Luca Zipoli
Visto al Teatro India di Roma

Un racconto triste

Dal 7 al 10 febbraio la Compagnia dei Giovani del Teatro Stabile dell’Umbria ha portato in scena il “Racconto d’inverno” di Shakespeare, per la regia di Andrea Baracco. Da tempo impegnato in un lavoro di reinterpretazione di grandi classici del teatro, il regista ha fatto della pièce una favola nera, un dramma cupo dal lieto fine solo apparente

Dramma romanzesco, tragicommedia, commedia dal sapore amaro. Difficile definire la natura del Racconto d’inverno, uno degli ultimi titoli della produzione shakespeariana e forse tra le opere più enigmatiche del Bardo. Composto da un insieme di personaggi in cui compaiono un tiranno nevrotico e sanguinario, una pastorella figlia di re, un clown che si fa beffe […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina americana

L’ultimo Muro

Duello ravvicinato tra il presidente Trump e il leader democratico Beto O’Rourke su Muro. Le due concezioni non potrebbero essere più lontane: per uno l'integrazione è criminale in sé, per l'altro è un volano di pace

Giorni delicati, questi, per la politica internazionale degli Stati Uniti: i rapporti con l’Iran non promettono niente di buono e quelli commerciali con la Cina ancora meno. L’incertezza e la pericolosità di equilibri che vanno a frantumarsi creando dei vuoti spaventosi e distaccando il paese sempre di più dal resto del mondo non frenano Trump […]

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Filippo La Porta
Graphic novel

L’utopia del pollo

Luca De Mata con i suoi "fumetti" politicamente scorretti recupera lo spirito anarchico e satirico di Frigidaire. Una nuova arte di raccontare condita di ribellismo vecchio stile

Immaginate una graphic novel volutamente disturbante, perfino disgustosa, e con un disordine grafico aggressivo! Ed ecco che avete davanti Il pollo di Luca De Mata (Sovera, collana “gli spennati@graphic novel”, pp.187, euro 13)! È una satira divertita e priva di buone maniere contro il maschilismo (e il perbenismo), scritta e impaginata da Luca De Mata, […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

Desmond Doss, l’antisoldato

Ritratto di Desmond Doss, l'obiettore di coscienza che salvò un plotone di militari Usa nella battaglia di Okinawa senza mai imbracciare un'arma da fuoco. Dalla sua storia, Mel Gibson ha tratto un bel film

Una volta tanto, celebreremo il centenario della nascita di uno sconosciuto, o quasi. Il nome di Desmond Doss non è certo di quelli che ci dicano immediatamente qualcosa, salvo forse ai cinefili, che ricorderanno magari un film di due anni fa. Mi riferisco all’inusuale pellicola di guerra La battaglia di Hacksaw Ridge, diretto da Mel […]

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Alessandra Pratesi
A proposito di San Valentino

Cara Giulietta

In occasione della festa degli innamorati, una riflessione per tutti coloro che sono innamorati dell’amore, del teatro e del cinema. Due finali a confronto di due trasposizioni cinematografiche del classico dei classici di Shakespeare: “Giulietta e Romeo” di Renato Castellani (1954) e “Romeo+Juliet” di Baz Luhrmann 1996

«Ah, cara Giulietta, perché sei ancora così bella?». È il fatale quesito pronunciato da Romeo sulla tomba dell’amata. Poco importa, poi, se a pronunciarlo sia Laurence Harvey o Leonardo Di Caprio, o se a prestare i tratti alla dolce Giulietta sia Susan Shentall o Claire Danes. Secondario pure che l’ultima dimora della giovane sia un […]

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Francesco Improta
A proposito di “Artigianato sentimentale”

Come dire dolore

Il tempo, l'acqua, la solitudine: un nuovo "male di vivere" affiora nitido nei versi di Gabriele Borgna. È quello del conflitto tra la vita e l'«ora bugiarda» delle illusioni

Gabriele Borgna con il suo esordio poetico, Artigianato sentimentale (casa editrice puntoacapo, 8 euro) s’inserisce nel solco tracciato da quella schiera di poeti trentenni, tra i quali mi piace ricordare Maria Pia Romano, Ilaria Palomba, Gabriele Calloni, Luca Perrone e Melania Panico, che, in questi ultimi anni dopo un periodo in cui la poesia è […]

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Flavio Fusi
Cronache infedeli

Poesie dal naufragio

Ricordo di Izet Sarajlic, un poeta che ha identificato se stesso con Sarajevo. Non abbastanza musulmano, non abbastanza cristiano, non abbastanza jugoslavo, non abbastanza bosniaco: uomo del mondo. E del Novecento

Scrivi Izet Sarajlic e leggi: Sarajevo. Ricorda Predrag Matvejevic: «Le ragazze della Promenade Wilson, alla periferia della città, recitavano le sue poesie d’amore, che conoscevano a memoria». Intellettuale e poeta integrale, nel cuore, nella testa e nella carne, Izet (Kiko) ha legato l’intera sua vita alla città sacrificata in una sorta di massacro rituale sull’altare […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di “Amorosa sempre”

Parole per l’Assoluto

La nave di Teseo riunisce tutta l'opera poetica di Roberto Carifi: un autore che usa la scrittura per cercare di avvicinare sé e il lettore a un'idea ultraterrena di Assoluto. La poesia come strumento di speranza e attesa

La poesia di Roberto Carifi si muove a partire dall’idea che esiste un Assoluto, il fine verso cui deve muoversi ogni esperienza umana e che diventa dunque l’oggetto ultimo della comunicazione poetica. Esiste una sommità, che non può essere messa in dubbio, che in qualche modo è parte di noi e che, pur nella sua […]

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Flavio Fusi
Cronache infedeli

La Russia di Yulia

«Quando un regime comincia a declinare, si rivolge alla violenza, perché la violenza rimane l’unico strumento per garantire il potere. E la violenza segnala che la fine è vicina»: la verità di Yulia Latynina, la giornalista che svela le bugie di Putin

«I nostri dirigenti, i nostri capi, temono la trasparenza e la critica aperta come il vampiro teme la luce. Insomma: è normale che il vampiro tema la luce, meno normale è che la gente, la gente comune, sia costretta a vivere nel buio». Pochi anni fa a Peredelkino, vicino Mosca, in un tiepido pomeriggio d’aprile. […]

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Alessandro Macchi
La seconda parte di un viaggio in Cina

La Cina celeste

La religione, la storia antica e lo (smodato) sviluppo attuale: uno sguardo sulla Cina di questi decenni ci mostra come essa si sia preoccupata poco dell'etica terrena e pochissimo dell’aldilà. Finendo per contraddire il suo passato

I templi buddisti, scintoisti o confuciani, e i giardini appaiono piccoli e snaturati nella nuova giungla. Il tempio del Budda di Giada a Shanghai è un isolotto nel traffico. Entriamo. L’atmosfera è fascinosa, i colori luccicanti e smaltati, i bracieri, dove i devoti depongono sul fuoco, dopo aver fatto cerimoniose ma contenute devozioni, bastoncini profumati […]

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