buio, a passi lenti, con breve intercedere si è sistemata al pianoforte per dare inizio all’epifania, a quel punto […]
continua »
A proposito di "Incendi"
Grazie al film di Paul Dano presentato al Sundance Festival, torna l'attenzione sul romanzo di Richard Ford: crisi economica e tradimenti sullo sfondo di una società in disfacimento
Una storia che si svolge in un lontano passato ma simile a molte altre che anche oggi raccontano legami familiari incrinati dalla precarietà economica. «Nell’autunno del 1960, quando io avevo sedici anni e mio padre era momentaneamente disoccupato, mia madre conobbe un certo Warren Miller e si innamorò di lui». L’incipit di Incendi, romanzo di Richard Ford del […]
continua »