Raoul Precht
Periscopio (globale)

Querelle Sebastian

Finalmente è arrivata in libreria in Italia una parte dell'opera dello scrittore rumeno Mihail Sebastian centrata sul pericolo dell'antisemitismo nel cuore dell'Europa (di ieri)

Risale ormai a più di otto anni fa – era il dicembre del 2015 – un intervento su queste colonne, uno dei miei primi contributi a Succedeoggi, in cui mi meravigliavo del fatto che uno scrittore significativo come Mihail Sebastian, una delle punte di diamante del Novecento letterario rumeno, fosse da noi del tutto sconosciuto, […]

continua »
Danilo Maestosi
A Palazzo Merulana di Roma

Enigma Donghi

Alla riscoperta di Antonio Donghi, maestro italiano del “realismo fantastico“ nella controversa stagione del "ritorno all'ordine" nel cuore del Novecento

Palazzo Merulana regala al pubblico della capitale un’altra chicca. Pescata nel campionario di gemme d’arte moderna della collezione Cerasi, la famiglia di imprenditori e mecenati che ha ristrutturato a riconvertito a museo e centro di promozione culturale questo palazzo in disarmo in via Merulana. È una mostra che rivisita la produzione di Antonio Donghi (1898-1963), […]

continua »
Andrea Carraro
Su “La zia pazza e altre storie di famiglia”

Storie di borghesia

Il nuovo volume di racconti di Leopoldo Carlesimo affronta tematiche familiari. Ne nasce quasi un grande ritratto della "buona" borghesia romana

Il nuovo libro di racconti di Leopoldo Carlesimo – La zia pazza e altre storie di famiglia, Iod – è una raccolta atipica nel repertorio dello scrittore-ingegnere romano, che sinora si era sempre cimentato – da Baobab (Gaffi, 2006) sino a Il perimetro Khun (Iod, 2021) – sullo schema narrativo del racconto di cantiere all’estero […]

continua »
Federica Cancellieri
Su “Splendori e miserie dell'impegno”

Elegia per l’impegno

Il nuovo saggio di Filippo La Porta è dedicato a un tema molto scivoloso, l'impegno: uno studio su alcuni scrittori esemplari. Ma dietro l'analisi del presente, si svela un solo intellettuale impegnato: il critico

«Oggi, voglio confessarlo, mi attrae di più il disimpegno», afferma Filippo La Porta, saggista e giornalista romano, nel suo nuovo libro edito per Castelvecchi: Splendori e miserie dell‘impegno. L’impegno civile degli scrittori, da Manzoni a Murgia. E nel dirlo mi ricorda quell’indocilità ragionata di un Albert Camus che tra la nefandezza della Storia – con […]

continua »
Paolo Petroni
Al Teatro Basilica di Roma

Scrivere per non vivere

Lucia Mascino interpreta un monologo di Lucia Calamaro nel quale diventa una scrittrice che compone continuamente solo gli «inizi» dei suoi romanzi. Pur di evitare la vita vera

C’è un momento, alla fine di Smarrimento – monologo scritto da Lucia Calamaro per Lucia Mascino, prodotto da Marche Teatro e ora replicato a Roma al Teatro Basilica cui seguiranno varie riprese – in cui lo sguardo, il viso dell’attrice ridiventa improvvisamente presente e concreto e quegli occhi spersi, quella vaghezza, quello spegnersi e riaccendersi […]

continua »
Tommaso Leotta
A proposito di “Abel”/1

Il volo di Baricco

Elogio del nuovo romanzo di Alessandro Baricco: un romanzo tra il western e il metafisico; un vero e proprio rifugio (letterario) nella fantasia

E dire che con quel suo stile lì, quel ritmo dolce e inafferrabile, quelle frasi che saltellano tra la musica e la poesia, uno va a pensare che ormai le ha viste tutte. Che sia finita l’energia, terminata la meraviglia. Invece, bastano le prime righe del suo ultimo romanzo, Abel, edito da Feltrinelli; senti una […]

continua »
Giovanni Gambini
A proposito di “Abel”/2

Saper bariccheggiare

Contro il nuovo romanzo di Baricco e la sua arte di “bariccheggiare”, ossia scrivere con una prosa impeccabile, brillante, profonda, ma anche un po’ ruffiana, incorporea, che attraversa il lettore, meravigliandolo e lasciandolo in parte inappagato

Dalle parti di Borgo Dora, a Torino, dove si situa la scuola di scrittura da lui fondata nel 1994, si suol dire che Baricco “bariccheggia”. Un conio affettuoso, per sintetizzare in una manciata di lettere quella sensazione di trovarsi di fronte, ogni volta che lo si legge, a una prosa impeccabile, brillante, profonda, ma anche […]

continua »
Marco Ferrari
Miti popolari

Calvino a Sanremo

La città della kermesse della canzone televisiva è anche la città (invisibile) di Italo Calvino. Quale rapporto c'è tra il grande scrittore della leggerezza e il festival della pesantezza?

Quando nel 1951 nacque il Festival di Sanremo, Italo Calvino si era già fatto torinese, aveva pubblicato I sentieri dei nidi di ragno e Ultimo viene il corvo, scriveva su l’Unità e Rinascita, lavorava all’Einaudi, cominciava la stesura del Barone Rampante. La riviera ligure era nostalgia, non rimpianto. L’anno dopo morì il padre Mario e […]

continua »
Ida Meneghello
Diario di una spettatrice

Aspettando Beckett

Nel film su Beckett di James Marsh con Gabriel Byrne, tra mogli, madri e amanti, il vero assente è proprio lui, lo scrittore irlandese al quale si vuole rendere omaggio

Ho aspettato Beckett come si aspetta Godot, ma lui non è arrivato. E non perché Gabriel Byrne sia del tutto improbabile nei suoi abiti di tweed irlandese, ma perché Beckett non c’è nel film Prima danza, poi pensa, nel senso che lo spettatore non lo intravede nel taglio di un’inquadratura, in un punto di vista […]

continua »
Sergio Buttiglieri
Al Piccolo Teatro Strehler di Milano

Mauri il mago

Glauco Mauri interpreta "Minetti" di Thomas Bernhard: uno spettacolo memorabile nel quale realtà e finzione si intrecciano collegando l'autore al grande interprete

Assistere al più recente lavoro teatrale del novantatreenne Glauco Mauri al Piccolo Teatro Strehler di Milano è stato indimenticabile! Specialmente perché il grande attore ha saputo rileggere in maniera esemplare un famoso testo di Thomas Bernard: Minetti, ritratto di un artista da vecchio. Autore da lui mai affrontato prima. Questo scrittore, di origine dei Paesi […]

continua »