Lidia Lombardi
Incontro con la scrittrice cilena

Nuovissimo Cile

Paulina Flores parla del suo Cile senza Pinochet: «Non ho vissuto la dittatura in prima persona, sono figlia della Rete e mi rivolgo a una generazione di cileni che guarda al futuro con altri occhi rispetto a quelli del passato»

Paulina Flores è esile e riflessiva. Non ha guizzi nella voce, non sorride mai troppo, ma intercetta l’interlocutore con lo sguardo acuto ed è pronta a mettersi in sintonia con lui. Ha idee ferme e chiare, questa scrittrice trentenne nata cresciuta a Conchalì, un quartiere a nord di Santiago del Cile, venuto su sopra vecchie […]

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Sergio Buttiglieri
Visto all'Arena del Sole di Bologna

Famiglia Calamaro

Silvio Orlando entra alla perfezione nel "capochinismo" descritto da Lucia Calamaro in “Si nota all'imbrunire". Ne è nato uno spettacolo sull'alienazione famigliare e sull'impossibilità di entrare in contatto con il prossimo

«Occorrono gli altri per farci sentire bene: o molto male o molto bene». Si nota all’imbrunire, il nuovo lavoro di Lucia Calamaro, una delle autrici, registe che più sa scandagliare il pensiero interiore di noi tutti, ancora una volta ha saputo offrirci un ritratto dei nostri complicati rapporti famigliari. Lei, con grande efficacia, definisce il […]

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Luca Fortis
Il mondo visto dalla parte degli ultimi

Emergenza diritti

«Non credo che sia stato l’atteggiamento di diffidenza nei confronti della democrazia ad aver messo in pericolo i diritti umani: quell’idea era già indebolita. I populismi sono stati solo la conseguenza di questo indebolimento». Parla Eleonora Mongelli, vicepresidente del Comitato Italiano Helsinki

I diritti umani in questo ultimo decennio sembrano in declino. Per fortuna però ci sono alcune associazioni e Ong che combattono contro questa deriva autoritaria. Tra di loro vi è la Federazione Italiana Diritti Umani-Comitato Italiano Helsinki (in sigla FIDU ETS). Un ente attivo dal 6 ottobre 1987 con la costituzione del Comitato Italiano Helsinki […]

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Giuliano Capecelatro
L'Italia di Salvini e Di Maio

La salvinosofia

Costruire una nuova Unità per escludere l'Altro; sostituire l'Azione al Pensiero: esegesi, in chiave filosofica, del primato salviniano sul mondo. Un miles gloriosus, un Pirgopolinice alla Plauto che ha sempre ragione. Finché gli altri sono d'accordo

Ubu, forse. No, non va. Il vitalismo prorompente, prevaricatorio, della geniale creatura di Alfred Jarry era l’alter ego ideale per Silvio Berlusconi, che di candele verdi nelle cene eleganti ad Arcore ne avrà consumate a centinaia. Un salto a ritroso di alcuni secoli: Tito Maccio Plauto, ecco! Il suo Pirgopolinice, miles che orgoglioso strombazza ai quattro venti le […]

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Alessandra Pratesi
Visto al Teatro dell’Opera di Roma

La vedova allegra in pista

Damiano Michieletto offre al pubblico romano una “Vedova allegra” anni Cinquanta dove si balla il boogie woogie e dove l’invito continuo alla danza diventa un invito alla vita. L’artista veneto firma la regia dell’operetta di Franz Lehár conferendo, dietro le tonalità pastello, brio travolgente e leggerezza irresistibile

L’ha fatto di nuovo. Apparentemente si è limitato ad uno slittamento temporale di appena mezzo secolo, dai valzer belle époque al boogie-woogie anni Cinquanta. In realtà l’intervento del regista veneto sulla Vedova allegra andata in scena all’Opera di Roma dal 14 al 20 aprile, ma già nel cartellone della Fenice 2017-2018, non coinvolge solo l’ambientazione. Anche […]

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Francesco Improta
A dieci anni dalla scomparsa

Ritratto di Nico Orengo

Un libro e un convegno celebrano uno scrittore appartato e raffinato che ha sempre mantenuto forti le radici con la sua terra (l'estremo lembo del Ponente ligure), con i suoi fantasmi e i suoi sogni

Sono trascorsi 10 anni da quando la notizia della morte di Nico Orengo, prematura ma annunciata, date le sue precarie condizioni di salute e quella innata libertà che lo portava a rifiutare qualsiasi restrizione o imposizione terapeutica, mi raggiunse a Roma, la mattina del 30 maggio, sotto un cielo umido e plumbeo che minacciava lacrime […]

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Matteo Pelliti
A proposito del "Mondo che farà"

11 sillabe in attesa

La nuova raccolta poetica di Giuseppe Grattacaso affronta il tema del tempo e dell'attesa del futuro. Ma a distillare emozione spesso sono le piazze, le cose e le case; perché la vita è materiale e immateriale contemporaneamente

Per alcuni giorni, tenendo con me il nuovo libro di Giuseppe Grattacaso, Il mondo che farà (Elliot, pagine 102, 14,5 Euro) in vista della sua prima uscita pubblica, a Pistoia presso la libreria amica Les Bouquinistes, ai primi di aprile, ho sentito risuonare a lungo un punto di domanda invisibile alla fine del titolo: il […]

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Luca Zipoli
Visto al Teatro Vascello di Roma

Quando l’onestà piace (troppo)

Torna sulle scene uno dei grandi classici della drammaturgia pirandelliana e uno dei suoi testi più rappresentati. A rileggerlo ci pensa questa volta Alessandro Averone, già noto al pubblico per il suo “Così è se vi pare” del 2010

Torino, Teatro Carignano, 27 novembre 1917. In questa fredda serata di fine autunno, il pubblico attende febbrilmente il debutto di una nuova commedia di Luigi Pirandello, drammaturgo da qualche anno sempre più apprezzato in Italia. In sala, siede un giovane universitario che si occupa in quegli anni di critica teatrale, ma che sarebbe passato alla […]

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Luca Zipoli
Visto al Teatro Brancaccio di Roma

Dante in musical

Dopo aver conquistato oltre settecentomila spettatori e mezzo milione di studenti in vari palchi, tra cui l’Arena di Verona e il Grimaldi Forum di Montecarlo, prosegue il suo viaggio La Divina Commedia Opera Musical, la prima opera musicale tratta dal poema di Dante Alighieri

Caso emblematico di quel terreno affascinante che è la fortuna dei classici, è sicuramente la Commedia di Dante Alighieri, padre della nostra lingua e della nostra identità culturale di cui sono imminenti le celebrazioni per i 700 anni dalla morte. Nel corso dei suoi sette secoli di vita, il massimo capolavoro italiano si è costantemente […]

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Flavio Fusi
In margine al pamphlet “Roma non perdona”

La tonnara della Rai

Carlo Verdelli - deluso da quella stagione nella quale sembrava di poter cambiare la Rai - ha raccontato la sua lotta contro i mulini a vento. Ma nel corpaccione della tv di stato non c'è solo la (cattiva) politica: c'è anche la dedizione a una professione perduta

«Pensionato Rai». Oltre il vetro del gabbiotto, la ragazza in divisa controlla sul computer e mi porge il passi con un sorriso. Saxa Rubra, periferia nord di Roma: una landa piatta, nuvole di zanzare d’estate, umido nelle ossa d’inverno. Il Tevere scorre nascosto da qualche parte, a volte un gregge di pecore sbandate si riversa […]

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