Nike Gagliardi
A proposito di Paolo Angeli

La chitarra di Paolo Angeli

Al Festival Abbabula in Sardegna, il virtuoso e poliedrico musicista Paolo Angeli presenta "22:22 Free Radiohead", il suo ultimo lavoro uscito per la ReR MEGACORP e in distribuzione da gennaio. Concerto coinvolgente e pulsante quello di Angeli: grazie all'energia e alla varietà delle contaminazioni musicali è capace di arrivare alla testa e al cuore degli ascoltatori

Per chi non conoscesse Paolo Angeli, chitarrista, compositore ed etnomusicologo sardo, uno dei modi migliori per entrare in contatto per la prima volta con le sue sonorità è ascoltarlo in versione live. Vederlo suonare dal vivo è a tutti gli effetti un’esperienza indimenticabile: Angeli suona con tutto il corpo, piedi (nudi) compresi, riuscendo a tirar […]

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Matteo Pelliti
Lapis

Lombroso e Melville

Roberto Abbiati ha riassunto per immagini “Moby Dick” puntando a un viso, a un particolare: nessuna psicologia affiora dai volti che diventano uno specchio della loro relazione con l’esperienza del mondo

E se Lombroso avesse avuto ragione? Torna, oggi, la pericolosa tendenza a giudicare prototipi politici, culturali, sociali sulla base di una fisiognomica lombrosiana? A volte sì, ed è una specie di magrissima consolazione. (Detto a bassa voce, come parlando tra me e me). Uno straordinario campionario di facce si trovano raffigurate nella traduzione per immagini […]

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Alessandra Pratesi, Luca Zipoli
Visto al Teatro Argentina di Roma 

I due volti del potere

Sulla scena romana due originali riscritture in chiave contemporanea dei capolavori shakespeariani che riflettono sulle conseguenze del potere: “Tito Andronico” e “Giulio Cesare”. I testi sono a firma, rispettivamente, di Michele Santeramo e Fabrizio Sinisi, le regie di Gabriele Russo e Andrea De Rosa, la produzione del Teatro Bellini di Napoli

Come convivere con il potere nelle sue forme più estreme, dittatoriali e sanguinarie, severe ma giuste? Con l’arte sapiente dell’ironia (Tito Andronico) oppure con la fermezza morale (Giulio Cesare)? Il progetto presentato da Gabriele Russo al Glob(e)al Shakespeare nel 2017 e premiato dall’Associazione Nazionale Critici di Teatro come miglior progetto speciale porta in scena due […]

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Danilo Maestosi
Al Maxxi di Roma

Ombre del terremoto

Le fotografie di Olivo Barbieri, Paola de Pietri e Petra Noordkamp immobilizzano gli spettri di quell'angolo di Centro Italia (in particolare le Marche) offeso dal terremoto di tre anni fa. Ed è un catalogo di dolori e ferite mai curate

Terre in movimento. È il titolo della mostra itinerante che il Maxxi ospita fino al primo settembre nelle sale dell’ala Gianferrari. Seconda tappa di un tour espositivo iniziato ad Ancona per mantener viva la memoria dei danni del terremoto che tre anni fa ha colpito l’area del Monti Sibillini e coinvolto ampi spicchi di tre […]

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Daniela Matronola
Visto all'Auditorium di Roma

Sipario Baretti

Marco Solari e Alessandra Vanzi riscoprono il grande critico settecentesco Giuseppe Baretti e lo rendono protagonista di uno spettacolo da non perdere. Inseguendo la vita, le illusioni e le rabbie del celebre polemista

Prima presso il Palazzo Mediceo di Seravezza (Lucca), poi presso il Teatro Studio Gianni Borgna all’Auditorium Parco della Musica di Roma, è andato in scena lo spettacolo Un Caos Di Roba – Omaggio a un grande letterato del ’700 europeo, Giuseppe Baretti, manifestazione promossa dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Tricentenario della nascita di […]

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Giuliano Capecelatro
A proposito di “Da un altro mondo”

Storie dalla diversità

Evelina Santangelo, in un futuro che è praticamente presente, racconta l'Italia e l'Europa che uccide l'altro da sé inseguendo paure e ossessioni che affollano più la propaganda partitica che la realtà

Poi apparvero i visi. Quei visi. Infantili. Inquietanti. Gli occhi sgranati. Di allucinata fissità. Come sospesi tra incredulità e terrore. Si intrufolarono nelle classi. In mezzo a gruppi di bambini dall’esistenza in apparenza normale. Sconcertarono il mondo in superficie ordinato e ripetitivo degli adulti. Indussero a interrogarsi. A indagare. Si spinsero oltre. Sfilarono, inermi e […]

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Francesco Improta
A proposito de "I senza cuore"

Ulisse detective

Giuseppe Conte ambienta il suo nuovo romanzo in un Medioevo popolato di paure e serial killer. Ne è nato quasi un giallo in cui l'investigatore è un marinaio a metà strada tra Ulisse e Guglielmo di Baskerville

Dopo essersi misurato con l’attualità più scottante e drammatica in Sesso e Apocalisse a Istanbul, Giuseppe Conte con il romanzo corale I senza cuore (Giunti, pagg. 420, 19 Euro), a metà strada tra l’affresco storico e l’epopea leggendaria, torna alle sue tematiche predilette: il mare, la bellezza, l’avventura, il destino e il mito.      Dopo […]

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Baldo Meo
A proposito di "Belluno"

Invettiva Valduga

La nuova raccolta di Patrizia Valduga ripropone una poetessa tesa e arrabbiata, che ricama le sue quartine mescolando alto e basso, scagliandosi contro le cupezza dei giorni e la cruda autobiografia di questi nostri tempi

Poemetto eccentrico e vitale, Belluno di Patrizia Valduga (Einaudi, pagg. 117, 14,50 euro) esce a sette anni di distanza dalla sua ultima raccolta, Il libro delle laudi. Un lavoro volutamente senza filtri, dove far entrare l’esistenza nella sua interezza: le abitudini quotidiane e gli ideali, gli slanci e le malinconie, i ricordi e l’invettiva (anche […]

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Mario Di Calo
Visto al Teatro Sannazzaro di Napoli

I morti di Lenton

Torna a Napoli il celebre regista inglese Mattew Lenton: stavolta usa un collettivo di attori italiani per dar vita a una favola nera ispirata a un poemetto di Maurice Maeterlinck del 1895

A distanza di dieci anni, nella stessa cornice del Teatro Sannazzaro di Napoli dove per la prima volta il pubblico italiano poté conoscerne e ammirarne la poetica, torna il regista britannico Mattew Lenton, direttore artistico della compagnia Vanishing Point di Glasgow, con lo spettacolo Interiors. Stavolta però con interpreti tutti italiani ed eccezionalmente napoletani, particolare […]

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Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Senza Schiavone

Antonio Manzini, per una volta, si esercita senza il commissario Schiavone; Gianrico Carofiglio insegue il mito di Mario Soldati e Sayed Kashua racconta le difficoltà di vivere in un mondo di pieno di confini e contraddizioni

L’assurdo. Come molti lettori e telespettatori sanno, Antonio Manzini è l’inventore del vicequestore Rocco Schiavone, emblema dell’arguzia e della cialtronesca irregolarità. Ebbene, l’ultimo suo libro (Ogni riferimento è puramente casuale, Sellerio, 288 pagine, 13 euro) non ha nulla a che vedere col poliziotto romano esiliato in Valle d’Aosta. Ma soprattutto è un esempio di scrittura […]

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