Luca Zipoli
Visto al Teatro Sala Umberto di Roma

Francamente Pop

Grande successo per la tappa romana dello spettacolo “L’importanza di chiamarsi Ernesto”, andato in scena al Teatro Elfo Puccini di Milano a fine 2017. Alla regia il collaudato duo formato da Ferdinando Bruni e Francesco Frongia, che rilegge il classico di Oscar Wilde in chiave pop

The Importance of Being Earnest, l’opera teatrale probabilmente più famosa di Oscar Wilde, debuttò al St. James Theatre di Londra il 14 febbraio 1895. Quella prima registrò un clamoroso successo, sia di critica sia di pubblico, e a parte qualche sorprendente eccezione (celebre la reazione fredda di George Bernard Shaw, seduto in sala quella sera) […]

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Nike Gagliardi
Diritti civili

Donne d’Argentina

Due milioni di donne e uomini d'Argentina in piazza per reclamare la depenalizzazione dell'aborto: è una misura chiesta anche dal presidente Mauricio Macri, ma bocciata dal parlamento

Lo scorso 19 febbraio due milioni di argentini sono scesi in piazza in più di un centinaio di città, scandendo lo slogan: «Educazione sessuale per decidere, anticoncezionali per non abortire, aborto legale per non morire». L’Argentina, infatti, uno dei primi Paesi dell’America Latina ad approvare il matrimonio omosessuale, ha una legislazione ancora arretrata per quanto […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

La guerra dei Pieri

Pier Massimo Forni, specialista di Dante e Boccaccio, e Piero Sanavio, studioso (e sodale) di Ezra Pound: ritratto parallelo di due grandi "cervelli in fuga” appena scomparsi

Nell’arco di poco più di un mese abbiamo perso due studiosi importanti e significativi, due «cervelli in fuga» ante litteram o più semplicemente due cultori della letteratura che hanno trascorso all’estero, presso università prestigiose, gran parte della loro esistenza. Il 1° dicembre scorso si è spento nei pressi di Baltimora, dove insegnava alla Johns Hopkins, […]

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Danilo Maestosi
Al Palazzo delle Esposizioni di Roma

L’arte è uno slogan

Julian Rosefeldt, con un'installazione composta da tredici filmati interpretati magistralmente da Cate Blanchett, gioca con l'enigma delle avanguardie. Quando l'arte si esprimeva per parole chiave concetti complessi...

Che cosa resta e che valore assegnare ai proclami con cui a partire dal primo Novecento molti artisti di punta hanno preceduto e accompagnato le loro opere? Un flusso di slogan, invettive, sfide al buon senso, dichiarazioni d’intenti e profezie che si è in gran parte interrotto nell’ultimo scorcio del secolo e nel trapasso al […]

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Delia Morea
Si conclude la pubblicazione di tutto il teatro

L’altro Scarpetta

Alla riscoperta di Vincenzo Scarpetta, autore, attore e musicista; figlio di Eduardo e fratello naturale di Eduardo De Filippo: il "meno celebre" di una dinastia di eroi del palcoscenico. Nelle sue opere (e nella sua ritrosia) c'è il senso profondo del concetto di “famiglia d'arte”

È di recentissima pubblicazione il III Volume delle opere di Vincenzo Scarpetta, figlio di Eduardo Scarpetta che con dedizione ne raccolse l’eredità teatrale. Il volume, Teatro (1920 – 1930) “La vita artistica tra Rivista, Piedigrotta e Sciosciammocca” (Liguori editore), a cura di Maria Beatrice Cozzi Scarpetta, consta della prefazione di Paola Quarenghi, di un breve […]

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Roberto Verrastro
Il lancio di “Arturo's Island”

Morante d’America

Tradotto nuovamente da Ann Goldstein, arriva negli Stati Uniti "L'isola di Arturo" di Elsa Morante: il primo passo di una grande operazione editoriale che punta sulla riscoperta su scala internazionale dell'autrice de “La storia”

Il romanzo è celebre quanto la sua autrice, e ad ampliare decisamente la loro notorietà oltre i confini nazionali provvede ora Arturo’s Island (Liveright, 384 pag., 24,60 euro), la traduzione in inglese di Ann Goldstein de L’isola di Arturo di Elsa Morante, pubblicata negli Stati Uniti e preludio a una distribuzione mondiale che raggiungerà anche Singapore e la Malaysia, […]

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Anna Camaiti Hostert
In margine alla premiazione/1

Oscar vs Netflix?

Agli Oscar non è andato tutto come previsto. In una cerimonia un po' noiosa, ha vinto il politicamente corretto (e in tempi trumpiani è già qualcosa...) e ha perso la guerra tra Netflix (e Amazon Prime) e Hollywood.

«Noi non siamo le host della cerimonia dell’Oscar e il Messico non pagherà per il muro». Così ha esordito Maya Rudolph una delle tre comedian (le altre erano Tina Fey e Amy Poler) che sono salite sul palco di una cerimonia senza presentatori ufficiali, giunta alla sua 91 esima edizione. Che, bisogna dire, è andata […]

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Alberto Fraccacreta
Su “Sindrome del distacco e tregua”

La Milano di Cucchi

Nella sua nuova raccolta, Maurizio Cucchi gioca con la tecnica per cercare le ragioni della contemporaneità nella storia, nei maestri e, anche, nella pieghe della sua città, terra prediletta di una «sospensione felice»

Uno degli aspetti più evidenti della poesia contemporanea è l’esigenza dell’allusivo, dell’inespresso, se non dell’implicito. Giocare di sottintesi è il lavoro tipico della lirica di ogni tempo, una “funzione poetica” a tutti gli effetti (Montale direbbe «scaltra» e «psicologica»), ma si attiva maggiormente nel momento in cui quest’arte sente di essere insidiata da forme diverse […]

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Nike Gagliardi
In margine alla premiazione/2

Paura da Oscar

Il documentario di Skye Fitzgerald sulla Sea-Watch e uno di Ed Perkins su un caso di cronaca del 2000 hanno portato una realtà diversa alla notte degli Oscar. Quella dominata dalla paura dell'altro. Che produce mostri. E forse per questo non hanno vinto...

In un periodo in cui da un capo all’altro dell’Atlantico il clima politico appare dominato dal riemergere di una demagogia di stampo nazionalista, rispolverata per fornire facili punti di riferimento ai naufraghi causati da quella che Augé definisce surmodernité, e in cui si assiste, a fronte di tanto parlare delle barriere visibili – vecchie o […]

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Flavio Fusi
Cronache infedeli

La seta di Maduro

Il Venezuela ha poco petrolio e debiti spaventosi: Mosca vuole indietro i soldi senza perdere una pedina importante; Pechino si ripaga acquisendo i pozzi di Maduro e Trump gioca sporco fingendosi democratico... C'è del marcio a Caracas

Il compagno Sechin: negli ultimi anni, Igor Ivanovic Sechin, zar della potentissima compagnia petrolifera russa Rosneft, ha fatto più volte la spola tra Mosca e Caracas. L’ultima missione è di pochi mesi fa, e non è stata una visita di piacere. Tra promesse mancate, richieste di rinegoziazione e casse letteralmente vuote, il Venezuela di Maduro […]

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