Anna Camaiti Hostert
Lettera a un'amica

Memorie da sinistra

Nel 1968, una band formata da cinque ragazze italiane va a suonare per i soldati americani che combattono in Vietnam. In quell'avventura, ricostruita oggi da "Arrivederci Saigon”, un documentario di Wilma Labate, c'è anche un pezzo del nostro futuro

Cara Wilma Labate, ho scelto di scriverti una lettera invece di fare una recensione al tuo documentario Arrivederci, Saigon, primo per la confidenza e l’affetto che ci legano e poi perché i temi che tratti mi toccano in modo troppo personale per parlarne con il distacco necessario. Le emozioni che mi ha suscitato il tuo […]

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Roberto Verrastro
Tra storia e fantapolitica (in America)

La bottega di Puzo

Negli Usa apre al pubblico l'archivio completo di 56 scatole di scritti di Mario Puzo. In una montagna di carte, l'officina del grande giallista; comprese le annotazioni alla saga del terzo Kennedy che fu stroncata dalla critica

Gli americani rieleggono sempre i presidenti inutili. Parola di Mario Puzo, in quello da lui definito il suo romanzo più ambizioso: Il quarto K, una rievocazione del passato che sembra quasi una cronaca del futuro. Dopo una parziale esposizione al pubblico dal 5 aprile al 30 giugno, è ora disponibile presso il Dartmouth College, università statunitense nella […]

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Chiara Ragosta
Al Teatro India di Roma

Libere contaminazioni

Apre la XII edizione di “Contaminazioni”, il festival dei giovani artisti del panorama romano dedicato alle libera circolazione di idee. Attori, autori e registi, scenografi, costumisti e tecnici in erba si danno appuntamento al Teatro India dal 18 al 23 settembre per fare il punto sullo stato dell’arte e del teatro oggi e per guardare al domani

Dal 18 al 23 settembre, il Teatro India di Roma ospiterà per il secondo anno consecutivo Contaminazioni, il festival di libere espressioni teatrali alla sua XII edizione. Promosso dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” (per tradizione la gestione è nelle mani degli studenti del primo anno dei corsi triennali di regia e recitazione), si avvale del supporto […]

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Nicola Bottiglieri
L'Italia ai tempi di Di Maio e Salvini

Decalogo per la sinistra

Dall'Africa ignorata alle competenze cancellate da Facebook: qualche riflessione prima della manifestazione del 30 settembre in cui la sinistra (unità?) scenderà in piazza contro il governo

1) Nei lunghi decenni della guerra fredda, l’Italia si trovava in una situazione in qualche modo rassicurante. Protetta da un ombrello militare, che lo stesso Berlinguer riteneva necessario, perseguiva obiettivi che in qualche modo le venivano indicati dall’Alleanza Atlantica. Questa condizione di marginalità feconda e condivisa è risultata inutile dopo la caduta del muro di […]

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Alessandra Pratesi
Visto al Teatro dell’Opera di Roma

La bella tradizione non dorme mai

Torna al Teatro dell’Opera di Roma “La bella addormentata nel bosco”, il celeberrimo balletto: intramontabile musica di Čajkovskij e coreografia aggiornata di Jean-Guillaum Bart. Occasione felice di incontro della tradizione europea, dove il rigore della macchina teatrale si fonde con il multiforme patrimonio mitico-favolistico

C’era una volta la bella addormentata nel bosco. Un classico dei classici. Tra 1888 e 1890 Pëtr Il’ič Čajkovskij lavorava alla partitura di quello che doveva essere un kolossal dell’epoca, in collaborazione con le dettagliate, quasi tiranniche, indicazioni di ritmo e di fraseggio dell’anziano coreografo francese Marius Petipa. Seguivano una proposta dell’allora direttore dei teatri imperiali […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

L’utopia di Felipe

Ricordo di León Felipe, una delle massime espressioni della cultura spagnola del Novecento: con i suoi versi voleva far risaltare la disperazione dell’uomo calato in una realtà antipoetica e violenta

Fra i poeti della generazione del ’27, León Felipe è il più extra-vagante. Non stravagante (in questo senso se ne potrebbero menzionare altri, a cominciare da Rafael Alberti), ma proprio extra-vagante, poiché vaga e si disloca tanto nel suo mondo ideale, quanto in quello reale, spostandosi più in fretta e più in avanti di tutti, […]

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Alessandro Boschi
Visioni contro mano

Nuovo cinema Sicilia

Da Pietro Germi ai Fratelli Taviani, da Monicelli a Damiano Damiani (senza dimenticare, ovviamente, Franco & Ciccio): radiografia del cinema siciliano. Più internazionale che meridionalista

Sono stato per la seconda volta in Sicilia, precisamente a Catania, nel 1981. Avevano da poco rinvenuto la testa di un uomo in una delle aiuole di via Etnea di fronte a un negozio di scarpe dove lavorava una splendida commessa, John Lennon era stato appena ammazzato e i Pooh cantavano Dammi solo un minuto. […]

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Angela Scarparo
“Contro l'interpretazione” e “Autoritratto”

Contro la critica

Da Susan Sontag a Carla Lonzi: nelle riflessioni di due donne sull'ipertrofia della critica ci sono domande molto attuali sul rapporto tra arte e società. Ecco perché i loro saggi sono da rileggere

Nel 1966, negli Stati Uniti, esce un libro di saggi che porta la firma di Susan Sontag (nella foto accanto). È intitolato Contro l’interpretazione. Si tratta di una serie testi, più o meno lunghi, sul cinema (Muriel di Resnais, Vivre sa Vie di Godard), sull’arte (“Contro l’interpretazione”, “Sullo Stile”, “Note sul camp”) di notazioni comparative su singoli […]

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Daniela Matronola
A dieci anni dalla morte

David Foster Wallace, assalto alla realtà

Ritratto di David Foster Wallace, scrittore fluviale, devoto ai particolari (soprattutto quelli della vita) e sempre fedele alla sua idea di "narratore/scienziato", ossia colui che è chiamato a fare diagnosi, non vere e proprie creazioni

Mercoledì 12 settembre 2018: 10 anni dalla morte di David Foster Wallace. Sua moglie, Karen Green, lo trovò suicida nel portico di casa. Tutto il mondo accolse questa notizia con sgomento ma non con totale sorpresa. La parte tremenda della notizia era che DFW non avrebbe più pubblicato quei suoi libri mastodontici e articolati, ricchi […]

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Danilo Maestosi
Al Festivaletteratura di Mantova

La resistenza dei libri

Il bilancio della kermesse dei libri è sicuramente positivo, in termini di numeri; ma i sintomi dell'inciviltà, dell'imbarbarimento delle attese sociali sono arrivati anche qui. E non è un bel segno

Centoventimila spettatori in cinque giorni di programmazione. Per oltre metà paganti. Più o meno, gli stessi delle ultime edizioni. Quasi tre volte gli abitanti di questa città: si conferma che il richiamo del festival della Letteratura di Mantova è fenomeno nazionale che continua a superare i confini della Regione. Il responso dei numeri è che […]

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